Economia

BCE fa appello a contenimento deficit, crescita resta moderata

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(Teleborsa) – L’economia europea dovrebbe continuare ad espandersi ad un ritmo moderato nel 2010. La conferma arriva dal consueto bollettino mensile della BCE, secondo il quale permangono anche taluni fattori di rischio per l’economia europea, quali i feedback fra settore finanziario e reale, la possibilità di crescita dei prezzi delle materie prime e l’aumento di misure protezionistiche. Fattori che potrebbero minare la crescita della Zona Euro. Sotto il profilo dell’inflazione, la BCE attende una dinamica in linea con l’obiettivo di contenimento entro la soglia del 2% nel medio termine. I tassi di interesse nella Zona Euro, appaiono dunque appropriati in considerazione delle dinamiche di inflazione e crescita. A livello monetario, il mese di febbraio ha sancito un ritorno in positivo dei prestiti alle imprese ed uno sviluppo adeguato dei prestiti alle famiglie. Il dato comunque va preso con la dovuta cautela data la variabilità mensile di questi dati. Per quanto riguarda le politiche fiscali dei Paesi UE appare ora essenziale la riduzione degli squilibri di bilancio e la correzione dei deficit eccessivi entro gli obiettivi condivisi. In molti Paesi membri un consolidamento fiscale sarà attuato quest’anno, mentre in altri le misure correttive potrebbero slittare al 2011. Il consolidamento fiscale – aggiunge il bollettino della BCE – richiede che ci si possa spingere ben oltre l’aggiustamento strutturale annuo fissato nel Patto di Stabilità, pari allo 0,5%. La BCE, dunque, sprona i Paesi membri ad affrontare con serietà il problema del contenimento del deficit e del controllo della spesa pubblica, concordando sulla necessità di aumentare la sorveglianza a livello europeo. Quanto alle riforme strutturali, l’accordo raggiunto in sede europea sulle strategie dell’Europa al 2020 dovrebbe contribuire a garantire un mercato del lavoro più attivo e flessibile, una maggiore competitività e crescita sostenibile.