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BERLUSCONI: OLTRE IL LIMITE

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LE REAZIONI DEI LETTORI DI WSI sono pubblicate in fondo alla pagina. E’ un ritratto “vero” e molto crudo degli italiani e del loro rapporto con la politica. Impossibile leggerlo sui giornali tradizionali.

Troppe volte ci capita di pensare che Berlusconi faccia la satira di se stesso e si autoriduca a macchietta. Almeno due volte la settimana infatti si caricaturizza da solo con involontarie autodenigrazioni. Se continua così, in mancanza di riforme, di grandi opere, di efficienti scuole di Stato, di rilancio dell’economia, di sport e di talento, presto di lui potrebbe restare, come materia di studio e di pietas, solo un modello di autoannichilimento.

Insomma sta accadendo quel che Montanelli aveva preannunciato sul Corriere: Berlusconi si sta consumando e sbriciolando da sé. Ecco perché, nel giorno in cui Berlusconi ha detto che i giudici sono matti e ha aggiunto che Montanelli e Biagi sono stati sempre invidiosi di lui, la cosa che più ci manca è la risposta di Montanelli. Ci manca la sapienza di chi comprende che l’insulto insensato e l’ingiuria sguaiata nascondono sempre debolezza, malessere, inadeguatezza, forse tragedia.

Nessuno di noi conosce Berlusconi come lo conosceva Montanelli. Solo lui avrebbe capito, allarmato, da quale pozzo di disperazione affiori l’idea infantile che un re invidi un valletto, un gigante un nano, che un monumento della storia d’Italia, il quale aveva rifiutato anche il seggio di senatore a vita, abbia desiderato, fosse pure una volta, di indossare i tacchi e la pelata di un parvenu della politica.

E perché mai Enzo Biagi dovrebbe invidiare un improvvisatore del quale non si possono invidiare né la cultura né l’intelligenza né l’eleganza ma solo il danaro, problematicamente accumulato? Secondo noi, Montanelli oggi non rimprovererebbe a Berlusconi neppure il cattivo gusto di avere insultato un morto. Berlusconi infatti – ci perdonino tutti i suoi forsennati detrattori che tanto gli somigliano – sicuramente non è una iena, ma un visionario, la cui originaria naïveté e la cui proverbiale leggerezza stanno degradandosi in grottesco, come il trucco sfatto sul viso di un clown. Dunque Berlusconi attacca il morto perché lo vede vivo, lo teme vivo e, di nuovo, confonde la libertà di giudizio con l’invidia.

Anche l’idea che i giudici siano matti, oltre che un’ossessione da imputato, è un autogol da imputato. Il giudice matto non esiste, e la convinzione che ci sia una tabe psichica che motivi i dottori in Legge verso la magistratura non è buona neppure per la letteratura da «scemeggiato» tv. Si conoscono infatti giudici corrotti, moralmente o politicamente, giudici eroi, giudici per bene, giudici quaquaraquà, ma il giudice pazzo è una categoria solo berlusconiana, come appunto l’invidia di Biagi e Montanelli; è una categoria che rimanda ad altro, che significa altro.

Significa che per Berlusconi il Diritto frequenta, o meglio – viste le precisazioni del disperato portavoce Bonaiuti – costeggia la follia.

Una persona che informa la sua vita al rispetto del Diritto non è normale, come pensa di essere Berlusconi, ma folle o quanto meno maniaco, come non pensa di essere Berlusconi. La legge è fatta per essere amministrata da dissennati e gli italiani che si fidano dei giudici pazzi sono poveri idioti.

Come si vede, siamo oltre la satira più impietosa. Nessuna Sabina Guzzanti sarebbe arrivata a tanto. C’è una tale assenza di misura da spingerci non all’indignazione ma alla commiserazione, la stessa provata per Robert De Niro che, pugile per forza, dopo l’incontro si finisce dissanguandosi nelle toilettes.

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LE REAZIONI DEI NOSTRI LETTORI


Dopo la pubblicazione di quest’articolo, Wall Street Italia sta ricevendo molti commenti da parte dei lettori. Ecco una prima selezione delle tante lettere che ci sono arrivate.

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Pio Amore, professionista

Sono un convinto estimatore di Wall Street Italia,
da anni seguo con interesse tutte le vostre informazioni economiche e di
mercato, ma ogni qualvolta che leggo sul vostro sito articoli di carattere
politico, leggo solo articoli contro Berlusconi, a volte infamanti, come quello
pubblicato, ospitato, oggi.

A volte sembrate un sito di partito o meglio quasi
sempre. A questo punto mi chiedo della vostra autonomia editoriale? Siete
autonomi oppure rappresentate anche voi qualche lobby economica magari di
sinistra visto che oramai il nuovo capitalismo e’tutto lì?

P.S.: tutti possono infangare un uomo magari premier,
ma un premier che è anche uomo non può dire che i suoi detrattori sono
invidiosi. Mi chiedo in che mondo vivono i signori che la pensano così.
Come è curiosa la faziosità!

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Franco Romero, trader

Cara redazione, infantile e comunista (quindi brutta razza!!), oggi mi sono
accorto di un articolo pubblicato sul sito e tratto dal Corriere della Sera su
Berlusconi, in cui un tizio, un cretino, uno qualunque (insomma), lo paragona a
Montanelli, a quanto ho capito dando del gigante a quest’ultimo (che in vita sua
non ha fatto nulla di eccezionale) e del pirla (in sostanza) a Berlusconi, che
da un po’ di capitale datogli dal padre… ha costruito un impero di miliardi.

Qui non si discute il come, che e’ tutto da provare, ma la stupidita’ di un
attacco continuo ad un uomo che e’ ed e’ stato ancor piu’ una persona “capace”,
non un incapace come moltissimi (il 99% fannulloni e nullafacenti, oltre che
vagabondi) dei facenti parte quella brutta razza che e’ il centro-sinistra, a
cui di sicuro appartenete. Non lo conoscete il motto di un appartenente al
centrosinistra? Ve lo dico volentieri: “voglia di lavorar cascami addosso, ma
dimmi dove cadi… che mi sposto!!”

L’articolo di oggi dimostra come non siete imparziali, ma anzi ineducati e
scorretti a pubblicare sciocchezze (in termini tecnici: COMMENTI!!) che nulla ci
azzeccano (come direbbe Di Pietro) con la finanza, ma enfatizzano un vostro
pallino, una vostra paura: quella di un uomo capace, quella che incute
Berlusconi.

Paura ancor piu’ grande dei “sovietici” del centrosinistra, che temono di non
rivedere piu’ le loro poltrone al governo, che consentirebbero di non fare nulla
totalmente. Si farebbe piu’ bella figura a mettersi a LAVORARE, cari signori, per imparare
come si vive al mondo.
Detto cio’, e letto i vostri stupidi articoli, la decisione e’ palese:
cancellati immediatamente nei preferiti.

Tanti saluti.

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Santo Tristaino, impiegato

Ottimo articolo,
centra in pieno il mio pensiero.
Aggiungo solo una cosa:
quando e se finira’ il suo mandato il nostro “beneamato” presidente potra’essere
il protagonista di qualche varieta’, magari su Canale 5.

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Tommaso Cremonini, impiegato

La posizione di Berlusconi mi sconcerta, mi lascia senza parole, perchè non
capisco come un uomo che è riuscito a raggiungere la sua posizione possa dire o
anche solo pensare certe cose. Sarà corrotto, sarà un visionario, sarà
quello che volete, ma anche se tra mille “imbarazzi” è arrivato dove è
arrivato: dirige una nazione e domina un’impero economico.

Sulla diligenza e sulla posizione apolitica dei nostri magistrati non posso che
condividere la posizione del premier, ma la sua frase non ha spiegazioni o
giustificazioni, e non troverebbe fondamento neanche nell’ironia.

