Il presidente della Banca Centrale Europea, Wim Duisemberg, ha confermato la sua intenzione di rassegnare le dimissioni anzitempo, a luglio del 2003.
Lo ha fatto nel corso della conferenza stampa che ha seguito la riunione del board con cui la BCE ha deciso di non toccare i tassi della zona euro.
Le dimissioni aprono la lotta per la successione alla presidenza e saranno oggetto già delle prossime riunioni dell’Ecofin (riunione dei ministri finanziari UE). Le dimissioni sono state motivate con “ragioni personali”.
Il 9 luglio, data indicata questa mattina, coincide con il sessantottesimo compleanno del primo presidente della BCE.
Questa mossa è stata interpretata dagli analisti interpellati da Wall Street Italia come la volontà di permettere al successore “naturale”, il francese Jean Claude Trichet, di risolvere le questioni in sospeso con la magistratura.
Duisemberg ha anche detto che, pur intendendo dimettersi, prolungherà “il mandato se ciò sarà nell’interesse di una migliore transizione”.