Secondo uno studio condotto da Dow Jones su 1.146 aziende americane inserite nel Dow Jones Global Market Index, il primo trimestre 2002 è stato chiuso con una perdita a livello aggregato di $3,2 miliardi, contro l’utile di $26,7 miliardi dell’analogo periodo dell’anno precedente.
E’ dal primo trimestre 1992 che a livello aggregato non si registrava un risultato negativo.
Sulla perdita pesano alcune mega-svalutazioni, come quella di $54 miliardi contabiliazzata da AOL Time Warner (AOL – Nyse) e quella di $40 miliardi registrata da JDS Uniphase (JDSU – Nasdaq), legate rispettivamente alla fusione con Time Warner e a varie acquisizioni effettuate nei mesi precedenti da JDS.
Escludendo il settore media e quello delle infrastrutture per le telecomunicazioni, a cui appartegono le due società, il risultato complessivo è stato di un utile di $57 miliardi, comunque in calo del 24% rispetto al primo trimestre 2001.
Nel quarto trimestre 2001 il calo rispetto all’anno precedente era stato del 30%.
La maggior parte degli analisti hanno scelto di ignorare le componenti straordinarie che, pur essendo generate in molti casi dalle attività principali della società, derivano da operazioni passate e non rendono l’idea delle prospettive aziendali future.
Ma anche considerando gli utili operativi (privi quindi delle componenti straordinarie) il risultato non è del tutto incoraggiante: dopo le trimestrali di 417 società inserite nell’indice S&P500, l’utile operativo complessivo è stato di $103 miliardi, in calo del 12% rispetto a un anno fa.
Su queste basi nel quarto trimestre 2001 il calo rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente era stato del 22%.