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Giovanni Gallo, Dirigente

Denigrare, buttare fango sul Presidente del Consiglio mi sembra ancor più grave
rispetto alle pur sbagliate affermazioni riguardanti il SOLO processo Andreotti.
Sempre che sia vero ciò che hanno scritto alcuni “media”, credo sia ingiusto dire
che Berlusconi sia un incapace ed un politico incapace, vi farebbe onore non
solo sottolineare le gaffe ma evidenziare anche come siano state emanate delle
leggi valide (nuovo codice della strada, che ha permesso di salvare tra
due/trecento vite umane, il chè non mi sembra poco) sono state innalzate le
pensioni delle fasce meno agiate, sono stati approvati progetti di opere
pubbliche importanti).

Vogliamo continuare a dire che Berlusconi lavora solo per sè oppure diventare
seri ed onesti e sottolineare anche le cose positive finora prodotte.

Cordialità.

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Filippo Naccari, Promotore finanziario

In relazione all’articolo su Berlusconi:

Faccio parte della categoria degli italiani sfiduciati, elettori sempre meno
rispettosi dei propri doveri di voto, e ahinoi sempre meno convinti di quale
sia l’ala del Parlamento da preferire. Un disincanto che ci rende, anche in
questo ahinoi, sempre piu’ americanamente globalizzati. Edonisti miopi della
civilta’ dell’eccesso, umanoidi ben programmati per i quali sono superflui gli
ideali e le ideologie e tantomeno una persona che ce li rappresenti.

Non
meravigliamoci orsu’ che il presidente del Pianeta Terra non sia una mente
eccelsa, un illuminato, o almeno un uomo probo che difenda i valori universali
dell’umanita’, ma un “omanicchio” venuto su da una risicata maggioranza di una
risicata quota di elettori, burattino di una lobby guerrafondaia alla quale non
si poteva negare una guerra. Un uomo da marketing, ossequioso delle tecniche di
comunicazione. Un tipico caso americano, si direbbe. Nient’affatto. Ne abbiamo
desiderato uno anche per noi, perche’ sappiamo che di grandi statisti non ne
nascono piu’. E allora teniamoci Berlusconi!

Saluti a tutti.

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Nicola Bernardi, Professionista

Buongiorno a tutti,
prima di scrivere queste poche righe ho voluto leggere alcune reazioni alla
pubblicazione dell’articolo in oggetto.
Sono molto perplesso dalle reazioni osservate in quanto poco dicono sul fatto in
discussione e si perdono continuamente a difendere (poverino!!) il
nostro (purtroppo) Presidente del Consiglio.
Io resto sconcertato dal comportamento di un uomo (è ancora umano vero?) che
ricoprendo la carica di Presidente del Consiglio si permette di delegittimare di
fronte all’opinione pubblica chiunque (cariche pubbliche, mass media, liberi
cittadini) si permette di non pensarla come lui o di dire: Ok, va tutto bene
Signore.

Mi dispiace per voi, ma in Italia fortunatamente c’è ancora tanta gente che non
la pensa come “il venditore di tappeti!”.
Gli altri (almeno una parte) che io ritengo persone intelligenti è ora che
apprano gli occhi.
Certamente tra le tante leggi emanate alcune sono veramente valide (codice della
strada…. forse è l’unica) resta il fatto innegabile che molte sono su misura
per ………….. il bene dei cittadini certo!

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Carmine Mese

In merito all’articolo su Berlusconi vorrei rivolgere alcune domande a Pio Amore e Franco Romero, che hanno scritto piu’ sopra.

1) Secondo voi se il nostro Presidente del Consiglio rilascia una intervista
questa non deve trovare spazio sui quotidiani nazionali? E se questa intervista
viene pubblicata dal Corriere della Sera (maggiore quotidiano in Italia) un
sito come Wall Street Italia non la deve accogliere tra le proprie pagine?

2) Invece di offendere la redazione di WSI perchè non ci fate sapere cosa ne
pensate dei Giudici in Italia? Siete d’ accordo con Berlusconi?

3) Ma Montanelli era comunista?

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Pasquale Tomasello, Docente Universitario

Gentile Redazione,

ho letto con interesse e neutra emozione lo scritto del mio conterraneo Merlo
sul
sul nostro “monstrum” nazionale che la sorte ci ha assegnato. Il canto del Merlo
stavolta non m’è piaciuto
a dispetto della sua ossequiata rinomanza pubblicistica. Troppo corporativo ed
ossequioso verso i suoi lari protettori, dei quali
non ho mai visto il tanto proclamato valore. Ma se pel Merlo, Montanelli è
stato un gigante della penna e dell’intelligenza, che mai era un Prezzolini,
giusto per citarne uno del recente passato. Trascuriamo poi Biagi, per brevità.

Tuttavia, nel succo dell’articolo mi trovo con lui d’accordo. Il nostro capo del
governo,
Berlusconi, sta deludendo sempre più tanti suoi elettori, non solo per le sue
intemerate sparate, come l’ultima, ma per come sta mal amminstrando la res
pubblica.
Di meriti ne ha avuto e ne ha, ma agli occhi di tanti le sue inconcludenze
stanno oscurando certo suo valore e minado seriamente la fiducia ch’egli avea
saputo
conquistare di tanti italiani. E’ verosimile che se si votasse adesso prenderebbe dure legnate
e
sarebbe per lui la fine. Fine che già si preannaunzia, misera ed oscura, come
traspare dalle disperate righe d’una ancor ottusa e decadent difesa del suo fido
giannizzero G. Ferrara.

Cordiali Saluti

P.S. Trovo interessante che il vostro sito pubblichi
articoli varii sulla politica e sulla finanza, e a differenza
del signore che v’accusa di sinistrismo bacchettone, non ho mai trovato
stupida faziosità politica nei vostri “repechages”, ma un buon equilibrio.
Go ahead !

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Luca Perotti, Sistemista Informatico

Premetto innanzitutto di non essere un estimatore del nostro Presidente del
Consiglio, anzi mi trovo politicamente sicuramente molto distante (estrema
destra). Sono oramai circa 10 anni, da quando il “fenomeno” Berlusconi è apparso, che
si deve sopportare quotidianamente in audio in video e sulla carta stampata questo vergognoso, ridicolo, ignobile, irritante teatrino
che si sviluppa in una rissa da circo (perchè quelle da osteria sono una cosa
seria) in cui ladri e malfattori di ogni risma e parte politica si accapigliano
si insultano si ricattano, usando a seconda delle convenienze nell’ordine:

veri o presunti delatori
giudici pazzi e/o corrotti (più sensata la seconda ipotesi)
prostitute di corte
faccendieri di ogni nazionalità
deliquenti pentiti (sarà vero?)
prezzolati giornalisti servi di molti padroni che in Italia diventano “se
conviene” semidei
e chi più ne ha ne metta.

Dunque sintetizziamo e facciamo un pò di chiarezza.

Berlusconi Silvio certamente non sarà uno Statista che verrà ricordato nei
libri di storia, è semplicemente un Capitalista dotato di intelligenza
affaristica molto sviluppata, lo testimonia il suo Impero Finanziario. I suoi
detrattori (attualmente circa la metà della popolazione Italiana)
obbietterano “ha fatto i soldi con Craxi, altro deliquente anzi IL DELIQUENTE”, e io obbietterei ma davvero volete raccontare la favoletta del solo colpevole
On. Bettino CRAXI….. e il suo amico Silvio Berlusconi? LADRI TUTTI a partire
dagli integerrimi COMUNISTI EX COMUNISTI NEO COMUNISTI DIESSINI MARGHERITINI a
finire coi DEMOCRISTIANI i capibanda, nel 2003 la tesi dell’unico colpevole è
ridicola un vero insulto alla logica e all’intelligenza.

