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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro la settimana si è conclusa con tassi di mercato in rialzo a fronte di un recupero del mercato azionario. Il differenziale di curva continua a rimanere sopra i 100 pb, mentre lo spread sul decennale Italia-Germania rimane sopra i 70 pb. Sul monetario scende ancora il tasso Euribor tre mesi che venerdì è stato fissato a 5,04%, sebbene a ritmi inferiori rispetto alle precedenti sedute. Nel frattempo aumenta l’ammontare di depositi delle banche presso la Bce: lo scorso venerdì ha raggiunto il record di circa 240Mld€.
Sul fronte azionario il gruppo Ing, che ha anticipato una perdita da 500mln€ nel terzo trimestre, ha annunciato una ricapitalizzazione di 10 Mld€, attingendo a metà dei 20Mld€ messi a disposizione dal governo olandese. Due rappresentanti del governo siederanno nel consiglio di sorveglianza ed avranno diritto di veto su alcune decisioni, allo stesso tempo la società ha dichiarato che non pagherà il dividendo finale per il 2008.
In seguito alla decisione dell’Ecofin anche il Lussemburgo ha alzato la garanzia sui depositi a 100.000€ dai precedenti 20.000€. Oggi l’attenzione degli operatori sarà rivolta al discorso di Bernanke nel pomeriggio. Sul decennale la resistenza si colloca a 4,13% ed il supporto al 4%.
Negli Usa tassi di mercato in calo sulla scia della chiusura negativa dei mercati azionari dopo il pessimo dato preliminare sulla fiducia dei consumatori di ottobre rilevato dall’università del Michigan. In particolare la sottocomponente relativa alle condizioni correnti ha segnato il nuovo minimo storico.
Questo dato conferma le indicazioni venute dal comparto manifatturiero (si veda il forte calo dell’indice della Fed di Filadelfia) segnalando come di fatto l’economia Usa stia entrando in una fase recessiva, dove i consumi verosimilmente dovrebbero cominciare a calare già dal terzo trimestre.
Sulle pagine del New York Times Warren Buffett ha esplicitamente dichiarato di aver iniziato ad acquistare azioni, approfittando del momento di forti timori tra gli operatori. L’impressione è che gli indici stiano provando a trovare un’area di stabilizzazione dei corsi in prossimità dei minimi del 2002.
Il discorso che Bernanke terrà oggi davanti alla commissione bilancio della camera darà punto di vista della Fed. L’aspettativa è che Bernanke non nasconda le difficoltà dell’economia, lasciando aperta la porta per ulteriori (seppur limitati visti gli esigui margini di manovra) tagli dei tassi, a partire dal Fomc del prossimo 29 ottobre. Nel frattempo il comparto decennale potrebbe continuare ad oscillare nel range 3,90-4,03%.
Valute: Dollaro in deprezzamento, ad indicazione di come gradualmente gli operatori stiano cercando un’area di stabilizzazione dei corsi anche in termini forex, dopo le forti escursioni dei giorni scorsi. La tenuta dell’importante supporto compreso tra 1,3325 e 1,3375 conferma tale indicazione. Il cross potrebbe pertanto temporaneamente spingersi nei prossimi giorni verso le resistenze collocate a 1,3550 e successivamente 1,3785. Yen in deprezzamento durante la notte grazie al rialzo della borsa giapponese. Verso Dollaro la resistenza si colloca a 103,06, il supporto a 99,27. Verso Euro la resistenza di riferimento si colloca a 141,73, con resistenza intermedia intorno a 140. Stabile lo Yuan cinese vs Dollaro nonostante la crescita cinese nel terzo trimestre si sia attestata al 9%, livello minore da cinque anni.
Materie Prime: il recupero delle borse europee e dell’Euro vs Dollaro ha favorito un aumento dell’avversione al rischio tra gli operatori che sono tornati ad acquistare commodity. Ad eccezione dei metalli preziosi che sono stati penalizzati da tale scenario (l’oro ha perso il 2%, l’argento il 3,1%) e del cacao che ha chiuso pressoché invariato, gli altri comparti hanno messo a segno buoni rialzi. Tra i metalli industriali in evidenza il piombo (+5,9%). Rimbalza anche il greggio Wti che si riporta sopra i 70$/barile in attesa della riunione straordinaria dell’Opec di venerdì dove è atteso un taglio della produzione. Tra gli agricoli buon rialzo del mais (+4,8%) su aumento delle esportazioni settimanali Usa.
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