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BCE PRONTA A RIALZO TASSI, EURO VOLA VERSO 1,18

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La Bce esce finalmente allo scoperto sul fronte del rialzo dei tassi – fermi al minimo storico del 2% da due anni e mezzo – e l’ euro schizza in alto, tornando in vista di quota 1,18. “Siamo pronti a rialzare i tassi” – ha detto oggi senza veli il presidente della Banca Centrale europea, Jean Claude Trichet, sottolineando che l’ Istituto di Francoforte intende “ridurre in qualche modo il carattere accomodante della sua strategia monetaria”.

“Un annuncio chiaro è esattamente quello che voleva il mercato – osserva Ian Stannard, esperto di cambi di Bnp Paribas a Londra -. A questo punto ci possiamo anche attendere una serie di rialzi e questo scenario va tutto a sostegno della moneta unica”. L’ annuncio di Trichet ha portato l’ euro che viaggiava debole intorno a 1,1679, ovvero in vista dei minimi da due anni, a rimbalzare fino al massimo di seduta di 1,1794.

In seguito, peraltro, la corsa si è parzialmente arrestata, con un livello di cambio poco sopra 1,17. Le odierne parole del numero uno della Bce lasciano intendere che il rialzo dei tassi dovrebbe avvenire già nella prossima riunione dell’ Istituto, in programma il primo dicembre prossimo e la maggior parte degli esperti ritiene che sarà una stretta moderata, nell’ ordine di 25 punti base. Un primo tonico che, ancorché modesto, sarà benvenuto per gli asset continentali, penalizzati da rendimenti di gran lunga inferiori rispetto ai Treasury Usa.

I titoli di Stato americani sono via via divenuti nell’ ultimo anno e mezzo un investimento sempre più vantaggioso a causa degli ininterrotti rialzi del costo del denaro (dodici di fila da giugno 2004) operati dalla Federal Reserve. Proprio il tema dei tassi e del differenziale dei rendimenti sta fornendo supporto da inizio anno al dollaro, sia contro euro che contro yen.

Per il biglietto verde, oltretutto, la stagione rialzista non è affatto finita, anzi sembra destinata a proseguire almeno nella prima metà del prossimo anno, come lasciano intendere le recenti dichiarazioni del successore di Greenspan alla guida della Federal Reserve, Ben Bernanke e di altri autorevoli esponenti della Banca centrale Usa. In questo contesto – che ha premiato il dollaro anche nelle ultime tre settimane portandolo in vista dei massimi da due anni contro euro – si spiega il fatto che il rally dell’ euro oggi, dopo le parole di Trichet, sia comunque rimasto contenuto.

“Difatti il differenziale dei tassi è ancora a favore del biglietto verde – osserva Michael Klawitter, responsabile dei cambi a WestLB a Duesseldorf – stante che la Fed non rallenterà il passo dei rialzi”. In ogni caso per l’ euro si profilano ora momenti migliori, ritengono la maggior parte degli esperti, secondo i quali la moneta unica si risolleverà dai recenti minimi di oscillazione. La prossima settimana – è l’ indicazione che giunge dal mercato – dovremmo vedere l’ euro scambiato nel range di 1,1675-1,19 contro dollaro. L’ euro si apprezza oggi anche contro yen e sale sopra quota 140, attestandosi a 140,20.