Ora che Silvio Berlusconi reagisca in maniera infantile, dilettantesca e anche
stupida a questi attacchi che non si fermeranno mai (finchè il nemico è
comune) è sotto gli occhi di tutti.
Ma la cosa sconcertante è la pochezza, la miseria
l’animo ignobile di chi lo attacca mascherandosi da democratico pio e devoto
solo al bene del suo Popolo (noi ITALIANI) ed in nome di esso parte con la
Crociata per togliere il Male (Silvio Berlusconi) di mezzo.
La verità è evidente, splende come il sole di mezzogiorno in estate:

migliaia di ignobili personaggi e tutta una immensa schiera di lacchè e puttane
di corte combattono all’ultimo sangue
per sbranare il paese e divorarne le ricchezze, QUESTA E’ LA VERITA’ nuda e
cruda, in mezzo milioni di poveri Cristi, che campano con 1000 euro al mese
… e i vecchi pensionati che muoiono di inedia
ma non gliene frega niente a nessuno…. Uè c’è il Berlusca da fare fuori …

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Daniela Rizzo

Mi sono soffermata su chi ha paragonato Montanelli e Prezzolini, questionandomi
alquanto su questa ardita comparazione. Non credo che, al fine di difendere
Silvio Berlusconi da un articolo arguto e intelligente, occorra citare
Prezzolini.

Purtroppo il nostro attuale statista non è difendibile, è un intemperante
verbale, amante della teoria cospiratoria della storia per cui i suoi guai
giudiziari non dipenderebbero dalla necessità di appurare illeciti, bensì da
un presunto complotto della magistratura comunista e dei comunisti. La frequenza
con cui Berlusconi usa l’aggettivo comunista è impressionante, almeno quanto le
sue ripetute e disastrose gaffes in ambito internazionale.

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Emilio Bertocchi, professionista

Mi chiedo: perchè Wall Street Italia pubblica un articolo del genere? Che
bisogno ne abbiamo? Forse non ho visto nel sito la nuova sezione “giochi e
passatempi”?
Più “passa/o il tempo” e più trovo conferma che la colpa grave del Sig.
Berlusconi, per il quale nutro simpatia ma non ammmirazione, è di non essere un
prodotto D.o.c. della classe politica italiana, ma “solo del 50% + 1 degli
italiani”. Gli italiani, autolesionisti per natura, hanno la classe politica, i
giornalisti, i giudici, e il governo (e anche le banche d’investimento ) che
si meritano, nel senso che riescono a farsi gabbare ciclicamente, senza problemi
da tutti quanti.

Deridere il Sig. Berlusconi mi sembra inutile, ma soprattutto ingiusto, lui
rappresentando in modo forse signorile le aspirazioni e la mentalità di tanti
cittadini che poi lo hanno votato, ovvero significa deridere il modo di
ragionare e di comunicare di gran parte degli italiani.
Infatti, come piccolo esempio, leggo oggi su “Sole 24 Ore” di che da bravo
italiano ha provveduto al condono fiscale delle sue società.
Proporre all’ attenzione pubblica un ennesimo articolo che nella persona del
Sig. Berlusconi evidenzia i comportamenti tipici dell’ italiano medio mi sembra
una evidente perdita di tempo.

Quello di cui sono sicuro, oltre del fatto che il Sig. Berlusconi riesce a
curare bene i propri interessi anche da “premier” è che sta lavorando
veramente anche per l’ Italia e ne è dimostrazione il tentativo di instaurare
rapporti di vera e solida collaborazione con più governi esteri, ritenendo
probabilmente che nel pollaio italiano pieno tanti galli da tutte le parti,
manchi la gallina dalle uova d’oro e che la stessa non debba essere fecondata da
coloro.

Per cui, concludo rispondendo al bravo giornalista, che continui pure a deridere
il Sig. Berlusconi, ma che ci eruda anche sul fatto che alla fine tutti vorremmo
avere un governo politicamente di sinistra, dove poter garantire una miriade di
diritti a tutti quanti senza limite di spesa (e magari comprare anche
TeleKabul, visto l’ ottimo affare di Telekom Serbia), magari poi con tutti i
giorni il sole, gli alberi fioriti e lavorare 4 ore al giorno con una pensione
da sogno, tutti felici insomma, ma che per arrivarci serva fare quello che l’
attuale governo (non certamente il migliore possibile) sta facendo, ovvero
utilizzare finalmente e semplicemente la “matematica” anche in politica.
La mia so non essere un grande risposta, scusandomi con chi la leggerà, ma
anche quello che ho letto non mi pare un grande articolo.

In ogni caso cordialità e buone cose a tutti quanti.

PS: Per Wall Street Italia: ” complimenti per il resto del sito “!

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Silvio Cavalieri, impiegato

Leggendo alcure risposte pro Berlusconi sono rimasto esterrefatto, ma poi ho
pensato che anche Mussolini aveva i suoi estimatori nonchè Hitler e altri
dittatori visionari, bisogna ricordare che lo stato se paragonato a una azienda
è proprietà di tutti e non di uno solo come le sue aziende. Il presidente del
consiglio deve solo amministrare per il bene comune dei cittadini, tutti.

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Marco Saiani, artigiano

buongiorno a tutti innanzitutto. Ho letto i commenti su Berlusconi. Ricordo che questa persona, e
scrivo appositamente, di onorevole a mio dire ha ben poco, ci rappresenta nel mondo e si permette di dire o
giudicare, mentre lui dovrebbe diplomaticamente dare l’esempio e tenere un po’ a freno la
linguaccia. Mi auguro che continui in questa maniera cosi’ che al termine del suo
mandato abbia fatto il vuoto di voti a suo favore.

Parlo cosi’ anche se purtroppo
per mio modo di vedere le cose, da parecchi anni non mi reco a votare, giudicando i nostri dirigenti politici una banda di incapaci attaccabrighe, ma
penso che con il governo Berlusconi abbiamo rasentato l’eccesso.

Per finire, i
commenti di alcuni vostri lettori, quelli della parte di Berlusconi, hanno piu’ o meno tutti lo stesso tono con un linguaggio offensivo e proponitivo, si commentano da soli (come sarebbe bene
evitare in seguito di commentare il “nostro” Premier, si commenta da se’)?!!!

Grazie.

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Andrea Marotta

Sono un uomo innegabilmente di sinistra, e pur valutando negativamente molte
scelte della mia parte (tra cui quella di D’Alema di tenersi buono
Berlusconi, anzichè redigere una buona legge sul conflitto d’interessi) non
riesco ancora a capire
come un uomo dalla valenza ambigua in ogni campo, abbia potuto millantarsi
di fronte a tanti italiani
come uomo politico.

Parliamoci chiaro, Berlusconi
potrebbe essere il soggetto per un film di quelli in cui Alberto Sordi
presentava i peggiori difetti
di una parte degli italiani (anche del nord) arrivisti a tutti i costi e
disposti anche a rendersi ridicoli pur di ottenere il voluto.
Ma Alberto Sordi ha interpretato dei film stupendi in cui l’italiano era
coraggioso, e in alcuni di questi non veniva a patti con la propria
coscienza e molto spesso era umile e dignitoso…
La dignità e’ una parola dimenticata da questa Italia che si fà le leggi per
eluderne altre;
la dignità che dovrebbe essere la base dei rapporti umani;
la dignità di un paese con una grande cultura, e ancora adesso di grandi
uomini, molti dei quali preferiscono partire da questo grande paese, perchè
qui tutto funziona (ora peggio che mai) solo con le conoscenze; e col denaro
compri anche le capacità che non hai.

Gente di destra! la dignità è rispetto anche per i vostri figli, ma certamente
il nostro Presidente del Consiglio non può rappresentarla e nemmeno puo’
rappresentare un paese con la nostra storia e cultura.

