(Teleborsa) – L’attività economica nella zona euro continua a mostrare forti segnali di ritorno alla crescita. Lo si legge nel Bollettino mensile della Bce pubblicato stamane. Mentre le prospettive nel breve termine appaiono favorevoli, resta un fondo d’incertezza sulla potenza della ripresa economica, I rischi appaiono piuttosto bilanciati, assicura la Bce. L’area euro sta beneficiando della ripresa delle esportazioni e dell’inversione del ciclo delle scorte accanto alle misure di stimolo messe in atto dai governi. La situazione sul mercato del lavoro ha continuato a deteriorarsi nei recenti mesi mentre difficoltà si osservano ancora anche sul fronte dei consumi e degli investimenti. Si stima che l’economia crescerà nel 2010 ad un passo moderato e che la ripresa possa avvenire in modo irregolare. Nel medio termine l’economia della zona euro sarà negativamente influenzata dai processi di aggiustamento delle finanze dei governi. La Bce esorta ancora una volta i paesi a ridurre i propri deficit e le banche a rafforzare il patrimonio. I tagli delle tasse, specifica l’Eurotower, andrebbero considerati soltanto nel medio periodo, una volta che i paesi avranno recuperato un sufficiente margine di manovra nei bilanci. Secondo un’indagine condotta dai partecipanti all’SPF il PIL crescerà nel 2010 dell’1,2%, livello rivisto al rialzo dall’1% indicato in precedenza. Invariate le aspettative di crescita per il 2011 all’1,6%. Passando al tema dell’inflazione, i prezzi a gennaio sono rimasti all’1%, leggermente sopra lo 0,9% di dicembre 2009. Le stime per la prima parte del nuovo anno sono per un tasso attorno al punto percentuale, come risultato della debolezza della domanda.