Società

BERLUSCONI: LA LEGA AVREBBE FATTO CADERE IL GOVERNO

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«sul referendum arrivano polemiche fuori luogo, la Lega avrebbe fatto cadere il governo se fosse passato l’election day. Abbiamo scelto di non inseguire, quanto al referendum, una situazione per noi favorevole e molto positiva come il raggiungimento del sistema bipolare, facendo cadere il governo. Mi spiace che altri interpretino come una debolezza del premier e del Pdl aver ceduto ad una precisa richiesta di un partito della maggioranza che, ove non accolta, avrebbe fatto cadere il governo in un momento come questo, producendo una situazione irresponsabile» ha spiegato il premier Silvio Berlusconi inaugurando la scuola del campo terremotati a Poggio Picenze confermando la data del 21 giugno per il referendum.

SPRECHI – All’obiezione che l’election day insieme al referendum avrebbe fatto risparmiare risorse da destinare alla ricostruzione dell’Abruzzo, Berlusconi replica: gli sprechi? «Li ridurremo al minimo indispensabile, andando con il ballottaggio».

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MARCEGAGLIA – Ma polemiche sul mancato accorpamento tra referendum ed elezioni arrivano anche dalla Confindustria. «Prima di parlare di un aumento delle tasse per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto vorrei vedere uno sforzo vero per la riduzione della spesa pubblica improduttiva: non accettiamo che si decida di non accorpare la data delle elezioni e del referendum spendendo 400 mln dei cittadini». Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, commenta la decisione del governo di non procedere all’election day. «Si tratta di una cosa assolutamente inaccettabile», conclude la Marcegaglia.

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