Vertex Pharmaceuticals è leader nella ricerca ed individuazione di molecole per il trattamento di diverse malattie.
L`impresa, con sede a Cambridge (Massachusetts), ha sviluppato una tecnologia all`avanguardia che si basa sulla “chemiogenetica”, metodologia di ricerca che coniuga la chimica e la biologia molecolare. Grazie alla sua tecnologia Vertex riesce ad individuare, disegnare e modellare nuove molecole (nel gergo del biotech: “Molecular Modelling” e “Molecular Design”)con una velocità e precisione superiori a quella delle dirette concorrenti.
In questo modo una sostanza può essere trasformata in un farmaco da lanciare sul mercato in un arco di tempo superiore alla media abituale. Ottimizzando il design e la modellazione delle molecole, gli effetti collaterali della somministrazione vengono quindi fortemente ridotti.
Dato che velocità e precisione sono due fattori fondamentali per affermarsi sul mercato, il titolo di Vertex è da considerare uno dei più interessanti nella classe dei biotech-stocks che presentano sia un forte potenziale che un margine di rischio molto alto.
Vertex è stato per questi motivi, lo scorso anno, uno dei principali highflyer al Nasdaq ed ha raggiunto massimi di circa $100. Al momento Vertex si trova a circa $38, poco al di sopra dell`importante supporto a $32-30. Verso l`alto è da tenere d`occhio la resistenza a $44-45.
La capitalizzazione attuale è di $2,250 miliardi, molto per un`impresa che ha fatturato nel 2000 solo $78 milioni perdendo $22,1 milioni o $0,41 per azione.
D`altra parte bisogna considerare il fatto che Vertex ha stretto dei patti di collaborazione con imprese dell`industria farmaceutica per un volume di più di $1 miliardo. Nelle casse dell`impresa si trovavano inoltre, alla fine dello scorso anno, ancora $772 milioni. E la scorsa settimana Vertex ha annunciato di aver acquisito la concorrente Aurora Biosciences per $592 milioni in azioni.
Vertex dovrebbe poter allargare in questo modo le sue possibilità tecnologiche volte alla ricerca e scoperta di nuove sostanze. Anche Aurora è specializzata nella produzione di attrezzature e sistemi per l`individuazione di molecole e dispone di un metodo di screening molto veloce e preciso. Tra i clienti di Aurora ci sono: Johnson & Johnson GlaxoSmithKline, Pfizer, Merck.
Charles Duncan, analista di Prudential Securities, ha commentato positivamente l`acquisizione, il suo rating su Vertex resta “Strong Buy”.
Rilevante è che Vertex rafforzerà insieme ad Aurora la sua posizione nella corsa al proteoma, campo operativo nel quale Aurora si è specializzata ultimamente.
Vertex è già una delle prime imprese nella ricerca della struttura e del funzionamento delle proteine. Dopo aver individuato la sequenza del genoma, la nuova grande sfida della biotecnologia si chiama progetto proteoma umano o, per dirla all’anglosassone, “proteomics”. Individuati i geni è necessario, infatti, capire a cosa serve ognuno di loro. Per raggiungere questa nuova meta, bisogna rintracciare le proteine attraverso le quali i singoli geni realizzano il loro compito.
Vertex ha potuto già creare la maggior parte dei propri prodotti individuando alcune proteine e scoprendo quali comandi genetici trasportano. Vertex cerca poi di sviluppare i corrispondenti inibitori di queste sostanze.
Vertex deve a questa tecnologia basata sulla conoscenza delle proteine anche la sua leadership nella lotta contro l`AIDS.
L`unico prodotto già in commercio di Vertex è Agenerase (aprenavir), un inibitore della proteasi, un enzima indispensabile per la completa maturazione delle nuove particelle virali dell`HIV riducendo in maniera significativa la concentrazione di HIV nel sangue.
Agenerase, che è stato approvato dalla FDA contro l`HIV in associazione con altri farmaci nell`aprile del 1999, è venduto da GlaxoSmithKline e dovrebbe raggiungere quest`anno un giro d`affari di almeno $100 milioni.
Vertex e GlaxoSmithKline stanno lavorando attualmente ad una nuova versione di Agenerase: VX-175, che si trova nella Fase III degli studi clinici (l`ultima prima dell`ammissione sul mercato). I risultati durante le tappe precedenti della catena di sviluppo sarebbero stati molto promettenti. Al momento è difficile valutare il futuro di VX-175.
Gli esperti del settore sono sicuri però che Vertex si trova comunque in pole-position per riuscire a sconfiggere completamente il terribile virus.
Oltre ad Agenerase e VX-175 Vertex dispone di molti altri prodotti in via di sperimentazione. Ben cinque si trovano nella Fase II degli studi clinici. Tra questi sono da citare VX-497 e VX-740.
VX-497 è un inibitore dell`enzima IMPDH (Inosin Mono Phosphate DeHydrogenase). Quest`enzima è responsabile della moltiplicazione di cellule e virus nel caso di molte malattie autoimmuni. VX-497 si trova nella Fase II come trattamento dell`epatite C, malattia cronica di cui soffrono nei soli USA 2,7 milioni di persone. Vertex ha conservato per questo prodotto i diritti eclusivi di smercio.
VX-740, una molecola che inibisce la proteina caspasi-1, è attualmente nella Fase II di sperimentazione clinica da parte di Aventis e, se venisse approvata, sarebbe il primo farmaco per via orale contro l`artrite reumatoide.
L`impresa guidata da Joshua Boger ha stretto inoltre delle collaborazioni con importanti imprese dell`industria farmaceutica (tra l`altro: GlaxoSmithKline, Novartis, Serono, Aventis, Eli Lilly, Schering), che promettono per i prossimi anni degli interessanti risultati.
Soprattutto l`alleanza con Novartis sottolinea in particolar modo il valore della tecnologia dell`impresa americana. Il colosso svizzero verserà a Vertex nei prossimi otto anni $800 milioni per la ricerca e la creazione di nuovi farmaci.
La partnership tra Novartis e Vertex Pharmaceuticals sarà finalizzata alla scoperta e commercializzazione di nuove sostanze in grado di agire sulle cinasi, proteine che svolgono un ruolo attivo in molte malattie, dal cancro alle affezioni cardiovascolari, da quelle infiammatorie ai disturbi neurologici.
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