Società

Ben Bernanke ingoia il rospo: umiliato da deludenti dati macroeconomici

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Un giorno dopo che Ben Bernanke ha detto che l’aumento dei salari alimentera’ con ogni probabilita’ la spesa delle famiglie, una sfilza di deboli cifre macroeconomiche (fatta l’eccezione di mercoledi’) hanno dipinto un quadro completamente diverso.

Pur constatando che gli Stati Uniti hanno ancora “una lunga strada da percorrere” prima che l’economia recuperi completamente forza, il presidente della Federal Reserve ha dichiarato lunedi’ che l’incremento della domanda proveniente dalle famiglie americane e dalle imprese avrebbero sostenuto la crescita.

A smentire la visione ottimistica di Bernanke sono arrivati prontamente una serie di dati economici negativi, tra cui quelli relativi a reddito e spesa dei consumatori, risultati stagnanti in giugno con il tasso di risparmio degli americani che e’ salito ai massimi di un anno.

“I dati confermano che la dinamica di crescita non sembra troppo buona”, ha detto al New York Post l’economista Bill Cheney di John Hancock Financial Service, aggiungendo che il governo potrebbe aver bisogno di abbassare l’outlook gia’ ridotto a fine mese.

Consapevole del fatto che la disoccupazione potrebbe peggiorare – a questo proposito sara’ fondamentale conoscere le cifre del rapporto mensile di venerdi’, il Segretario del Tesoro Timothy Geithner ha cercato di ammorbidire i toni con l’intervento di ieri all’emittente ABC “Good Morning America”: “Quello che ci aspettiamo di vedere e’ una economia in via di guarigione”.

Il governo dovrebbe riferire che i posti di lavoro nel settore non agricolo sono scesi di 65.000 unita’ nel mese di luglio, dopo i 125.000 posti persi nel mese di giugno, mentre il tasso di disoccupazione potrebbe salire al 9.6% dal 9.5.

Anche dagli altri macro stanno arrivando altre cattive notizie, in particolare sul fronte immobiliare. In giugno le vendite di case esistenti sono crollate del 19% rispetto ad un anno fa, ai minimi di nove anni. Le cifre hanno spinto l’economista di Credit Suisse Jill Brown a dire al quotidiano di Murdoch che “la grandezza e’ impressionante – l’indice e’ diminuito del 32% negli ultimi due mesi”.