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Belgio:Guerra delle banane con gli Usa

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Avrà sicuramente ripercussioni sulla famosa “guerra delle banane”, il conflitto nato nel lontano 1975 tra Europa e Stati Uniti, l’accordo raggiunto all’interno dell’Unione europea su uno dei frutti più consumati del Pianeta. La “riforma della banana”, approvata dal Consiglio dei ministri Ue dell’Agricoltura, prevede un budget annuale di sussidi per i Paesi coltivatori di banane nell’ordine di 278,8 milioni di euro. In Europa, i maggiori produttori di banane sono Francia, Spagna e Portogallo: le coltivazioni si estendono in particolare in isole come Martinica, Guadalupa, Canarie (cui andranno metà dei fondi complessivi) e Madeira: da sole, queste isole producono il 16 per cento della richiesta europea annuale (circa 4,6 milioni di tonnellate). La riforma scatterà dal prossimo 1° gennaio, con l’obiettivo di smantellare l’organizzazione comune del mercato della banana e gli aiuti attuali a disposizione dei produttori. Gli aiuti invece saranno concessi all’interno di speciali programmi chiamati Posei e destinati alle regioni periferiche, ossia dove si concentra la maggior parte della produzione di banane. Anche se l’accordo riguarda esclusivamente l’Ue, si potrebbe arricchire di una nuova “puntata” la guerra delle banane: si tratta di una vecchia disputa commerciale con gli Stati Uniti, che accusano l’Unione europea di imporre tasse ecessivamente alte sull’importazione di banane. L’obiettivo è quello di proteggere non solo la produzione europea, ma anche quella di alcune ex colonie dalle importazioni sviluppate sulle piantagioni degli Stati Uniti in Paesi come la Colombia, Costarica e Nicaragua. Nel 2001 Usa e Ue raggiungono poi un compromesso e così il contingente di importazione per le banane di provenienza dalla cosiddetta zona del dollaro viene aumentato di 100mila tonnellate. Ma il conflitto resta ancora aperto e la riforma approvata ieri potrebbe aprire un nuovo capitolo. Intanto l’Agea, su incarico del ministro italiano delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Paolo De Castro, ottiene dalla Commissione europea il via libera alla possibilità di liquidare gli aiuti relativi allo sviluppo rurale. Si tratta, si legge in una nota, di aiuti “ancora da pagare al 15 ottobre di quest’anno utilizzando i fondi anticipati dalle Regioni e Province autonome, che si sono dichiarate disponibili a tale operazione per consentire ai produttori interessati di ricevere gli aiuti nel corrente anno e, comunque, al massimo entro il mese di gennaio 2007”. L’Agea concorda con il Tesoro le modalità per il trasferimento sul bilancio degli organismi pagatori dei fondi occorrenti. “La soluzione è stata adottata di fronte all’impossibilità per ragioni tecniche – si legge – di concedere l’anticipazione straordinaria di tesoreria di 546 milioni di euro richiesta per liquidare agli elenchi di pagamenti giacenti presso gli Organismi pagatori.