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Belgio: Giovanni Rana rileva Mamma Lucia

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Il re del tortellino continua a espandere i suoi confini. Dal laboratorio di San Giovanni Lupatoto, a pochi chilometri da Verona, dove nel 1961 il giovane Giovanni Rana cura personalmente la preparazione della pasta e del ripieno, il Pastificio arriva oggi all’acquisizione della società belga Mamma Lucia, produttrice di piatti pronti a base di pasta fresca. Fondata nel 1990 da Roger Loicq, Mamma Lucia, che ogni mese produce circa un milione di chili di lasagne, nel 2006 ha realizzato un giro d’affari di 35 milioni di euro contro i 34 del 2005 e i 28 del 2004. Rana dà così un forte impulso alla strategia di internazionalizzazione, che lo ha portato nel 2006 a realizzare il 32,7 per cento del proprio fatturato all’estero. Percentuale che con la nuova acquisizione raggiungerà il 45 per cento nel 2007.
Figlio di fornai, Giovanni Rana, 70 anni, è un bambino quando inizia a lavorare con i fratelli nel panificio di famiglia, ma presto decide di dedicarsi alla pasta fresca, agli amati tortellini, dei quali cura oltre alla preparazione, aiutato da un gruppetto di donne, anche la distribuzione consegnandoli porta a porta in bicicletta, in motorino e poi con la sua indimenticabile Renault 4.
Le richieste aumentano e allora crea una prima rete di vendita di cinque distributori, la sorella e quattro amici, cui assegna una precisa area geografica nelle zone circostanti.
L’addio alla lavorazione a mano avviene nel 1968, quando entra nel laboratorio la prima macchina per la produzione del tortellino, ideata e perfezionata dallo stesso Rana, con una capacità di produzione di 10 chilogrammi di pasta all’ora anziché al giorno. Nel 1971 il laboratorio viene trasferito in un’altra sede, sempre a San Giovanni Lupatoto, ancora oggi quartier generale della ditta e inizia la fase industriale di un’azienda sempre rimasta a conduzione familiare e capace di grandi innovazioni, tanto da riuscire a realizzare con l’automatizzazione un formato di tortellino uguale a quello prodotto anni prima artigianalmente, appunto il formato Rana.
La crescita è lenta ma costante e a metà degli anni Ottanta il Pastificio Rana si spinge verso la leadership del mercato italiano, rifiutando l’offerta di acquisizione, la prima di una lunga serie, da parte di Pietro Barilla.
Creativo, amante del ballo, Giovanni Rana rimane sulla cresta dell’onda negli anni Novanta grazie all’idea di diventare lui stesso testimonial dei suoi prodotti, facendosi garante della loro qualità e bontà (in produzione non solo i classici tortellini, ma anche pasta liscia, di semola, lasagne, gnocchi e sughi). Nascono così gli spot, in cui Rana appare a fianco di Marilyn Monroe e Clark Gable. Senza mai perdere di vista i propri valori tradizionali l’azienda, che a fine 2005 ha chiuso l’esercizio con un fatturato consolidato di 203 milioni di euro (più 9,1 per cento rispetto al 2004), è presente in tutta l’Europa occidentale con società operative dirette in Francia e Spagna e dal 2006 anche in Usa. Con Mamma Lucia “potremo accrescere la nostra presenza in mercati importanti quali quello tedesco” dice il figlio di Giovanni, Gian Luca Rana, amministratore delegato del gruppo, che considera “quella con Mamma Lucia un’alleanza per la crescita più che una mera acquisizione”.