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BERLUSCONI E LA NEVICATA AD PERSONAM

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(WSI) – Il consiglio dei ministri è saltato e con esso anche il faccia a faccia con Giulio Tremonti, il ministro che, per dirla con Bossi, «stanno cercando di fare fuori» e che negli ultimi tempi è stato più volte segnalato in rotta con il capo del governo. Una gatta da pelare in più, insomma, per il Silvio Berlusconi. La «tempesta di neve» che lo ha trattenuto a San Pietroburgo, dove era in visita all’amico Vladimir Putin nella dacia che il premier russo possiede sul lago Valdai, è stata insomma provvidenziale.

PARTENZA RITARDATA – «Tempesta di neve». «Bufera». «Avverse condizioni meteorologiche». E nei casi più prudenti, semplicemente «maltempo». Le giustificazioni sulla ritardata partenza dalla Russia del presidente del consiglio italiano fatte trapelare dall’entourage del premier alle agenzie di stampa sono subito suonate strane al popolo della Rete. Perché le bufere di neve ai tempi di Internet, in un mondo ricoperto quasi interamente di webcam, difficilmente si possono creare dal nulla. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare accedendo alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 0.77 euro al giorno, provalo ora!

I COMMENTI DEI LETTORI – Se ne sono accorti anche i lettori di Corriere.it che già pochi minuti dopo la diffusione della notizia e delle giustificazioni addotte dagli ambienti vicini a Palazzo Chigi attorno alle 13 hanno voluto verificare di persona. Constatando che a San Pietroburgo e dintorni certamente non splendeva il sole, ma la situazione non era più drammatica rispetto a quella che si sarebbe potuta avere in un qualunque aeroporto del nord Italia in una qualunque mattina di fine ottobre. E comunicandolo in tempo reale attraverso i commenti a margine dell’articolo sulle tensioni all’interno dell’esecutivo.

«Di forti nevicate nessuna traccia neanche in Siberia» ha fatto notare alle 14,58 l’utente che si firma romatrash, citando il sito web wunderground.com. Due minuti più tardi è stata la volta di uomodireggio che ha raccontato di aver visitato «diversi siti meteo e su nessuno era indicato che oggi vi siano precipitazioni nevose su San Pietroburgo, la tempesta c’è ma è in Italia, a Roma». E lo stesso a distanza di pochi minuti hanno fatto Tiggo, zarabla, maurieffe (che indica un sito meteo russo), sardolo…

Il lettore Cichiamavanobanditi dopo un riassunto dei dati meteo raccolti nel web («precipitazioni assenti, 5°C, visibilità maggiore di 10 km, 0° sopra i 1.500 metri» la butta sull’ironia: «Forse nevica sul lettone di Putin». Per veleno1970 «tira aria brusca più a Roma che a San Pietroburgo» e bbbarney cita altri dati presi da Yahoo Meteo: «deboli piogge, umidità 93%, visibilità 7 km, vento a zero km». Un controllo sul web lo hanno fatto anche giorei69 e bailamos, tanto per restare ai soli utenti che hanno riportato la notizia sotto l’articolo di Corriere.it.

TREMONTI E LA NEBBIA – La questione viene ripresa anche dal deputato del Pd, Sandro Gozi: «Dai dati trasmessi via web dai satelliti in tutto il mondo non c’è traccia di condizioni meteo che impediscano il decollo di un aereo da San Pietroburgo: forse si è trattato di turbolenze governative». E qualche perplessità se la concede lo stesso Giulio Tremonti: : «Tempesta di neve? Direi invece che è stato bloccato da una nebbia fitta, molto fitta…».

NEVICATA AD PERSONAM – Basta poi googlare le parole «Berlusconi» «neve» e «Pietroburgo» per far comparire il link a decine di forum e blog che commentano l’incongruenza tra quanto annunciato dall’entourage del premier e la fotografia della realtà scattata dai siti meteo. Una mossa che con sarcasmo cosmètura attribuisce alla capacità strategica del Cavaliere: «Oltre alle leggi anche le nevicate ad personam. GRANDE SILVIO».

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