(Teleborsa) – Bene i ribassi di 2,5 centesimi operati da Agip sul prezzo della benzina. È già qualcosa, anche se, purtroppo, si tratta ancora di adeguamenti insufficienti. Infatti, secondo le stime dell’Osservatorio per il calcolo della doppia velocità istituito dalla Federconsumatori, vista l’attuale riduzione del costo del petrolio, il prezzo della benzina sarebbe dovuto scendere di ulteriori 4,5 centesimi, per compensare quei 6-7 centesimi di troppo che gli italiani pagano in più, ormai, da tempi immemorabili. Non dimentichiamo che tali ricadute comportano maggiori esborsi, per ogni automobilista, di 72 Euro annui per costi diretti e 56 Euro annui per i costi indiretti dovuti al fatto che i beni sono trasportati in larga parte su gomma. Alla luce di tale situazione, oltre a chiedere alle altre compagnie di seguire l’esempio della compagnia di bandiera, continuiamo a sostenere la necessità di una misura indispensabile perché si determini una reale concorrenza e trasparenza nella determinazione dei prezzi nel settore dei carburanti: e cioè la completa liberalizzazione della rete di distribuzione, anche attraverso la vendita presso la grande distribuzione. Ciò consentirebbe, finalmente, risparmi notevoli per gli automobilisti, di circa 8-9 centesimi al litro.
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