La mossa a sorpresa della Fed di alzare il il tasso di sconto negli Stati Uniti non significa che e’ iniziato un ciclo fatto di politiche monetarie restrittive. Lo sostiene Bill Gross, numero uno del piu’ grande fondo obbligazionario al mondo.
“Non credo sia l’inizio di un rialzo dei fed funds o degli interessi applicati sulle riserve” ha detto in un’intervista a Reuters.
“Questo cambiamento e’ la dimostrazione ulteriore della normalizzazione delle agevolazioni garantite dalla Fed”, ha continuato Gross, aggiungendo che “le modifiche non vanno ad intaccare, rendendole piu’ difficili, le condizioni finanziarie di cittadini che possiedono una casa e di aziende. La decisione di ieri non va nemmeno interpretata come un cambio di rotta da parte di Ben Bernanke sulla politica monetaria cosi’ come sulle prospettive dell’economia”.
Per il gestore numero uno di Pimco, difficilmente la Fed alzera’ i tassi in un contesto caratterizzato da un elevato tassi di disoccupazione.
“La banca centrale americana sta monitorando molti fattori fondamentali come il tasso di disoccupazione che viaggia piu’ o meno intorno al 10% cosi’ come la produzione. Non credo proprio che la Fed voglia metter mano ai Fed Funds o alla sua politica monetaria in generale con un tasso di disoccupazione a doppia cifra”, ha concluso.