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Bankitalia: famiglie più povere, attenti all’immobiliare in Italia

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Roma – Nessuna notizia confortante da Bankitalia. Stando a quanto riporta il Bollettino Economico dell’istituto, le famiglie italiane hanno perso infatti lo 0,9% del potere d’acquisto in sei mesi. Di fatto, dopo il parziale recupero nella seconda metà del 2010, il reddito reale delle famiglie e’ diminuito in termini congiunturali sia nel primo sia nel secondo trimestre di quest’anno (-0,7 e -0,2 per cento, rispettivamente).

“I comportamenti di spesa – si legge nel Documento – risentono della debolezza del reddito disponibile lordo delle famiglie che, secondo i dati diffusi dall’Istat, nel complesso del primo semestre del 2011 ha segnato solo un modesto rialzo rispetto al periodo corrispondente (0,2 per cento in termini reali).

Non solo. Gli investimenti in costruzioni sono tornati a scendere in primavera (-1,6%. Dopo il modesto incremento registrato nel primo trimestre, la componente residenziale ha proseguito la tendenza flettente, e anche le aspettative delgi operatori sono divenute negative.

Il numero di compravendite di abitazioni, e’ sceso nel secondo trimestre sul periodo precedente, segnando un calo del 6,6 per cento in termini tendenziali. Nella media del primo semestre i prezzi delle abitazioni hanno segnato un modesto incremento in termini nominali (0,5%), continuando invece a calare al netto della variazione dei prezzi al consumo.

Nel secondo trimestre il quadro congiunturale si conferma debole anche nel comparto non residenziale, dove le compravendite hanno mostrato un’ulteriore flessione, particolarmente accentuata per le unita’ adibite a uso commerciale (-5,5). Nel terzo trimestre non sono emersi segnali di miglioramento del ciclo immobiliare. Secondo il sondaggio trimestrale svolto lo scorso luglio dalla Banca d’Italia in collaborazione con Tecnoborsa e l’Agenzia del Territorio presso le agenzie immobiliari, in estate si e’ ampliato il saldo negativo tra attese di aumento e di riduzione dei prezzi delle abitazioni.

Nel Bollettino di Bankitalia anche il punto sul fronte aziendale. Le valutazioni delle imprese sull’evoluzione del quadro congiunturale si sono deteriorate, e “si accentuano le preoccupazioni sulle prospettive dell’attivita’ produttiva, che pur vede un recupero nel settore terziario dove nei primi nove mesi del 2011 il numero degli occupati e’ cresciuto moderatamente, mentre ristagna nell’industria”.

Circa i due terzi delle aziende giudica peggiorata la situazione economica generale (26 per cento nella rilevazione di giugno); piu’ della meta’ non ne prevede un miglioramento nei prossimi tre mesi. Il maggior pessimismo ha interessato anche le imprese piu’ orientate ai mercati esteri. La forte incertezza sulle prospettive a breve termine dell’attivita’ produttiva trova conferma negli esiti dell’inchiesta annuale condotta in settembre dalle Filiali della Banca d’Italia. Le attese di inflazione rimangono stabili.