Felix Zulauf, fondatore e direttore generale della societa’ svizzera di gestione Zulauf Asset Management, ritiene che esistano squilibri strutturali nell’economia Usa che impediranno una ripresa a pieno ritmo. Dopo un iniziale miglioramento l’analista prevede infatti che il clima economico si indebolisca di nuovo nella seconda meta’ di quest’anno e che gli utili aziendali rimangano depressi per un lungo periodo.
Tutto cio’, naturalmente si traduce con cattive notizie per il mercato azionario americano.
Zulauf pensa che sia iniziato il mercato ‘orso’ secolare -ha ricordato che l’ultimo e’ durato 10 anni – e prevede che il 2002 sia un anno per i trader, non per gli investitori. Lo S&P 500 potrebbe salire del 10%, ma perdere poi il 50% nei prossimi anni. Il Nasdaq potrebbe salire quest’anno fino a quota 2500 o 3000 prima di tornare al di sotto di 1000.
A livello internazionale, il gestore pensa che il Giappone non sia sulla strada della ripresa, e che in Europa il miglioramento sara’ visibile a partire da quest’anno, anche se la ripresa non sara’ sostenibile nel lungo termine.
A partire dalla seconda meta’ del 2002 i settori ciclici dovrebbero dare buoni risultati, al contrario di obbligazioni, titoli non ciclici, finanziari e beni di consumo.
Zulauf, quindi, suggerisce posizioni ‘short’ per due titoli del settore finanziario europeo.
Zurich Financial Servicesche si e’ trasformata da una societa’ assicurativa in un conglomerato finanziario, acquistando varie aziende del settore.
Non in grado di sostenere la crescita del 15% prefissatasi e dopo aver perso considerevoli investimenti in Internet, Zurich ha cambiato strategia e ha iniziato a vendere attivita’ nel tentativo di raccogliere $4 miliardi.
Per ora ha pero’ solo disinvestito due divisioni e lanciato l’Ipo di Zurich Reinsurance, ottenendo complessivamente $2,7 miliardi.
Dopo queste vendite il debito e’ calato di solo $650 milioni mostrando che la societa’ ha notevoli problemi di flusso di cassa. Per il 2001 Zurich prevede una perdita compresa tra $200 e $400 milioni e secondo Zulauf non sono in grado di finanziare la crescita futura, tant’e’ che devono chiedere prestiti per poter pagare i dividendi.
L’analista prevede pertanto che il titolo, ora scambiato attorno a 400 franchi svizzeri, scendera’ al di sotto dei minimi di 245 franchi raggiunti a settembre.
Acquisti short anche per la societa’ tedesca MLPspecializzata in servizi finanziari per giovani professionisti. MLP ha attivita’ in Germania, Austria e Svizzera e intende espandersi anche nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e nell’Europa dell’Est.
Il problema di MLP, secondo Zulauf e’ la valutazione. La crescita degli utili per azione e’ passata dal 20% del 1993 al 66% del 1999, per poi scendere al 48% nel 2000. Ora la societa’ pensa di poter crescere al 30% annuo per i prossimi 10 anni e il titolo viene scambiato a un multiplo di 85 volte gli utili previsti per il 2002.
Le rivali hanno invece un p/e di 47 e prevedono un tasso di crescita pari alla meta’ di quella di MLP.
Per il prossimo decennio l’analista prevede l’orso per i mercati finanziari, quindi le aspettative di crescita della societa’ sono vulnerabili. Il titolo, quindi, passato da €1 nel 1992 a €187 alla fine del 2000 viene ora scambiato a €85, ma secondo Zulauf potrebbe scendere a €40 o meno.
Posizione ‘long’ invece per la banca ungherese OTP Bank che ha una capitalizzazione di $1,7 miliardi e un’importante quota di mercato in Ungheria – oltre il 40% nei depositi bancari, il 55% nei mutui per la casa, il 30% nei finanziamenti auto – e che negli ultimi 3 anni si e’ ristrutturata tagliando l’organico di un terzo.
Zulauf crede nei mercati emergenti per la loro bassa valutazione e la promessa di superare i maggiori listini sia quest’anno che i prossimi.
La banca, che non ha azionisti con partecipazione superiore al 5%, e’ riuscita a mantenere i margini dei tassi d’interesse molto alti grazie alla crescita del credito che in Ungheria ha raggiunto il 40% annuo.
Il titolo poi viene scambiato a 8 volte gli utili ed e’ considerato molto conveniente.
Un altro titolo preferito da Zulauf in un paese emergente e’ Surgutneftegaz, la seconda societa’ russa del petrolio dopo Lukoil.
L’analista e’ ottimista sul settore poiche’ la domanda mondiale di greggio sta crescendo a un tasso annuo del 2% grazie all’industrializzazione dei paesi emergenti. Poiche’ l’industria sta esaurendo le scorte a un tasso del 6% annuo, le scoieta’ del settore devono trovare nuove riserve a un tasso dell’8% per poter tnere il passo con la domanda. Nel lungo termine, quindi, i prezzi del petrolio sono in aumento.
Zulauf mira un warrant o a una opzione a lungo termine sulla crescita dei prezzi del greggio e pensa pertanto che il modo migliore sia quello di investire in titoli russi del settore poiche’ sono convenienti e hanno molte riserve.
Surgutneftegaz produce il 12% del petrolio russo, ha quasi un quarto delle riserve del Paese e e’ la societa’ energetica russa meglio gestita, con una capitalizzazione di mercato di $10 miliardi e $4,2 miliardi di liquidita’ netta.
Esporta il 40% della produzione e viene scambiata a 3 volte gli utili di 7 centesimi ad azione del 2001, contro il multiplo di 4,8 della societa’ petrolifera brasiliana Petrobras e quello di 16,4 di ExxonMobil.
Settore petrolifero anche per l’ultimo titolo prescelto da Zulauf.
Frontline(FRO – Nyse), una societa’ norvegese che, con 33 petroliere, controlla la maggiore e la piu’ nuova flotta al mondo.
Il settore si sta consolidando a causa degli alti costi operativi e Frontline e’ in ottima posizione.
Il titolo potrebbe indebolirsi in primavera a causa dei tagli alla produzione decisi dall’OPEC, ma viene scambiato a 8,5 volte gli utili di $1,20 -$1,50 ad azione previsti per il 2002 e le valutazioni potrebbero riprendersi dopo il consolidamento dell’industria e l’aumento dei prezzi energetici.
Zulauf ha sottolineato che si tratti di un investimento rischioso, con un titolo molto volatile, il cui ADR viene scambiato attorno a $10.
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