(Teleborsa) – Il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha detto che le banche centrali di tutto il mondo probabilmente attueranno tempi diversi per congelare l’espansione monetaria a causa delle differenti situazioni delle singole economie. Nel medio termine si devono soppesare attentamente i rischi di una uscita prematura da questa politica accomodante rispetto ad una ripartenza dell’economia mondiale e difficilmente, per Bernanke, ci sarà perfetto sincronismo nell’attuare questa politica. Il capo della Fed non ha specificato le prospettive per l’economia degli Stati Uniti o quelle relative alla politica monetaria. Bernanke ha poi elogiato la risposta della Corea del Sud alla crisi finanziaria globale, compresa la sua decisione di ridurre il suo tasso di interesse di 3.25 punti percentuali e di istituire un fondo per concorrerre alla stabilità del suo sistema bancario. Per quanto riguarda gli acquisti di Bonds governativi, il presidente della FED ha fatto presente come la Fed abbia tagliato il suo tasso d’interesse di riferimento quasi prossimo allo zero nel dicembre 2008 e acquistati 1.700 miliardi dollari in buoni del Tesoro per rilanciare la crescita. Bernanke ha poi aggiunto che i paesi devono collaborare per migliorare la regolamentazione finanziaria e garantire che le imprese siano adeguatamente capitalizzate e condotte inmodo trasparente. La leadership del Gruppo dei 20 paesi è “essenziale” per produrre cambiamenti effettivi e coerenti in base alle strategie intraprese, inoltre, le banche centrali devono continuare a privilegiare i fattori che hanno dimostrato di migliorare la credibilità e l’efficacia della politica monetaria e cioè l’indipendenza della banca centrale nonchè comunicare al mercato le responsabilità dei singoli avvenimenti.