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BERNANKE FA GLI STESSI ERRORI DI GREENSPAN

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(WSI) – Negli Usa attesa la decisione della Fed che potrebbe tagliare i tassi di 50 pb dopo circa una settimana dal taglio a sorpresa di 75pb. In questo modo la Fed potrebbe cercare di dare un supporto ai mutuatari in difficoltà in vista del prossimo trimestre, dove si concentra un grosso ammontare di revisioni dei tassi sui mutui a tasso variabile.

Tassi di Interesse: in rialzo i tassi di mercato in area Euro in seguito al rialzo dei listini azionari ed in attesa della riunione della Fed. Il differenziale 2-10 anni è rimasto pressoché stabile a 52 pb. Sul monetario la Bce ha assegnato totalmente i 10 Mld$ messi all’asta in concomitanza con la Fed, l’80% dell’ammontare è stato assegnato al tasso di 3,123%. Il tasso Euribor invece è tornato a salire, portandosi sopra il 4,38%.

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Sul fronte azionario Ubs ha annunciato ulteriori svalutazioni legate a posizioni sui mutui subprime per 4 Mld$, portando a circa 18Mld$ l’ammontare totale delle svalutazioni del 2007. La banca riporterà i risultati finali il prossimo 14 febbraio. Il Fmi ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’intera area portandole all’1,6% dal 2,1% stimato ad ottobre, mentre il tasso di riferimento rimarrebbe appropriato. L’attenzione dei mercati oggi sarà focalizzata sui dati Usa e sull’esito della riunione della Fed che giungerà in serata.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia della continuazione del recupero dei mercati azionari. Nel corso della giornata Cnbc ha riportato la notizia secondo cui l’autorità preposta alla vigilanza sugli assicuratori di bond, avrebbe richiesto alle agenzie di rating di differire la decisione di revisione del rating in attesa di un piano a supporto di tali compagnie in difficoltà. La notizia è stata smentita dalla preposta autorità.

Si tratta di una tematica piuttosto complessa che coinvolge soggetti che hanno assicurato circa 2300Mld$ di titoli, tra cui anche Cdo. Nel frattempo sul fronte macro sono arrivate notizie più incoraggianti dagli ordini di beni durevoli, nettamente superiori alle attese a dicembre grazie principalmente alla domanda estera. In altri termini la politica del dollaro debole comincia a dare i suoi effetti anche in termini di esportazioni di beni di investimento e non solo di beni di largo consumo.

I consumatori a gennaio hanno evidenziato un calo della fiducia soprattutto a causa di un maggior pessimismo in ottica prospettica. Migliorata invece la percezione delle condizioni del mercato del lavoro. Oggi l’attenzione è focalizzata sulla decisione della Fed: scontato un taglio di 50pb, la Fed potrebbe anche lasciare intendere la possibilità di ulteriori tagli in futuro. Se la decisione sarà in tal senso, potrebbe verificarsi nel breve un consueto “sell on news” con rialzo dei tassi decennali fino alla soglia di 3,71%.

Valute: Dollaro stabile verso Euro in attesa della decisione della Fed.La resistenza a quota 1,48 al momento è di difficile superamento nel breve termine. Possibile un lieve ritracciamento del cross (fino a 1,4640) nel caso di decisione Fed in linea con le attese. Successivamente i dati macro meno favorevoli potrebbero comportare la ripresa del cammino verso quota 1,49. Yen sostanzialmente stabile verso Dollaro ed in lieve apprezzamento verso Euro. Per lo Yen risulta sempre essere determinante l’andamento dei mercati azionari. Ribadiamo la resistenza a quota 160 verso Euro.

Materie Prime: in rialzo il prezzo del greggio Wti tornato a 92$/b sulla speculazione che la Fed oggi taglierà nuovamente il tasso di riferimento per sostenere la crescita economica. Inoltre si è verificata l’interruzione della produzione da parte della canadese Syncrude a causa dell’eccezionale ondata di freddo. In rialzo ancora i metalli industriali oltre che per il protrarsi dell’emergenza energetica in Cina, anche per i dati sugli ordini di beni durevoli americani migliori delle aspettative. In calo il grano dopo che l’Argentina ha deciso di consentire nuovamente le esportazioni di grano che erano state limitate a novembre per aumentare le scorte nazionali.

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