Marina Berlusconi è la settima donna più potente del mondo. A incoronare la figlia del presidente del Consiglio tra le figure femminili più importanti è la rivista Fortune. Che, dopo aver consegnato la palma d’oro all’amministratore delegato di Hp, Carly Fiorina, ha sbirciato tra l’imprenditoria femminile italiana e posto sul podio la vicepresidente del gruppo Fininvest, che lo scorso anno era al nono posto. L’unica altra donna italiana a entrare nella classifica è stata Donatella Versace, vice presidente della nota casa di moda giunta al 44esimo posto.
A portare al top la Fiorina è stata la tenacia con cui la donna ha superato l’opposizione di alcuni azionisti e realizzato la fusione tra Hewlett-Packard e Compaq, amministratore delegato del nuovo colosso Hp. Che, da oggi, può fregiarsi anche del titolo di donna più influente della finanza americana, precedendo in classifica anche la regina dello show-biz Ophra Winfrey. Anche se non è la più pagata: in questa graduatoria è solo quarta.
Secondo la rivista Fortune, il titolo è stato meritato perché “come guida di una società da 72 miliardi di dollari”, la signora Fiorina, laureata in filosofia e amante dell’Italia, è “innegabilmente la donna più potente in assoluto nel mondo degli affari”, in cima alla lista di cinquanta donne dirigenti delle maggiori società statunitensi, oltre a essere l’unica rappresentante del sesso femminile fra i top manager segnalati da Forbes.
Nella classifica di Fortune , Carly Fiorina precede Meg Whitman, amministratore delegato di eBay, il sito di aste online più noto al livello planetario, e Andrea Jung presidente e amministratore delegato della casa di cosmetici Avon. Dietro di loro, il quarto posto è occupato da Anne Mulcany, presidente e ad della società di fotocopiatrici Xerox mentre al quinto si issa Majorie Magner, dirigente dell’istituto di credito Citigroup.
Tra gli altri cinque posti della top-ten, due sono manager attive nel campo della alimentazione, Indra Nooyi (ad di Pepsico al numero 8) e Betsy Holden (co-amministratore delegato di Kraft al numero 10), una in quello petrolifero, Pat Woertz (vicepresidente esecutivo di ChevronTexaco al numero 9) e una in quello farmaceutico, Karen Katen (vicepresidente esecutivo di Pfizer al numero 6) mentre l’unico personaggio conosciuto fuori dal mondo degli affari è Ophra Winfrey, giornalista televisiva salita al settimo posto della graduatoria.
Per il secondo anno consecutivo resta fuori dalle prime cinquanta la regina del ‘bon ton’, Martha Stewart che, dopo il successo degli anni ’90 sta affrontando una serie di scandali finanziari che minaccia di travolgere il suo impero.
Nonostante la prima posizione nella graduatoria delle donne più potenti, Carly Fiorina, con 15,6 milioni di dollari di stipendio nel 2003, è solo quarta in quella delle meglio pagate. Davanti a lei si piazzano Pat Russo, ai vertici di Lucent (38,2 milioni di dollari), Susan Decker di Yahoo! (19,1 milioni di dollari) e Meg Whitman di eBay (16,4 milioni di dollari).
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