Silvio Berlusconi difende la linea di Sergio Marchionne, preso di mira dopo le dichiarazioni rilasciate nel corso dell’intervista di domenica scorsa a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. A fare scalpore la frase secondo cui Fiat in Italia non fa profitti e il gruppo starebbe meglio altrove.
Secondo il premier, l’Ad di Fiat va apprezzato perche’ resta in Italia nonostante l’alto costo del lavoro. “Marchionne ha detto una verità dell’oggi e del domani. Non ha detto che Fiat non abbia mai ricevuto aiuti […], e’ stato molto aiutata [dal governo]. Ma oggi – ha proseguito il premier al termine del Consiglio Ue di Bruxelles – si trova a gestire stabilimenti con alti costi e con sindacati che limitano le scelte. In Paesi come la Cina o l’India la manodopera costa meno ed e’ meno soggetta a direttive sindacali. E magari lavorano anche dodici ore al giorno. Ed e’ un fatto da apprezzare che un imprenditore resti in Italia”.