ROMA, 29 LUG – Il premier Berlusconi ha reso noto che la relazione del ministro dell’Economia Siniscalco sul caso Bankitalia e’ stata rinviata al 3 agosto. “Non c’erano i tempi”, ha spiegato il premier al termine della riunione del Consiglio dei Ministri. Per il leader dell’Udeur Mastella “il governatore dovrebbe fare un passo indietro. Ci sono tutte le condizioni per cui Fazio di qui a qualche tempo possa annunciare la propria disponibilita’ ad occuparsi di cose diverse”.
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ANTONVENETA: BPI DEPOSITA RICORSI AL TAR CONTRO CONSOB
Sono stati presentati oggi al Tar del Lazio nuovi ricorsi da parte di Bpi contro la Consob sul caso Antonveneta. E’ quanto si apprende da fonti legali vicine al dossier.
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BANKITALIA: BACCINI, DI MANDATO SI PARLERA’ IN SEDE POLITICA. Il GOVERNO E’ ATTENTO E VIGILERA’
Del mandato a termine del Governatore della Banca d’ Italia “se ne parlerà in una sede politica”. Così il ministro della Funzione Pubblica, Mario Baccini, spiega la decisione che è stata presa oggi dal Cdm di rinviare la discussione sull’ argomento. In ogni caso, sulla questione Bankitalia, “il governo è attento e vigilerà”.
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BANKITALIA: MARONI,PROSSIMO CDM NON FARA’ PROCESSI POLITICI. LA RELAZIONE SINISCALCO SARA’ SUL SISTEMA NON SU FAZIO
Il prossimo Consiglio dei Ministri del 3 agosto “non sarà un processo politico a qualcuno” e il ministro dell’Economia, Domenico Siniscalco, “farà una relazione ma non su Fazio” piuttosto sui meccanismi di funzionamento del sistema (ruolo Consob e magistratura). Lo ha detto il ministro del Welfare, Roberto Maroni.
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BANKITALIA: CIDA PREOCCUPATO, FAZIO ANTEPORRA’ IL BENE DELL’ISTITUZIONE
“Il Governatore, le cui dimissioni vengono ipotizzate da più parti, non mancherà di valutare con grande attenzione ogni aspetto della vicenda e saprà di sicuro anteporre responsabilmente il bene dell’Istituzione a quello suo personale”. E’ quanto afferma in una nota l’organizzazione sindacale che rappresenta i dirigenti e funzionari della banca d’Italia, il Sindirettivo-Cida.
Il sindacato “esprime forte preoccupazione ed imbarazzo per l’ondata di polemiche che si è riversata sull’istituzione Banca d’Italia anche in relazione ai contenuti delle conversazioni telefoniche intervenute fra il Governatore e l’amministrazione delegato alla banca Popolare Italiana”, afferma in una nota, sottolineando che nella “difficile attività di supervisione esercitata dalla Banca d’Italia sul settore creditizio la salvaguardia della terzietà e imparzialità dei comportamenti tenuti è fondamentale tanto quanto l’assoluta correttezza delle decisioni assunte”.
“Nelle vicende in parola viene messa in discussione, anche attraverso strumentalizzazione di parte, la neutralità che ha caratterizzato la storia ultracentenaria della Banca d’Italia dedicata al servizio esclusivo degli interessi del Paese – continua la nota -, senza dare il giusto peso all’alto profilo morale e professionale, all’indipendenza ed autonomia di giudizio messi in evidenza ancora una volta dai dirigenti e dai funzionari dei Servizi della Vigilanza impegnati in prima linea nell’assolvimento delle delicate incombenze connesse con il ruolo di supervisione”.
“In questa situazione, il Sindirettivo ritiene che il Governatore, le cui dimissioni vengono ipotizzate da più parti, non mancherà di valutare con grande attenzione ogni aspetto delle vicende e ribadisce – conclude la nota – come una scelta del genere non possa che essere affidata alla coscienza ed alla sensibilità dell’uomo, che essendo il massimo garante del prestigio e dell’autorevolezza della banca d’Italia saprà di sicuro anteporre responsabilmente il bene superiore dell’istituzione a quello suo personale”.
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BANKITALIA: PROFUMO NON COMMENTA LE VICENDE FAZIO
Nessun commento dell’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, alle ultime vicende relative al governatore di Bankitalia, Antonio Fazio. Salutando i cronisti presenti, al termine dell’assemblea dell’istituto di Piazza Cordusio che ha approvato l’aumento per l’aggregazione con Hvb, Profumo non ha risposto in particolare a una domanda su come si senta a essere al vertice di un gruppo bancario attualmente in controtendenza. A una esplicita domanda su Fazio si è poi limitato a rispondere augurando ai presenti “buone vacanze”.
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BANKITALIA: SENATORI CDL A CIAMPI, NE TUTELI L’AUTOREVOLEZZA. LETTERA-APPELLO CONTRO LA GRAVISSIMA ONDATA DI DELIGITTIMAZIONE
“Ci appelliamo a Lei, nella veste di Capo dello Stato, ma altresì come Presidente del Consiglio superiore della Magistratura nonché di Governatore Onorario, affinché voglia dispiegare tutte le iniziative del caso al fine di preservare il pieno e rigoroso rispetto da parte di tutte le istituzioni della Repubblica delle prerogative della Banca centrale”.
Si conclude così la lettera-appello sottoscritta da oltre 60 senatori della Cdl, tra cui il presidente della commissione Lavori Pubblici, Luigi Grillo (Fi) e i relatori su Ddl risparmio, Maurizio Eufemi (Udc) e Giuseppe Semeraro (An) e inviata al presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, chiamato a tutelare l’onorabilità e il prestigio di Bankitalia, scossa in questi ultimi giorni dau una “serie di attacchi all’indipendenza”.
“Ci rivolgiamo a Lei – apre la lettera – nella convinta consapevolezza che Ella, più di tutti, tenga a cuore il prestigio e l’autorevolezza della Banca d’Italia anche per l’ alto servizio che vi ha svolto nell’interesse del Paese. Il nostro appello va a Lei, signor Presidente, poiché in una fase in cui erano in pieno corso operazioni debitamente autorizzate dai regolatori del mercato, l’improprio e sistematico ricorso alla violazione del segreto istruttorio sulle indagini penali aperte dalle Procure ha concorso ad alimentare una gravissima ondata di delegittimazione del prestigio e dell’autorità della Banca d’Italia.
Ciò solleva pesanti interrogativi sull’ ordinaria funzionalità dei nostri istituti di mercato, pregiudicati nella loro capacità di garantire pieno rispetto dei diritti degli operatori, dei risparmiatori, e degli investitori”. “Ciò che è ancor più grave – proseguono i senatori della Cdl – è la conseguente vasta serie di attacchi all’indipendenza di via Nazionale che spalancano le porte a crescenti iniziative politiche mediatiche dirette a travolgere il rispetto delle norme che disciplinano prerogative e attribuzioni del Governatore, del Direttorio e dei servizi tutti della Banca d’Italia”.
Grillo, Tarolli, Contestabili, Vizzini e gli altri colleghi di palazzo Madama ricordano a Ciampi la “vasta offensiva di delegittimazione, attraverso strumenti mediatico-giudiziari totalmente incompetenti a giudicare dei profili tecnico-funzionali che da sempre identificano la primaria missione di via Nazionale: un patrimonio che oggi va preservato a tutti i costi”.