“Ci ha lavorato”, con messaggi subliminali all’inizio degli anni Novanta, prima
di entrare in politica quando in tutta Italia nei cartelloni pubblicitari
appariva un bambinetto che esclamava “fozza Itaia”;… si stava creando lo
spazio nei cervelli, e alla fine ci ha usurpato il diritto di gridare “forza
Italia” allo stadio e usurpando anche il colore azzurro della maglia della
nazionale.
Da fuori, questa Italia sembrerebbe composta solo da “italioti”. Ma sottolineo
sembrerebbe.

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Salvatore Marino, Impiegato

Ritengo sia doveroso salutare tutti Voi della redazione di WSI, che seguo
giornalmente da molto tempo.

Fatto questo diro’ solo due parole.

Se Borsellino e Falcone come tanti altri sono matti, bene io sono tra i matti,
poichè ritengo che tali persone, che hanno dato la loro vita per un ideale,
siano persone che il caro Berlusconi non ha nemmeno il diritto di nominare.

In riguardo a Montanelli e Biagi, be’ la cultura non si acquista, ma la si
conquista con lo studio e l’intelligenza.

Di certo il Sig. Berlusconi un primato lo ha conquistato, e penso che sarà molto
difficile eguagliarlo, quello di perdere voti, ogni volta che parla o che agisce
o che corra da Bush.

Ad ogni modo anch’io come molti altri ho votato Berlusconi, ma mi pento di
questo, posso solo dire che i comunisti o la sinistra che dir si voglia,
avranno un voto in più, il mio, anzi di più, tutti quelli della mia famiglia e
di tutti quelli che la pensano come me.

Un saluto e … alle prossime elezioni.

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Giulio Ciurluini

Ogni santo giorno vi ritrovate a pubblicare articoli contro Berlusconi, contro
la ripresa delle borse, ecc. ecc.
Sarebbe stato bello se nel mondo avesse preso piede la sinistra anticapitalista,
vero??
Sarebbe stato fantastico per voi aprire un sito sulla cooperazione agricola
modello colchoz, vero??
Purtroppo per voi questo non succederà mai, perchè la sinistra ed il comunismo
sono morti nell’89.
E Berlusconi incarna l’ideale completamente opposto al vostro, vero??
La verità è che lui ce l’ha fatta, più di ogni altro nel nostro Paese. Non è
solo il più ricco, ma anche il più potente ed il più osannato dagli elettori.
Continuate pure la vostra quasi-quotidiana rassegna antiberlusconiana, tanto chi
vi ascolta???

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lettera firmata

IN MERITO ALL’ARTICOLO DEL GIORNALISTA MERLO, SULLE SUE OSSERVAZIONI NON POSSONO
TROVARMI CHE D’ACCORDO; DELLA RISPOSTA DEL SIG. BERNARDI CONDIVIDO I “SINONIMI”
USATI PER IDENTIFICARE IL SOGGETTO DEL CONTENDERE. NON SO PERCHE’, SE UNO
CRITICA UN POLITICO, QUESTI E’ SICURAMENTE DELLA FAZIONE OPPOSTA. FORSE CHI LO
PENSA E’ TROPPO CONTAGIATO DAL TIFO CALCISTICO.

IL GOVERNARE UN PAESE, IN NOME
DEL POPOLO, NON E’ COME DIRIGERE UNA O DIECI AZIENDE. NON REGGE LA MOTIVAZIONE
CHE QUESTO E’ MIO E QUELL’ALTRO PURE, QUINDI FATE CIO’ CHE DECIDO. NON HA
OTTENUTO IL 100% DI CONSENSI. IL RESTO DEI CITTADINI CHE NON L’HA VOTATO, NON
PUO’ ESSERE DELEGITTIMATO DALL’APPARTENERE ALLA MEDESIMA NAZIONE, NON E’ UNA
DELLE SUE TANTE AZIENDE. L’INVIDIA E’ UN
SENTIMENTO CHE ACCOMPAGNA IL PERIODO INFANTILE, TANTO PER INDENDERCI LA COMINCI A
CONOSCERE DALL’ASILO MA IN ETA’ ADULTA SCOMPARE DEL TUTTO, LA SUA MENTE DEVE
ESSERE ANCORA IN QUESTO STADIO DI SVILUPPO.

IL GIUDIZIO SUI GIUDICI E’ VERAMENTE FAZIOSO. MAI DOMANDARE DELLA QUALITA’
DELLE CORDE AD UN IMPICCATO, SARA’ SEMPRE LA PROSSIMA, QUELLA ANCORA DA
FABBRICARE, LA MIGLIORE.

DISTINTI SALUTI.

PS: QUEST’ESTATE HO VISTO
ALL’ELBA IL NORMAN CLUB, DOVE NEI PRIMI ANNI SETTANTA, LUI, PROPRIO LUI, CANTAVA
NELLE SERATE ESTIVE. CHE ABBIA INCONTRATO PROPRIO LI’ “FALSTAFF” E POI A LUI HA
VENDUTO L’ANIMA???? SE NON L’HA VENDUTA AL DIAVOLO, A CHI ALTRO.

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Simona Franchini, Insegnante

Signori Romero, Ciurluini, Gallo, Amore cerchiamo di riflettere con attenzione
sulle cose realmente accadute: prima di questa insensata intervista abbiamo
assistito alle corna fatte dietro la testa di altri Premier internazionali, alla
definizione di uomo confuso circa il fondatore di Medici senza Frontiere, al
tacito consenso per quel rompiballe defunto di Biagi Marco, alla definizione di
Kapò ad un tedesco come discorso di presentazione in Europa (pensando che non
potesse suscitare alcuna reazione, questa è la cosa allucinante, nella mente di
un tedesco!!!!), al definire primitivo il medio oriente, a salvare la Fiat
chiamandola Ferrari, al voler presentare quel bell’uomo olandese alla moglie, e
sto tralasciando le ultime novità.

Si cerchi un solo nome di uomo politico italiano che ci ha fatto ridere,
allibire e sperare in un miracolo clinico tanto quanto quello attuale!
Il problema è che oggi si pensa che la politica e la conseguente politica
economica possa essere fatta da manager, professionisti, economisti (il politico
non deve essere economista) o piazzisti di successo.
Sono fortemente a disagio pensando che circa la metà del popolo italiano è
stato ipnotizzato dal nulla: se è successo questa volta potrebbe risuccedere
con personaggi molto più pericolosamente lungimiranti.

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Marco Aurelio, Information broker

Che Berlusconi abbia detto una frase infelice, credo sia evidente.
Ciò che non mi piace è questo richiamare il “grande” Montanelli come se fosse
il salvatore della patria.
Montanelli era un giornalista, forse anche storico, ma come tutti i commentatori
criticava e mi pare che in Italia criticare sia molto facile.
Provate tutti a costruire qualcosa, a fare qualcosa di nuovo, riesce più
difficile vero?
Idem per le imitatrici richiamate, mi pare che di imitatori o copiatori di idee
altrui ne abbiamo parecchi, qualche novità all’orizzonte invece?

Infine lo stile di WSI, bello, ma il Corriere della Sera su questo sito ci
mancava proprio: in mezzo a notizie di alta professionalità economica e
finanziaria troviamo pure uno spazio per le notizie importanti dall’Italia,
ovvero morti traffico e caldo estivo.
Perchè non vi iscrivete direttamente all’Ansa? tanto le notizie dei giornali e
delle TV vengono tutte da la’, almeno sono fresche e non colorate.

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Paolo Giammarino, Promotore Finanziario

Penso al punto in cui siamo arrivati c’è una sfiducia totale in tutte le nostre
forze politiche che ogni giorno, sia maggioranza che opposizione e
altro, dimostrano che l’unico obbiettivo è consolidare il proprio potere
(economica politico) infischiandosene sia del paese sia del popolo.

Personalmente sono avvilito nel vedere un Premier che ogni qualvolta parla fa un
danno al paese, per cui divento dubbioso anche sulle sue capacità di premier, ogni
legge fatta difende esclusivamente i propri interessi e quelli dei suoi amici, o
scatena polemiche che non hanno più fine.

