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BCE: ARRIVA PACCHETTO DI MANOVRE NON CONVENZIONALI

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
reg. n.16190 della Consob. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

(WSI) – in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva con il differenziale rimasto pressoché stabile intorno ai 180 pb. Sul monetario invece il tasso Euribor tre mesi continua a registrare nuovi minimi. Ieri è stato infatti fissato a 1,41%, mentre il suo differenziale con l’Eonia swap è sceso a 0,67 pb, evidenziando un allentamento delle tensioni sul mercato monetario. Continuano le preoccupazioni dei membri Bce sull’andamento dell’economia nei prossimi mesi. Ieri è stata la volta di Weber che ha dichiarato che in Germania il primo trimestre potrebbe essere peggiore del quarto trimestre 2008, andamento che dovrebbe continuare per tutto l’anno, per poi tornare a crescere nel corso del 2010. Weber ha anche chiarito la sua posizione sul tema tassi e manovre non convenzionali: la Bce dovrebbe fissare una sorta di livello di medio termine del tasso di riferimento e contestualmente annunciare (già nel prossimo meeting di maggio) un pacchetto di manovre non convenzionali che includerebbero le modalità di funzionamento delle operazioni di rifinanziamento oltre all’allungamento delle relative scadenze.

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Weber inoltre non si è schierato esplicitamente a favore di manovre quali l’acquisto diretto di asset, pur non escludendole del tutto. In mattinata Liikanen ha dichiarato di attendersi una lieve ripresa dell’economia solo nel 2010, aggiungendo che il potenziale di crescita potrebbe scendere a causa della crisi. In Germania la prossima settimana è attesa la discussione finale sulla creazione della bad bank che, secondo quanto riportato da Ft, seguirebbe il modello di una bad bank per ciascuna banca in cui però potrebbero confluire i soli asset illiquidi e non quelli tossici, con garanzie governative pari a circa 200Mld€. Oggi sono attese diverse aste. In UK è attesa l’asta da 4 Mld £ Gilt 2014, in Spagna 3,5-4,5 Mld€ di Bono 2019 e 2024 ed in Francia oltre all’asta del 2 anni e 5, anche l’asta da 1-1,5 Mld€ di titoli indicizzati a 6,15 e 30 anni. Negli Usa tassi di mercato sostanzialmente stabili in una giornata in cui l’indice S&P500 ha chiuso in rialzo ritornando in prossimità di 850 punti.

Ancora una volta il fulcro dell’indice è stato il comparto finanziario, che ha registrato un marcato recupero nelle ultime due ore di contrattazione, in seguito a due eventi in particolare: 1) segnali di rallentamento della crescita delle sofferenze da parte di American Express che ha chiuso in rialzo di circa il 12%; 2) indicazioni di rallentamento della fase negativa anche da parte di 5 distretti su 12 (tra cui San Francisco, il più grande dei 12 distretti) arrivati dal Beige Book della Fed. Di conseguenza sono passati in secondo piano i dati sulla produzione industriale (peggiore delle attese) e del tasso di utilizzo impianti (ai minimi storici) di marzo. Infine a marzo si è anche assistito alla prima variazione negativa dell’indice sui prezzi al consumo su base annua dal 1995, in seguito principalmente all’impatto del calo del prezzo del greggio

Questo spiega perché la variazione dell’indice al netto di alimentari ed energia rimanga ancora ampiamente in territorio positivo (+1,8% a/a). Oggi è attesa la trimestrale di JPMorgan. Nelle prossime settimane dovrebbe essere inoltre pubblicato un apposito paper per spiegare in dettaglio le modalità di conclusione degli stress test sui bilanci bancari. Nel breve supporto sul decennale a 2,75%.

Valute: Dollaro in apprezzamento verso Euro in seguito alle parole del presidente della Bundesbank Weber che ha chiaramente parlato di un pacchetto di manovre non convenzionali la cui efficacia si estenderebbe anche al 2010. Nel breve il supporto rimane fissato a 1,3120 prima di ipotizzare un ulteriore calo fino ad area 1,30. Nel corso della notte lo Yen si è mantenuto all’interno del range di oscillazione della giornata precedente verso Euro e Dollaro. Verso Dollaro il supporto da monitorare si colloca a 97,90, anche se è stato creato un livello intermedio a 98,15. Verso Euro il cross trova un livello di supporto in prossimità di 129,40, anche se l’area importante è collocata a 126,40-127,70. Continua la stabilità dello Yuan cinese verso Dollaro, nonostante il Pil del primo trimestre sia cresciuto del 6,1% a/a, livello minore dal 1999.

Materie prime: il Wti prosegue la fase di oscillazione intorno ai 50$. Le scorte Usa sono salite oltre le attese, attestandosi ai livelli massimi da fine settembre 1990. L’Opec ha ridotto le previsioni sulla domanda globale per il 2009. Il cartello si aspetta un calo dell’1,6% a/a anziché dell’1,2% precedentemente stimato. Ancora un ennesimo rialzo per i metalli industriali guidati da zinco (+5,7%) e nichel (+5,5%) su aspettative di ripresa dell’economia e calo delle scorte al Lme. Tra i preziosi ancora una giornata interlocutoria per l’oro (+0,2%). In calo le principali materie prime agricole guidate dal mais (-2,5%).

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