Roma – Dopo i sette bambini francesi della zona di Lille colpiti dall’infezione per batterio E.coli, in Italia non c’è nessun allarme legato al consumo di hamburger: “I consumatori italiani possono stare tranquilli, oggi mangerò hamburger”, ha detto il ministro della Salute Ferruccio Fazio intervenendo stamattina a “L’intervista” su Radio24.
Per Fazio sulla vicenda c’è “un certo allarmismo: il batterio E.coli c’è sempre stato, ma il sistema italiano in questa situazione ha dimostrato di essere un sistema ottimo”, ha continuato, ricordando che ieri i carabinieri dei Nas, su disposizione del Ministro della Salute, hanno sequestrato in provincia di Verona 1.570 confezioni di hamburger da un chilo e 4 mila confezioni di polpette da 900 grammi (per un totale di circa 5 tonnellate di prodotto) del marchio Steaks Country, dell’azienda francese che è all’origine dell’infezione.
Il sequestro è avvenuto nella piattaforma logistica della Lidl che sta pienamente collaborando con i Nas e sta ritirando dai suoi supermercati i prodotti sospetti. I campioni dei prodotti, che costituiscono la gran parte degli hamburger e polpette Steaks Country presenti in Italia, saranno analizzati dall’Istituto Zooprofilattico di Padova per verificare la presenza di batteri infettivi. La restante parte degli hamburger e polpette Steaks Country verranno sequestrati oggi dai Nas.
“Dopo i controlli la carne verrà dissequestrata – ha continuato il ministro alla radio – e comunque non si sa se il batterio venga proprio dalla carne o dalla filiera”. Non corre rischi nemmeno chi avesse già acquistato carne di marche sospette: “Se la carne viene cotta bene, almeno tre-quattro minuti a 70 gradi si può consumare anche in presenza del batterio”, ha concluso Fazio.
Wall Street Italia aveva gia’ affrontato in questo articolo l’argomento dei falsi allarmismi e dell’ingiustificato panico diffuso dai media sull’argomento (vedi titoloni apocalittici su Repubblica e Corriere) dopo i vari casi Sars, influenza aviaria e nuova influenza.
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Roma – La paura del batterio killer E. Coli e l’incertezza sulla nuova epidemia hanno prodotto nelle ultime settimane nel Lazio un calo delle vendite di frutta e verdura pari al 15%”. La stima arriva dal Codacons, che aggiunge: “Di fronte alle notizie che arrivano dall’Europa e ai dubbi sui prodotti “colpevoli”, i consumatori hanno reagito riducendo i consumi di ortofrutta”.
Contro questa psicosi che danneggia sia i consumatori, sia gli agricoltori, Codacons, in collaborazione con Coldiretti e Autostrade per l’Italia, portera’ questo week end frutta e verdura nelle aree di servizio autostradali, dove verranno venduti prodotti del posto, ossia a km zero, a prezzi scontati del 30% rispetto ai negozi tradizionali.
Tra le tratte interessate anche il tratto romano della A1, dove le aree di sosta “Prenestina Est” (direzione nord, domenica 19 giugno dalle ore 14 alle ore 19) e “Prenestina Ovest” (direzione sud, sabato 18 giugno dalle ore 9 alle ore 14) ospiteranno questo week end un mercato di vendita diretta di prodotti ortofrutticoli gestito direttamente dai coltivatori. Questa settimana i prodotti in promozione saranno pesche e cetrioli, venduti a meta’ prezzo.
Grazie a tale iniziativa e alla riduzione dei passaggi di filiera dal campo alla tavola sara’ possibile acquistare frutta e verdura a prezzi inferiori almeno del 30% rispetto ai negozi tradizionali. Non solo. Nelle aree di servizio saranno esposti in vendita anche prodotti tipici della zona a “km zero”, ossia realizzati direttamente da produttori del posto. Con l’acquisto di uno o piu’ prodotti, inoltre, i cittadini avranno diritto ad un caffe’ omaggio offerto da Autostrade per l’Italia, da consumare presso le stesse aree di servizio.