L’Italia sta andando allo sfacio, e
abbiamo un premier che a mio parere ancora non ha ben capito che è presidente
del Consiglio dell’Italia non dell’America, paese senz’altro più potente e
organizzato. E’ inutile imitare le politiche americane in un paese dove vige
ancora poteri a caste e favoritismi ed economicamente disastrato e la ricchezza
mal distribuita. Torniamo con i piedi per terra senza troppe illusioni, favoriamo
il vero tessuto italiano imprenditoriale fatto di piccole e medie aziende che
possono avere scambi tra loro, senza concentrare questo potere in mani di pochi.
In conclusione ritengo inutile fare polemiche o confronti, ma per come si stanno
mettendo le cose certamente non si prospetta un futuro roseo.

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Cristiano Chiarin, impiegato

Mentre scrivo queste righe mi torna in mente l’opuscolo che il nostro presidente
ha inviato a casa di tutti noi qualche tempo fa per raccontarci con la solita
enfasi le sue gesta di cavaliere senza macchia.
Sembra quello un tempo ormai lontano anche se il calendario dice il contrario,
l’unica differenza è probabilmente che il cavaliere ormai è nudo, e cerca
maldestramente di districarsi tra imboscate di palazzo, che più o meno
affidabili alleati puntualmente gli tendono, attacchi di avversari “comunisti”
e magistrati unilateralmente schierati.

Ora che anche il mondo sembra aprire gli occhi su questa anomalia tutta
italiana, vedi gli ultimi richiami dell’Europa in tema di conflitto di interessi
o eccessivo controllo sui mezzi di informazione, che dir si voglia, e che la
locomotiva Italia sta ancora ferma in stazione mentre le altre economie sembrano
iniziare a muoversi, è sempre più difficile continuare a sostenere la favola e
la tragica realtà è sotto gli occhi di chiunque voglia vedere.

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Claudio Guadagnino, professionista

Ho letto con attenzione sia l’articolo del Corriere della Sera su Berlusconi,
sia i commenti dei lettori, a mio avviso il primo non merita neanche di essere
richiamato mentre dai commenti dei lettori ho tratto delle osservazioni
statistiche e personali.
Al crescere del livello culturale e/o economico corrisponde un nucleo di
simpatizzanti del cavaliere, mentre tra i lettori a reddito fisso si trovano la
quasi totalità dei suoi detrattori.

Tra questi ultimi ce ne sono di sgomenti, di sconcertati, di atterriti, di
impauriti… anche se sono tutti d’accordo nel dire che il cavaliere non vale nulla,
che è un clown, ecc. ecc., ma di cosa hanno paura??… Alle prossime elezioni
vincerà sicuramente il centro (sinistra)… dovrebbero ringraziare Berlusconi di
tutte le macchiette e sparate che fà, anzi dovrebbero augurarsi che ne faccia
anche di più.

Invece, cari elettori di sinistra, amici di Montanelli e di Biagi, depositari
della verità, state pur certi che il nostro amato Berlusconi uscirà dalla
scena politica quando lo deciderà lui, non quando lo deciderete voi.

Ah dimenticavo, solo una riflessione, ma chi vorreste al suo posto, Rutelli,
Fassino, D’Alema, Prodi, Milosevic, Montanelli?? (altro che macchiette).

Concludo con i migliori auguri alla redazione di WSI che non credo sia
comunista, ma solo un ottima fonte di informazione giornalistica.

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Domenico Tolomei, Funzionario PA

In un Paese democratico la libertà di stampa rappresenta un valore e come tale
fondamento degli stessi diritti naturali dell’uomo. Sotto tale veste anche
l’articolo del giornalista in questione assume un significato: quello di
rappresentare il libero diritto di raccontare frottole. Ed in tale veste
clownesca riesce a dare il meglio di se’ precipitando l’autore in una ridicola
rappresentazione di se stesso. E me ne dolgo non per quest’ultimo evidentemente,
ma per la sempre peggiore qualità del giornalismo italiano e degli stessi
quotidiani che hanno la sventura di ospitare siffatti “inchiostri”.

E qui non è
questione di essere di destra o di sinistra, ma semplicemente di ridurre le pur
nobili pagine di un giornale in un palco di avanspettacolo nel quale la battuta
greve solleva facili risa.
E ci si chiede perchè gli italiani leggano poco!
Forse perchè la qualità di coloro che scrivono è scesa talmente in basso da
non meritare neppure un euro per essere acquistata.

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Daniele Monti, Promotore Finanziario

Le interviste e le dichiarazioni del premier lasciano sempre tutti esterrefatti.
Di certo non potremo dire che non “fa notizia” ….. però il marketing di se
stessi in politica non è lo stesso delle telepromozioni. E l’atteggiameto di
chi, invece di dirigere il paese, si accalora in scontri verbali che sarebbero
puerili anche per ragazzini di dieci anni, questo dovrebbe saperlo. E proprio
qui sta il problema. Da cittadino non accetto di essere indirizzato e guidato
da chi ha paura dei mostri nell’armadio. Anche se questi mostri esistono
davvero. Il consenso si guadagna non con tecniche di pubblicità ingannevoli e
distorte ma sul campo, affrontando la verità con il coraggio delle proprie
opinioni. Ed anche il proprio passato se è necessario.

E Montanelli avrebbe di
sicuro avuto stima per l’UOMO anche se non per il politico. Ma, è evidente,
l’UOMO di sicuro non c’è, si ripara sotto le gonne di una madre-legge che lo
nasconde alle insidie del mondo esterno. E’ decisamente una immagine deprimente
e non priva di risvolti penosi. Credo che tutti lo sappiano, chi lo attacca ed
anche chi lo difende. E presto lo vedremo chiaramente con “effetti collaterali”
disastrosi per chi lavora e lotta ogni giorno contro tutto e contro tutti. Ma
tanto noi ad essere bastonati ci siamo già abituati. Basterà che non
oltrepassino il segno.

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Aldo Sterone, medico

Per me che lo ho votato, potrei solo dire questo: l’onorevole Berlusconi è ….
sconcertante un po’ per tutti (alleati e non, italiani e non).
Non posso fare a meno di pensare che Montanelli avesse ragione “Berlusconi è
come una infreddatura, sarà necessario qualche anno per vaccinarsi”

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Fausto Maraldi, trader

mi dispiace constatare che pubblicando l’articolo di quel povero giornalista da
4 soldi che è MERLO ancora una volta avete dato dimostrazione di quanto siete
parziali: anzi ROSSI. Cosa c’entrava col vostro sito l’articolo solo voi lo
sapete; l’errore l’ha fatto si’ Berlusconi a citare quei 2 piccolissimi
giornalisti di Biagi e Montanelli maestri del nulla, che non si dovrebbero
neanche cestinare per non sporcare il cestino.

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Olindo Diamanti, imprenditore

“E’ voler giudicare che ci sconfigge.” Marlon Brando (Walter E. Kurtz) in
“Apocalypse Now”.

Ci ricordiamo di cosa erano gli anni 80 e primi 90 in questo paese? Senza andare
tanto indietro da quel 2 agosto 1980, e da li’ in avanti l’escalation di un
potere parallelo, la magistratura, che con il progressivo ricambio generazionale
si “autoincaricava” di ripulire questo paese da una classe di governo
inamovibile, corrotta e incapace (questo ovviamente non veniva mai dichiarato
esplicitamente).

