La presentazione dell’istanza di ricusazione da parte di Silvio Berlusconi, non sospende il processo a carico dello stesso Berlusconi e dell’avvocato inglese David Mills. Lo ha stabilito il presidente della decima sezione penale del Tribunale di Milano, Nicoletta Gandus, a cui era indirizzata l’istanza di ricusazione del premier. L’istanza di ricusazione sarà discussa dalla Corte d’appello il 10 luglio e la decisione dovrá arrivare entro 5 giorni, entro il 15 luglio.
PROCESSO RIVIATO AL 7 LUGLIO – Dopo più di due ore di camera di consiglio il giudice Gandus ha spiegato che «la ricusazione non sospende il dibattimento» e ha fissato il calendario delle prossime udienze del processo che vede imputato Silvio Berlusconi con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Dopo l’udienza del 7 luglio ce ne saranno due prima della sospensione per l’estate, il 14 e il 18 luglio, e poi il processo riprenderà il 19 settembre con udienza tutti i venerdì. Nel merito delle questioni procedurali i giudici hanno respinto la richiesta delle difese di posticipare le testimonianze dei loro consulenti rispetto alla testimonianza di Paolo Del Bue, testimonianza che era prevista per la scorsa settimana in Svizzera ma che è stata rinviata a tempo indeterminato per motivi di salute. Per non bloccare il processo, quindi, i consulenti delle difese saranno sentiti indipendentemente dalla testimonianza di Del Bue.
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L’AVVOCATO DI BERLUSCONI – «Non mi aspettavo nulla di diverso. Quanto accaduto non fa che dimostrare la fondatezza della ricusazione». Nicolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi, ha commentato così la decisione del giudice Nicoletta Gandus di non sospendere il processo, nonostante la ricusazione pendente nei confronti della stessa Gandus. «Il processo – sottolinea ancora Ghedini – non si può celebrare in questo collegio, di fronte ad un giudice che ha svolto contrasto politico a Berlusconi dal 2001 al 2006, avversando, in particolare, le leggi sulla giustizia».