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Bce stima crescita moderata: nuovo appello sui conti pubblici

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Nella prima meta’ di quest’anno ”la ripresa economica e’ proseguita” mentre per il futuro in Eurozona ”si prospetta un ritmo di crescita moderato” con ”perduranti tensioni in alcuni segmenti dei mercati finanziari e di un livello insolitamente elevato di incertezza”. E’ quanto sottolinea la Banca Centrale Europea nel suo bollettino mensile di giugno, in cui stima una crescita del PIL in termini reali compresa tra lo 0,7 e il 1,3 per cento nel 2010 e tra lo 0,2 e il 2,2 nel 2011.

Secondo la BCE ”la ripresa in atto a livello mondiale e il suo impatto sulla domanda nei mercati di esportazione dell’area dell’euro, unitamente all’orientamento accomodante della politica monetaria e alle misure adottate per ripristinare il funzionamento del sistema finanziario, dovrebbero sostenere l’economia dell’area. Ci si attende tuttavia che la ripresa dell’attivita’ sia frenata dal processo di aggiustamento dei bilanci in corso in diversi settori e dalle prospettive di debolezza del mercato del lavoro”.

Ancora, nel bollettino mensile di giugno, la Bce richiama all’ordine i paesi europei sull’annosa questione dei conti pubblici.

”E’ essenziale che tutti i paesi onorino gli impegni di correggere i disavanzi e i debiti pubblici elevati e di ridurre la vulnerabilita’ delle proprie finanze”. Secondo la BCE a tale scopo ”andrebbero specificate in ogni aspetto le misure concrete di aggiustamento necessarie per conseguire gli obiettivi di bilancio. Tutti i paesi devono fare in modo che sia garantita la fiducia nella sostenibilita’ dei conti pubblici”.

Dall’Eurotower si esprime apprezzamento per ”l’adozione di misure di risanamento supplementari e la definizione di obiettivi di bilancio piu’ ambiziosi da parte di una serie di paesi dell’area dell’euro, quelli con i disavanzi piu’ elevati e livelli di debito in forte ascesa”.

Il Consiglio direttivo, poi, ”condivide appieno il punto di vista dei ministri riguardo alla priorita’ di arrestare e invertire l’incremento del rapporto debito/PIL e accoglie con soddisfazione l’impegno di intraprendere un’azione immediata a tal fine”.

Piu’ in generale per favorire la ripresa in tutti i paesi dell’area dell’euro sono ”di cruciale importanza” riforme strutturali che ”rafforzino la crescita e l’occupazione”. Tra queste, sottolinea la BCE, ”le contrattazioni salariali dovrebbero consentire un opportuno aggiustamento dei salari alle condizioni di competitivita’ e di disoccupazione. Altrettanto essenziali sono le misure tese a incrementare la flessibilita’ dei prezzi e la competitivita’ non di prezzo”.

Dovrebbe svolgere un ruolo importante, secondo la Bance Centrale Europea, anche ”l’adeguata ristrutturazione del settore bancario. Situazioni patrimoniali sane, un’efficace gestione del rischio e l’adozione di modelli imprenditoriali solidi e trasparenti sono indispensabili per potenziare la capacita’ di tenuta delle banche agli shock e assicurare un adeguato accesso ai finanziamenti, gettando le basi per la crescita sostenibile, la creazione di posti lavoro e la stabilita’ finanziaria”.