Era la mia generazione 25/30 anni, neolaureandi o appena laureati.
Ricordo bene i discorsi fino al mattino sul come potere scalfire quel potere, il
muro di gomma di una classe politica dalla faccia di bronzo:
studiare, prepararsi, entrare nel sistema del potere giudiziario, diventare
magistrati e poi… “iniziare a fargli un mazzo così!” perchè é questo che si
diceva e della qualcosa si era convinti; e così é stato fatto ed avvenuto.
Personalmente ammirai (se pure da uno che non la pensava come lui) la scelta di
Silvio Berlusconi di scendere in politica; perchè in un paese praticamente allo
sbando e con una classe politica rinnovata/riciclata, ma con una componente
comunista predominante, sicuramente avrebbe avuto vita breve, da li’ a poco gli
avrebbero smantellato tutte le sue reti televisive, bloccato le attività con
controlli finanziari e altro, confiscato le proprietà per complicità con
esponenti mafiosi e magari costretto a una fuga all’estero, in un esilio dorato,
ma pur sempre esilio o fuga vera e propria.

E in fondo cosa era stato Berlusconi fino a quel momento (della scesa in campo)
se non un imprenditore capace che ha saputo moltiplicare il proprio patrimonio,
creare posti di lavoro, confrontandosi e rapportandosi con un potere
amministrativo e politico che era sostanzialmente quello, e cioè: corrotto e
incapace. Sono state illusione pie ed ingenue quella di una gran parte di Italiani che
hanno creduto in lui come ad un nuovo; “De Gasperi” motivato da ideali ecc. ecc.

Di fatto, ed oggi é lampante e sotto gli occhi di tutti, che la sua scesa in
campo é stata esclusivamente quella di un giusto e sacrosanto diritto a
difendere i propri interessi e vincendo, anche in questo campo, cogliere
l’opportunità per migliorare la situazione di questo paese.
Ho sempre pensato che Silvio Berlusconi, non abbia mai detto niente senza una
ragione; “…un impegno concreto”, “…la forza di un sogno”, “…un
presidente operaio”, ecc. ecc. slogan che lo hanno portato al successo di
un’azienda politica.

Quello che mi stupisce é che una persona che ha sempre dimostrato un grande
equilibrio e capacità nei rapporti umani, ed é testimoniato dallo stesso
Montanelli prima del bisticcio ed anche da un un Santoro e da un Costanzo, che
non sono certo di destra, i quali non l’hanno mai accusato di ingerenza politica
nel proprio lavoro ed hanno avuto in più occasioni parole di elogio per lui, si
sia lasciato andare a certi giudizi, commenti o battute.

Non so sinceramente cosa pensare, certo é che qualche punto interrogativo me lo
pongo, che sia una strategia per distrarci da qualcosa d’altro? Che in fondo
questa situazione possa far comodo a qualcuno? Pseudo-opposizione compresa? O
che siano veramente deliri da onnipontenza… mah! Una cosa é certa: “Non siamo
fatti per durare”. Val Kilmer (Jim Morrison) in “The Doors”.

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Laurent Amaro, promotore finanziario

La politica come il tifo calcistico.
Ogni volta che qualcuno scrive su Berlusconi, c’è chi condanna e chi difende e
questi sembrano essere rispettivamente comunisti e liberal-capitalisti. Ma non
è così: chi giudica Berlusconi indegno di governare non è necessariamente
comunista; tanti elettori del Centrodestra lo condannano/condannerebbero (magari senza esternare) ma continueranno a votarlo fino a che sarà il leader
del Polo.

Questi elettori (come i tifosi di calcio) potrebbero invece
continuare ad appoggiare la politica del Centrodestra (tifare per la squadra
del cuore) ma spingere per un cambiamento del leader (contestare l’ allenatore); sostenere incondizionatamente Berlusconi porta ad esempio al paradosso che
gli elettori di AN, che hanno fatto della legalità un loro punto di forza, si
trovino a dover giustificare il Lodo Schifani, l’Indulto, i condoni, la Cirami o
la legge sul Falso in bilancio!! Se ciò non accadrà gli elettori si
stancheranno non solo di Berlusconi ma di tutto il Centrodestra.

La solita immediata reazione degli elettori del Polo alle critiche è sempre: ”
e cosa dire di Voi Comunisti … “ma così facendo fate come Craxi che per
giustificare le sue ruberie diceva che lo facevano tutti; di questo passo un
assassino arriverà a dire “sì ma i Brigatisti hanno ammazzato più di me”.

PS: La manipolazione dell’ informazione non ha limiti, proporrei alla redazione
un sondaggio: Quanto è costato allo Stato (quindi ai cittadini)l’affaire
Telekom Serbia? risposte:

1 Mil euro
10 Mil euro
100 Mil euro
1.000 Mil euro
10.000 Mil euro

E quanto è costato ai cittadini il solo condono fiscale di Mediaset pur avendo
Berlusconi garantito che Mediaset non ne avrebbe beneficiato? (con le stesse risposte).

La risposta giusta è: l ‘ennesima menzogna di B. è costata ai cittadini 10
volte di più: 100 Mil l’ affaire Mediaset e 10 Mil l’ affaire Telekom Serbia. Ma
all’ epoca i TG non hanno mai dato la notizia!!!

Saluti.

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Carmen Valentini, consulente

Non ho la pretesa di scrivere righe pubblicabili, solo mi complimento con chi ha
redatto un’ analisi tanto equilibrata mettendo in luce un quadro drammatico.
Questo presuntuoso, villano, dittatore, senza il minimo senso della misura e
della diplomazia sta “sputando” sulla dignità di ogni Italiano. Dovremo
forse, tra qualche tempo, vergognarci di essere incapaci di esprimere, nelle
urne, scelte consapevoli? Riusciranno i nostri eroi (gli Italiani) a liberarsi
da questo intruso?

Cordialità.

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Claudio Visconti, amministratore

Come ha scritto qualche lettore, Berlusconi parla a sproposito e dice cose
imbarazzanti anche per i suoi piu’stretti collaboratori. Sarebbe meglio per tutti
che riflettesse piu’ a lungo prima di aprire bocca e dar fiato.

“Lui” ha
vinto le elezioni ed è sacrosanto che governi. Non deve accusare la sinistra
di non essere democratica perchè due anni fa’ siamo andati alle elezioni
quindi…. Non sono affatto daccordo con il lettore che afferma che gli elettori
di sinistra siano dei fannulloni! Sono proprio affermazioni di questo tipo (molto
simili a quelle berlusconiane)che non ci faranno mai crescere. Io sono un
elettore del centrosinistra e i primi 2 anni di questo governo sono passati
facendo tante leggi il 99% delle quali a favore di poche persone e l’1% per il
resto dei cittadini.

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Pierluigi Baschieri, promotore finanziario

Alcune considerazioni sugli interventi che mi hanno preceduto:

1) Sembra che il consenso di Berlusconi si stia restringendo ai tifosi da curva
sud. Le persone ragionevoli che pure lo hanno votato, ne prendono le opportune
distanze.

2) Gli elettori del centro sinistra, continuano a scandalizzarsi di quelle che
loro ritengono (a torto) ripetute gaffes del Premier.

A mio avviso Berlusconi è in caduta libera di consensi e sta attuando una
strategia comunicativa di forte impatto, ancorchè rischiosa.

Con le sue sparate sta destrutturando il consueto e trito linguaggio politico,
sta cannoneggiando sul Politically correct tanto caro ad una certa sinistra.

Questa furia iconoclasta (i magistrati tutti matti, Il Presidente della
Repubblica corrotto ecc ecc.) rappresenta l’ultima spiaggia per chi sente il
proprio carisma appannarsi ed ha necessità di distinguersi dagli altri, prima
ancora dagli alleati piuttosto che dagli avversari.

Mi pongo una domanda:
Dando quasi per scontata l’imminente fine(politica!) di Berlusconi, riuscirà
l’Italia a resistere a questi attacchi forsennati che ne stanno infiacchendo la
fibra, in termini etici, economici e politici?

