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BERTARELLI VENDE SERONO A MERCK

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(WSI) –
Dopo dieci mesi in balia delle onde, il vincitore della Coppa America, Ernesto Bertarelli, ha toccato terra. Serono, l’azienda biotech ereditata dal manager italo-svizzero alla morte del padre Fabio, sul mercato dal novembre 2005 (quando il fu affidato a Goldman Sachs il mandato di esplorare nuove opportunità strategiche) ha trovato un acquirente. Si tratta della Merck KGaA, casa farmaceutica tedesca che aveva cercato invano di rilevare la connazionale Schering (finita poi a Bayer). Il prezzo pattuito è di 1.100 franchi svizzeri per azione.

Bertarelli incasserà dunque 16,6 miliardi di franchi (circa 13,3 miliardi di dollari o 10,4 miliardi di euro) per il 64,5% del capitale e il 75,5% dei diritti di voto. I tedeschi procederanno con un’Opa in base alla normativa svizzera (Serono è quotata a Zurigo, dove ieri ha chiuso in rialzo del 17,6% a 1.076 franchi, sotto il prezzo d’offerta). Una volta chiusa la transazione con l’azionista di controllo, Merck raccoglierà anche le restanti azioni sul mercato sempre a 1.100 franchi.

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«Siamo soddisfatti per il prezzo», ha commentato Bertarelli, che dopo tre tentativi di vendita andati a vuoto (con Novartis, Glaxo e Pfizer) sembrava rassegnato a restare in sella. In primavera, infatti, la biotech svizzera aveva approvato una ricapitalizzazione da 190,4 milioni di franchi (152 mln di dollari) per nuove acquisizioni. Non tutti gli analisti ritengono però positivo il prezzo strappato a Merck (premio del 20% sulla chiusura di mercoledì). Lo stesso Bertarelli, un anno fa, mirava a 15 miliardi di dollari.

E ieri si è chiuso un altro importante affare nel pharma: la tedesca Altana, che vuole dedicarsi esclusivamente alla chimica, ha venduto l’unità farmaceutica alla danese Nycomed (controllata da tre fondi private) per 5,7 miliardi di dollari.

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