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Belgio: Puntare sull’ ambiente per lo sviluppo

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L’ufficio di Bruxelles della Camera di commercio di Napoli segnala la volontà della Commissione europea di diffondere la Csr (Corporate social responsibility) per assicurare lo sviluppo sostenibile nell’Ue.

La globalizzazione negli ultimi anni, ci ha permesso di raggiungere alti livelli di benessere e ampliare le nostre aspettative di vita, ma in alcuni casi ha anche condotto a profonde crisi, in termini di povertà, che si sono rivelate un fertile terreno per lo sviluppo di conflitti e terrorismo. La globalizzazione, inoltre, pur conducendo a una maggiore ricchezza e fornendo nuove e numerose opportunità in campo economico è anche la causa di crisi ambientali che derivano da un progresso mirato quasi esclusivamente al profitto, e che non prende in considerazione elementi di sostenibilità sia dal punto di vista ambientale che sociale. L’Europa, nello specifico, deve affrontare il problema di una crescita che non sta garantendo nuovi posti di lavoro, dell’invecchiamento della popolazione, dell’immigrazione, del cambiamento climatico e del traffico di esseri umani, che interessa soprattutto l’est Europa e quindi i nuovi Stati membri, il ché indica la necessità di applicare efficaci politiche per la sostenibilità, anche all’Europa e non solo ai paesi in via di sviluppo.
La Commissione, il Consiglio e il Parlamento, si sono recentemente pronunciati a favore del rilancio dei principi di responsabilità sociale per le imprese, che rappresentano un importante strumento per aprire la strada alla crescita ed alla sostenibilità dell’economia europea. Csr (Corporate Social Responsibility) significa, infatti, introdurre all’interno dell’impresa, politiche di gestione e produzione che tengano in considerazione la qualità dell’ambiente e della società che ruotano intorno all’impresa stessa. Csr significa, di conseguenza, crescita e guadagno, ma anche investimenti in ricerca e innovazione, apertura verso nuovi mercati ed espansione, che sono obiettivi raggiungibili attraverso l’assicurazione ai propri dipendenti di opportunità di crescita professionale e continuo apprendimento e di condizioni di sicurezza e flessibilità. Inoltre per Csr si deve intendere quella propensione degli imprenditori ad assumere una forza lavoro diversificata in termini di età, razza e competenze, una forza lavoro che rifletta le mutazioni delle società moderne e che meglio sia in grado di rispondere alle esigenze di un mercato globale. Ancora, un’impresa sostenibile dovrà poter garantire la sicurezza dei propri prodotti e intraprendere tecniche di produzione rispettose dell’ambiente, in grado di ridurre gli sprechi, le emissioni nocive e i rifiuti.