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Barroso: l’Italia faccia di più per i problemi deficit e debito pubblico

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(WSI) –Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva a fronte di un recupero dei listini azionari. Poco variati gli spread sui titoli periferici, ad eccezione del differenziale Irlanda-Germania che ha registrato un rialzo. A guidare i mercati sono stati i dati sul pil Usa e soprattutto le parole del presidente della Fed.

Il presidente della Commissione europea, Barroso, ha dichiarato che l’Italia, rispetto ad altri paesi dell’area presenta un sistema bancario più solido e non ha problemi di debito privato, ma dovrà comunque lavorare molto per ripristinare il deficit di bilancio e ridurre il debito pubblico.

Weber, in un’intervista alla Cnbc, ha affermato che in area Euro non vi è una sostanziale preoccupazione di ritorno alla recessione aggiungendo però che è prematuro affermare che la crisi del debito è stata superata. In linea con le attese il dato sui prezzi al consumo tedeschi di agosto che hanno visto un rallentamento del tendenziale (0,9% da 1,2% a/a su base armonizzata).

Secondo quanto riportato da Ft durante la riunione della Bce del 2 settembre Trichet potrebbe annunciare l’estensione delle operazioni di finanziamento ad una settimana, un mese e probabilmente a tre mesi con allocazione piena delle richieste almeno fino ad inizio del prossimo anno. In Italia oggi si terranno le aste sul tratto a medio e lungo termine per 7,5-10,5 Mld€. In particolare sarà emesso il nuovo decennale 2021 per 4-5Mld€ ed il Ccteu per 1,5-2,5 Mld€.

Infine ricordiamo che oggi saranno chiusi i mercati londinesi per festività e questo potrebbe ridurre i volumi scambiati. Negli Usa la seconda lettura del Pil del secondo trimestre è risultata sostanzialmente in linea con le attese, con una revisione peggiorativa della contribuzione delle esportazioni nette, al punto da portare la crescita annualizzata del Pil all’1,6% da 2,4%.

Il discorso di Bernanke ha evidenziato la disponibilità della Fed ad implementare ulteriori misure non convenzionali in caso di bisogno. Bernanke, oltre a ribadire che rimangono in piedi i presupposti per ipotizzare un recupero della crescita nel 2011, si è soffermato a elencare quali potrebbero essere tali misure. In particolare l’attenzione maggiore è stata rivolta alla possibilità di acquisto di asset a lungo termine, che al momento appare quella di più verosimile implementazione.

Bernanke ha preso in considerazione anche altri 3 tipi di manovre: 1) modifica del comunicato successivo al Fomc al fine di rendere più lungo l’impegno a mantenere i tassi fermi; 2) riduzione dei tassi sulle riserve in eccesso; 3) incremento dell’obiettivo di inflazione di medio termine.

Lo stesso Bernanke ha però evidenziato come tali misure al momento per diverse ragioni non appaiono praticabili, in particolare le ultime due, mentre invece qualche spiraglio è sembrato rimanere aperto per l’ipotesi di modifica del comunicato. Le parole di Bernanke lasciano aperta pertanto la possibilità di decisioni della Fed già nel prossimo incontro del 21 settembre. Questa settimana, il denso calendario di dati fornirà indicazioni importanti a tal fine.

Valute: euro sostanzialmente stabile vs dollaro questa mattina, dopo essersi spinto fino a 1,28 circa dopo le parole di Bernanke. La possibilità di immissione di ulteriori manovre non convenzionali della Fed a fronte di un diverso atteggiamento della Bce, lascia aperta la possibilità di svalutazione del dollaro. Nel breve, la prima resistenza di breve si colloca in prossimità di 1,2780.

Prosegue la fase di deprezzamento dello yen, che si allontana momentaneamente dai minimi toccati settimana scorsa. Nella riunione straordinaria tenutasi durante la notte, la BoJ ha ampliato il proprio programma di prestiti alle banche per ulteriori 10 mila Mld di yen, pari a circa 116 miliardi di dollari, portando l’ammontare complessivo del piano di prestiti a 30 mila Mld di yen. Per tale importo addizionale la scadenza è stata inoltre allungata a sei mesi dai tre precedenti. Domani è attesa la presentazione del piano governativo di supporto all’economia. Verso euro il supporto di breve si trova in prossimità di 108, la resistenza a 109,5. Verso dollaro, supporto di breve a 85 e resistenza in prossimità di 86.

Materie Prime: chiusura di settimana positiva per le principali materie prime sulla scia del rimbalzo dei mercati azionari. I rialzi sono stati guidati principalmente dal settore dei metalli industriali e quello energetico. All’interno di quest’ultimo, prosegue l’andamento dicotomico tra il greggio Wti, che sale in prossimità dei 75 $/b, e il gas naturale (-4,4%), sceso ai minimi da settembre 2009. Invariati i metalli preziosi. Tra gli agricoli forte rialzo per il caffè (+4,2%), dopo che le scorte monitorate dall’ICE hanno raggiunto i livelli minimi da maggio del 2000.

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