Economia

Bce stima un terzo trimestre migliore delle attese

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(Teleborsa) – Il Consiglio direttivo della Bce stima un rafforzamento dell’attività nel secondo trimestre del 2010. Per il terzo trimestre si delinea addirittura un quadro migliore delle aspettative. Lo si legge nel Bollettino mensile della Bce pubblicato oggi. Su un orizzonte di più lungo periodo, alla luce di vari effetti temporanei il Consiglio direttivo seguita ad attendersi un ritmo di crescita economica moderato e ancora discontinuo nell’area dell’euro, a fronte di incertezza. L’espansione in atto a livello mondiale e il suo impatto sulla domanda nei mercati di esportazione dell’area dell’euro, unitamente all’orientamento accomodante della politica monetaria e alle misure adottate per ripristinare il funzionamento del sistema finanziario, dovrebbero seguitare a sostenere l’economia dell’area. Ci si attende tuttavia che la ripresa dell’attività sia frenata dal processo di aggiustamento dei bilanci in corso in diversi settori e dalle prospettive per il mercato del lavoro. L’analisi monetaria conforta lo scenario di pressioni inflazionistiche ancora contenute nel medio termine, come suggerisce la debole espansione della moneta e del credito. Le aspettative di inflazione restano saldamente ancorate in linea con l’obiettivo di mantenere i tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento nel medio termine. Il saldo ancoraggio delle aspettative di inflazione resta essenziale. I rischi per le prospettive sui prezzi sono sostanzialmente bilanciati. Nel medio termine i rischi al rialzo sono connessi soprattutto all’evoluzione dei corsi delle materie prime. Gli incrementi dell’imposizione indiretta e dei prezzi amministrati potrebbero inoltre superare le aspettative correnti, data l’esigenza di risanare i conti pubblici nei prossimi anni. Allo stesso tempo, gli andamenti interni dei prezzi e dei costi sono soggetti a rischi contenuti. Per quanto riguarda le politiche di bilancio, è fondamentale che i programmi di bilancio per il 2011 e gli anni a seguire rispecchino il fermo impegno a ripristinare finanze pubbliche sane. Secondo la Bce, per favorire il processo di risanamento delle finanze pubbliche, promuovere l’adeguato funzionamento dell’area dell’euro e rafforzare le prospettive di una maggiore crescita sostenibile è indispensabile perseguire riforme strutturali di ampia portata.