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Giosuè Moscon, Responsabile EDP

Carissima redazione, da quanto emerso nei commenti dei lettori, se fossi un
bambino avrei paura di stare in vostra compagnia. Come avete potuto pubblicare
un simile articolo che si permette di andar contro il nostro GENIALE premier?
Come vi siete permessi dico io?

Sono rimasto basito, mi si consenta il termine
e il modo con cui mi esprimo, da tante ingiurie gratuite verso colui che, dopo
solo due anni, solamente 700 giorni o poco più, tanto ha dato al nostro paese.
Come non considerare la patente a punti un radicale punto di svolta per la
Repubblica? Quello che non capisco in merito a questa svolta epocale è se i
punti fuori casa valgano doppio oppure no! E con le pietre mollate in laguna
come volete metterla?
Cari miei vi state perdendo una rivoluzione ideologica non da poco mentre
leggete e pubblicate scritti di netta e lampante bolscevica fattura.

Vi rendete conto che ora come ora potete aprire un’azienda, quotarla, sputtanare
il bilancio come volete, mandare in rovina centinaia di famiglie ed andare in
centro la domenica a bere il caffè con il sole che vi bacia la pelata? No cari
miei, sono contrario alla pubblicazione di certe oscenità e non ve lo mando a
dire. Hanno fatto molto e l’hanno fatto bene. Io ho già utilizzato la Cirami un
paio di volte e ho fiducia che il lodo Schifani sia esteso a tutti entro Natale
o come limite massimo la fine del semestre europeo. Buon lavoro presidente
Berlusconi, buon lavoro a Lei ed ai rappresentanti del Suo governo, ai Suoi
ragazzi, che quotidianamente ci danno modo di essere fieri di essere italiani.

Cordialmente saluto.

P.S. Propongo l’esilio per Luttazzi, Guzzanti e Benigni…

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Alberto Girotto, rappresentante

Colgo l’occasione per congratularmi con la redazione di Wall Street Italia per
la qualità del sito e per l’ottima informazione “prodotta” e contenuta in esso…
Per me è un appuntamento quotidiano da più di 2 anni, il fatto di trovare
articoli di natura politica l’ho sempre ritenuto interessante, il fatto che
alcuni avessero posizioni estreme e diametralmente opposte credevo servisse per
fare conoscere idee e commenti provocatori (IN MEDIO STAT VIRTUS).

Mi ricordo di un ottimo professore di Liceo il quale non facendo politica fra i
banchi ci consigliava di leggere tutti i giorni almeno tre quotidiani: Il
Manifesto, Il Secolo e il “pomo” della discordia il benemerito Corrierone.

Riguardo a Mr. B. chiudo con un altro brocardo latino (Nemo plus iuris
transferre potest quam ipse habet).

Cordiali Saluti
e BUON LAVORO

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Dante Balzano, trader professionista

Seguo da 4 anni Wall Street Italia o meglio da quando ho deciso di fare questo
lavoro, e apprezzo la serieta’ del vostro giornale soprattutto in materia
economica, ma l’articolo di Merlo mi ha lasciato davvero sconcertato. Non capisco
perche’ venga sempre infangato il nome di Berlusconi sia all’estero che in Italia
e se dall’estero arrivano delle critiche, gli oppositori gongolano come se
volessero farlo sparire o far apparire come un appestato di cui vergognarsi
dimenticando che e’stato eletto democraticamente prendendo oltre il 50% dei
voti.

Certo alcune affermazioni sono apparse fuori luogo, sintomo forse di un
logorio fisico e mentale, e’ chiaro che ogni frase di Berlusconi viene
strumentalizzata per mettere il Premier sotto pressione. Poi se l’Economist
critica Berlusconi, dimenticandosi di Blair e dei suoi guai, siamo pronti a
dargli ragione e a gettare benzina sul fuoco, senza sapere che Berlusconi e’ il
capo del governo e rappresenta l’Italia, nessun francese anche dell’opposizione
getterebbe fango su Chirac, siamo italiani e spesso questo lo dimentichiamo.

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Roberto Chirico

A tutti coloro che credono nell’imparzialità dei magistrati chiedo una cosa
semplice: è vero o non è vero che il Gruppo Fininvest è diventato oggetto di
particolari attenzioni da parte dei giudici milanesi solo dopo la famosa
“discesa in campo” del Berlusca?
Sono un elettore di centrodestra che cerca di ragionare con la sua testa e non
con quella altrui per cui mi pongo sempre delle domande a cui cerco di dare delle
risposte plausibili.

Esiste il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale per cui in presenza
di notizia di reato la Procura della Repubblica competente deve intraprendere
l’attività necessaria ad accertare le eventuali responsabilità penali: se un
giudice inquirente riceve decine di notizie di reato contemporaneamente, in base
a quale criterio sceglierà quelle prioritarie?
Se sceglierà prima quelle che gli danno più visibilità (passaggi sui tg
nazionali) o quelle che riguardano esponenti politici di parte avversa, chi
potrà contestarne la legittimità delle scelte?
Se un giudice inquirente ha una “simpatia politica” chi potrà impedirgli di
concentrarsi solo su quelle notizie di reato che riguardano gli avversari
politici dello schieramento nel quale si riconosce? Perchè i giudici che decidono di candidarsi alle elezioni vanno in aspettativa
e se le cose vanno male possono essere reintegrati nella carriera di magistrato?

Siamo certi della loro imparzialità?
In buona sostanza io credo che il Berlusca sbagli nei modi e a volte anche nel
metodo ma ritengo che la riforma della giustizia sia una priorità assoluta in
quanto non è possibile che per fare indagini basate su teoremi giuridici che poi
vengono puntualmente smontati dalla magistratura giudicante (alla fine la
giustizia trionfa comunque!) i magistrati inquirenti non trovino il tempo per
indagare sulle centinaia di reati di cui sono vittima coloro che non gli
garantiscono visiblità su stampa e tv ma che sono comunque cittadini di questo
stato e hanno diritto ad una giustizia giusta e a tempi ragionevoli nello
svolgimento dei processi.

Sono un elettore di Centrodestra che spera ancora che si riescano a fare le
riforme promesse perché solo così si potrà sperare in un futuro diverso per
il nostro Paese visto che il Centrosinistra le riforme non le ha sapute fare in
passato e non credo che sia in grado di farle in futuro!

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Mauro Leone, libero professionista

L’Italia è spaccata in due, questo mi sembra evidente, e i due schieramenti
sono divisi da una questione di fede che ha molto di calcistico. Io appartengo
alla fazione di centrodestra, ma ho fatto qualche sforzo per capire se c’è
qualcos’altro, oltre la fede, alla base della mia scelta.

Gli attacchi veementi a Berlusconi dall’interno e dall’estero non hanno
precedenti nella storia di questo Paese. E penso siano riconducibili al fatto
che Berlusconi ha mostrato come una persona estranea alla politica (ancorchè
ben inserito nel mondo di quelli che contano) possa presentarsi alle elezioni e
travolgere gli equilibri che facevano sembrare inamovibile la classe politica
tradizionale. In Italia politici considerati inossidabili e altri che, dopo
lunga gavetta, credevano arrivato finalmente il loro turno hanno dovuto farsi da
parte. Pur alleandosi nel centrosinistra non sono riusciti (tranne che
accidentalmente dopo un ribaltone) a raggiungere l’agognato traguardo, per colpa
di un estraneo che non ha rispettato le regole saltando, per così dire, la
lunga fase di qualificazione. All’estero classi politiche ugualmente attaccate
al miraggio della sala dei bottoni hanno una paura folle che possa succedere la
stessa cosa a casa loro.

Di qui la guerra senza esclusione di colpi, anche bassissimi, a cui va detto le
risposte sono state altrettanto feroci.
Resto della mia idea politica, non vedo differenze sostanziali di valore fra le
riforme che ha fatto o farebbe il centrosinistra e quelle che sta facendo il
centrodestra berlusconiano, non credo che gli altri governerebbero meglio o
peggio di questi. Mi infastidisce però quello che la sinistra pensa e si guarda
bene dal dire: adesso toccava a noi, e l’ultimo arrivato ci ha tolto il
cadreghino a cui avevamo ormai diritto; ce lo riprenderemo con i denti se
necessario.

