(Teleborsa) – Al 31 dicembre del 2009 il debito delle Amministrazioni pubbliche è risultato infatti pari a 1.761.191 milioni di euro rispetto ai 1.784.168 milioni di novembre. A fine 2008 il debito era pari a 1.663.353 (105,8 per cento del PIL). Lo rende noto la Banca d’Italia, sottolineando che il fabbisogno complessivo delle Amministrazioni pubbliche e’ stato pari a 86.490 milioni. Nel 2008 era risultato pari a 48.224 (3,1 per cento del PIL). Rispetto ai dati precedentemente pubblicati sono stati rivisti il debito e il fabbisogno per tener conto (a partire dal dicembre del 2005) di quelle operazioni di partenariato pubblico-privato che, in base alle linee guida dell’Eurostat del febbraio 2004, devono essere consolidate nei conti delle Amministrazioni pubbliche. A fine 2009 le revisioni hanno avuto un impatto accrescitivo sul debito delle Amministrazioni pubbliche pari a 392 milioni. Nel 2009 la crescita nominale del debito pubblico (97.838 milioni) riflette, oltre al fabbisogno, l’incremento delle attivita’ detenute dal Tesoro presso la Banca d’Italia (11.399 milioni) e gli effetti dell’emissione di titoli sotto la pari (56 milioni); l’apprezzamento dell’euro ha ridotto il valore delle passivita’ denominate in valuta estera di 106 milioni. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali e’ cresciuto di 94.078 milioni, a 1.650.249. Il debito delle Amministrazioni locali e’ aumentato di 3.971 milioni, a 110.929.
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