Roma – Come era atteso il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, ha confermato che sono state rilevate pressioni al rialzo sul fronte dell’inflazione a causa del rincaro dei prezzi energetici.
Il rischio per la stabilita’ dei prezzi e’ al rialzo, pertanto – ha sottolineato il banchiere francese durante la conferenza stampa di routine post-decisione sui tassi – verra’ assicurata una “forte vigilanza”. La liquidita’ resta ampia e i tassi di interesse accomodanti.
Tali pressioni possono essere contenute nell’area euro, L’incertezza dell’andamento dell’attivita’ economica rimane molto alta. Le misure non convenzionali sono solo temporanee e sono essenziali politiche credibili per cercare di raggiungere l’obiettivo della stabilita’ dei conti pubblici. I rischi per le prospettive economiche rimangono invece per lo piu’ “equilibrati”.
In seguito alle parole di Trichet, che hanno rispettato le attese, l’euro sta oscillando tra il territorio negativo e positivo. Al momento scambia in lieve rialzo a quota $1,46.
La Bce intende mantenere almeno per tutto il 2011 la sua politica di agevolazioni straordinarie sui prestiti alle banche. Lo fa sapere il presidente dell’istituto di Francoforte, spiegando che la Bce intende offrire i prestiti agevolati a tre mesi senza limiti quantitativi fino alla fine del’anno. Questa decisione riguarda in modo particolare le banche di Grecia, Portogallo e Irlanda.
Passando al piano di salvataggio di Atene, Trichet si e’ detto contrario a un piano di ristrutturazione del debito ‘taglio” nel valore nominale dei titoli di stato, e favorevole a un’eventuale partecipazione dei privati (banche) al salvataggio della Grecia, ‘che pero’ “deve essere esclusivamente su base volontaria”,
Trichet ha precisato che la crescita solida nel primo trimestre e’ stata aiutata da un numero di fattori straordinari che non si verificheranno piu’ nel secondo trimestre. Previsto dunque un rallentamento temporaneo della crescita. L’inflazione restera’ ben sopra la soglia del 2% nei prossimi mesi, e la stabilita’ dei prezzi rimane di primaria importanza. I prezzi al consumo annuali dovrebbero attestarsi al 2,5-2,7% nel 2011; 1,1-2,3% nel 2012, Rivisti al rialzo i dati rispetto a marzo.
Le previsioni sul Pil 2012 sono per un rialzo dello 0,6%-2,8% (l’outlook di marzo era di 0,8-2,8%) e dell’1,5-2,3% nel 2011 (a marzo le stime erano di 1,3-2,1%)