Il fatto che lo considerino, sbagliando, un “diritto” acquisito per sola
anzianità, mi fa sentire forte l’urgenza di negarglielo.

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Giovanni Cravero

Sono un piccolo operatore di borsa (…tipo “parco buoi”… da 18 anni, sono stato
uno dei primi in Italia ad usare internet per le operazioni). Sinceramente non
seguo molto le vicende politiche, e francamente, da quando c’è Berlusconi, ne
sono ancor più disgustato. Cosa dire di questo gran fenomeno! Cosa ha fatto per
la nostra economia? Non mi piaceva già prima che entrasse in politica…
figuriamoci oggi.

E’ il classico esempio della nuova “razza padrona lumbard”. Io
non sono mai stato un “comunista” e non mi importa un fico secco nè di loro e
neppure dei fascisti. Roba vecchia e ormai defunta da tempo. Mi risulta che
l’unico paese comunista attuale, la Cina, comincia a impensierire e a “far gola”
a parecchi imprenditori. Certo per la propaganda di partito ci vuole sempre un
“nemico” contro cui coalizzarsi… ma, per favore, cerchiamo di essere un po’
più furbi di loro! Sono un cuneese purosangue e con orgoglio; da noi si “fanno”
aziende senza far tanto baccano e se cerchiamo di “fregare” non insultiamo i
giudici!!

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Nicola Maggi, imprenditore

Sarà che a pensare male si fa peccato ma spesso si coglie la verità ma ho come
il sospetto che tutto quello che il nostro presidente del consiglio fa destando
stupore ilarità ed indignazione non sia affatto dovuto ad una caduta di stile o
ad errori.
Come fanno i grandi illusionisti per nascondere un trucco? Cercano di portare
l’attenzione del pubblico lontano dal trucco stesso attirandoli in vario modo.
Mi astengo poi da ogni commento sul valore politico dell’ On. B. anche perchè
non dimentico una saggia affermazione di Salvemini che concludeva che il 90% di
chi ci governa è la rappresentazione del popolo che governa.

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Luigi Testa, funzionario regionale

La cosa veramente incredibile di questo scontro fra fazioni è l’assoluta
mancanza di riferimenti alla realtà e alle regole.

Chiunque abbia un minimo di informazione sa che sull’impero economico di
Berlusconi esistono dubbi grandi come una casa: di tipo giudiziario, voglio
dire. Non di alcuni magistrati faziosi. Molti magistrati diversi, di diverse
procure, di orientamenti i più disparati, hanno dovuto occuparsi di lui. E
credo che ne avrebbero volentieri fatto a meno, con quello che gli è capitato
dopo, individualmente e come categoria.

Ma tralasciando questo (ininfluente!?) particolare, non esiste nessun esempio al
mondo di un imprenditore dei media che assurge alla massima carica esecutiva e
ne mantiene integralmente il possesso, usandoli poi per l’informazione politica
generale del paese. Si parla qui non del Botswana, della Liberia o del
Kazachistan, ma degli USA, dell’Inghilterra, della Germania e… di tutti i
paesi occidentali che hanno istituzioni democratiche. Le regole poi, impongono
che vi sia la legittimazione del responso elettorale, ma nell’equilibrio dei
poteri, nel rispetto di tutte le istituzioni e della legge. Sta avvenendo
questo? E’ mai successo, in occidente, che un premier legiferi per sè stesso,
per suoi sodali, quando si tratta di corruzione in atti giudiziari, il reato
più grave per chi sia eletto al vertice di un paese democratico per governare
nell’imparzialità della legge?

Sulla realtà dei fatti io vedo questo: un primo governo Berlusconi che fallì
miseramente per le sue contraddizioni interne. Fu la lega a farlo cadere, non i
comunisti: ricordate le invettive di Fini (che da allora non può più bere un
caffè, senza che gli vada di traverso) e dello stesso Berlusconi? E ora Bossi
è il figliol prodigo di questo nuovo governo. E ne è anche la zavorra
economica, premessa del suo inevitabile (che sia questo il suo vero
scopo?) fallimento.

Cadde in in mezzo alle invettive, Berlusconi, gridando, “non mi lasciano
governare” e suscitando l’invocazione accorata “lasciatelo governare”! Ora è al governo da due anni, con una maggioranza schiacciante, e un lettore
cita fra i provvedimenti storici “la patente a punti”. Si sono accorti i tifosi acritici di questo governo che il paese è allo
sbando? Non lo dicono i comunisti ma la Banca d’Italia, la Confindustria, tutti
i centri economici (nazionali e internazionali) più seri.

Farò una facile previsione: anche se l’incerta ripresa americana produrrà un
qualche rialzino asfittico di borsa, utile solo per i nostri bravi traders (e
per i soliti noti dietro il sipario) ben presto l’economia reale farà sentire
tutto il suo peso. In tutto l’occidente, ma in special modo sull’Italia.
Quando emergeranno gli squilibri finanziari degli Stati Uniti, e gli
errori politici e militari di questa fase politica (già ora evidenti) si
prenderà atto che il mondo è più insicuro e meno governabile, che la fiducia
(e i consumi) in questo quadro, sono destinati a calare ancora. Ma quali
fiducia si vede, ora, nel mondo del lavoro, nei negozi, nelle banche, nelle
imprese, nelle famiglie e perfino nello sport!!??
Dove sono il “nuovo rinascimento”, il nuovo bengodi economico di Tremonti e
Berlusconi? E tutto questo avviene, è sotto gli occhi di tutti, nell’assoluta inconcludenza
del Governo, che pensa ai fatti suoi (di Berlusconi)!

E non si indichi nel quadro economico internazionale la causa di tutto questo,
perchè agli albori di questo governo, tutto era già stranoto, tranne le
spropositate promesse elettorali che lo hanno fatto vincere, e che certamente
non potranno essere mantenute!!
Fra non molto si misurerà con mano quanto allo sbando sia l’italietta in mano a
Bossi e Berlusconi, chè gli altri paesi, buon per loro, hanno ben altre
risorse! Chi lavora e intraprende misurerà ben presto l’assenza assoluta della
necessaria azione di governo di cui abbisogna in questo momento il nostro
sfortunato paese.

P.S.: Sono gradite confutazioni sugli specifici argomenti di questo scritto.
Le invettive generiche, proprie di tifosi acritici e preconcetti, mascherano
quasi sempre l’incapacità di analizzare e confutare criticamente le opinioni
altrui e sono, queste sì, indice di scarsa democrazia e di mancanza di
tolleranza e di rispetto della libertà di tutti.

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Marco Delbello, Imprenditore

Italia paese di santi e navigatori oltre che i…..lli che pensano solo al
calcio e ai miracoli (specie se a prometterli è uno che vuole essere eletto).

Fatti:

1) In un paese anglosassone lui non entrava al governo.
2) Si dimetteva per molto meno.
3) Accendeva il cervello prima di parlare (specialmente davanti alle telecamere).
4) Le corna? eheheheh lasciamo perdere.
5) I fatti? non ne vedo.
6) La lista sarebbe lunghissima, ma sarebbe tempo perso e gastrite gratuita.

Non sono certamente un comunista con una azienda di 100 dipendenti.
Da notare che i miei dipendenti lo hanno votato e sono andati in piazza a
protestare con i sindacati a proposito dell’articolo 18.
Mi chiedo cosa li ha spinti a votarlo.
Volete la bicicletta? Pedalate.
Se passava, li licenziavo (just for fun) tutti, chiudevo l’azienda e mi
trasferivo all’estero.

Ovviamente cordialità

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