Gli ultimi dati giunti dal fronte macro suggeriscono che il ritmo della contrazione economica e’ in fase di moderazione e che le condizioni sono destinate a migliorare gradualmente. Lo ha detto il presidente della Banca Centrale americana nel corso del suo intervento dinanzi alla Commissione di bilancio della Camera.
Tuttavia il numero uno della Fed ha segnalato che “l’economia statunitense ha subito una netta contrazione dallo scorso autunno, con il Pil che e’ scivolato ad un tasso annuale di circa il 6% nel quarto trimestre del 2008 e nel primo trimestre di quest’anno. Tra i costi enormi di tale rallentamento la perdita di 6 milioni di posti di lavoro dall’inizio del 2008. Le ultime informazioni che abbiamo sul mercato dell’occupazione, come il numero di richieste di sussidio, nuove e continuative, ci dicono che le perdite di posti di lavoro e l’incremento del tasso di disoccupazione continueranno nei prossimi mesi”.
Una serie di fattori continuera’ a compromettere le spese al consumo, tra cui, oltre alla debolezza del mercato del lavoro, il calo dello stato di salute del mercato immobiliare e dei mercati finanziari, che ha pesato sui bilanci delle famiglie negli ultimi due anni, e la stretta creditizia che ancora non si e’ allentata.
Le attivita’ nel settore del mattone, invece, dopo un lungo periodo di depressione hanno mostrato segnali che indicano che il fondo e’ vicino. “Continuiamo a prevedere che l’attivitita’ economica globale si riprendera’ per poi ripartire alla fine dell’anno. Anche dopo l’inizio della ripresa, tuttavia, per un certo periodo il tasso di crescita delle attivita’ dell’economia reale rimarra’ probabilmente sotto il potenziale a lungo termine. Questo implica che l’attuale momento di ristagno nell’utilizzazione delle risorse verra’ ancora confermato”.
“La ripresa – ha proseguito Bernanke – guadagnera’ momentum solo gradualmente e il ristagno economico diminuira’ ad un ritmo lento. In particolare, le aziende continueranno a mantenere un approccio cauto per quanto riguarda le assunzioni, e il tasso di disoccupazione probabilmente salira’ ancora per un certo periodo di tempo, persino dopo che l’economia tornera’ a crescere”.
In un contesto di questo tipo Bernanke ha detto di prevedere che l’inflazione si manterra’ su livelli bassi, aggiungendo che il bilancio fiscale deve essere uno degli obiettivi politici primari.
Nel frattempo Bernanke non ha offerto una risposta al recente rialzo dei tassi di interesse, limitandosi a citare i fattori alla base del fenomeno. Secondo alcuni analisti pero’, la Banca Centrale potrebbe ricorrere ad alcune misure eccezionali, come l’acquisto di altri Titoli di Stato.
Secondo il numero uno della Federal Reserve dietro all’impennata dei rendimenti dei Treasury vi sarebbero molti elementi. Tra questi le preoccupazioni sul deficit federale e la crescita dell’ottimismo sulle prospettive economiche, un capovolgimento dei flussi “fligh-to-quality” e altri fattori tecnici.
Bernanke non ha accennato ad eventuali misure che la Fed potrebbe intraprendere nel tentativo di contrastare questo movimento al rialzo dei tassi, che alcuni economisti ritengono potrebbe compromettere la potenziale ripresa dell’economia.