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BANCHE USA: LE OPZIONI AL TERMINE DEGLI STRESS TEST

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono rimasti pressoché stabili sul tratto a lungo termine, mentre sono leggermente saliti sul tratto a due anni. Per il terzo giorno consecutivo il tasso Euribor tre mesi è rimasto fermo a 1,40, mentre il tasso Eonia swap di pari scadenza ha registrato un lieve calo, portando lo spread a 0,57 da 0,55. Sul fronte macro continua l’andamento dicotomico tra la componente aspettative (in rialzo) e corrente dell’indice Zew tedesco, in seguito verosimilmente alle attese dell’impatto del piano di supporto all’economia varato dal governo tedesco. Sempre in Germania un portavoce del governo ha riferito che le banche tedesche hanno circa 200 Mld€ di asset tossici in bilancio. Ricordiamo che il governo sta studiando la possibilità di creare diverse bad bank in grado di assorbire questi asset. Il piano, che ha ricevuto il consenso nella riunione tenutasi ieri e che considera sia le banche private che quelle regionali, dovrebbe essere reso pubblico nelle prossime due settimane.

In un’intervista a FT Weber ha ribadito che i tassi di riferimento non dovrebbero andare sotto l’1%. Sul tema dell’ipotesi di acquisto di asset da parte della Bce, Weber ha dichiarato di non escludere nulla aggiungendo però che l’obiettivo principale deve essere sul corretto funzionamento del sistema bancario, dal momento che il 70% dei finanziamenti in area Euro provengono da tale canale e solo il 30% dal mercato dei capitali che a sua volta è organizzato in buona misura dal o con il supporto del sistema bancario. Sul tema dell’acquisto dei titoli di stato Weber ha fatto notare che vi è l’esplicito divieto di procedere in tal senso sul mercato primario e solo un margine limitato su quello secondario. Weber ha inoltre aggiunto che la Bce dovrebbe segnalare che i tassi, una volta raggiunto il punto di minimo, rimarranno su tale livello per un po’ di tempo.

La Bce nel suo rapporto annuale sostiene che il disavanzo di quest’anno di Italia, Irlanda, Grecia, Spagna, Portogallo e Slovenia dovrebbe superare il 3%, mentre per il Fmi il rapporto debito/Pil italiano nel 2010 dovrebbe crescere al 121%. Negli Usa i tassi di mercato sono saliti in seguito al rimbalzo delle borse favorito dalle parole del ministro del Tesoro Geithner secondo cui un’ampia maggioranza delle banche hanno più capitale di quello richiesto per essere considerate ben capitalizzate.

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Le banche che al termine degli stress test avranno bisogno di ulteriore capitale, potranno scegliere tra varie opzioni: 1) ottenere capitale aggiuntivo tramite fondi pubblici; 2) raccogliere capitale dai privati; 3) convertire i precedenti investimenti del governo da azioni privilegiate ad ordinarie. Ogni banca potrà scegliere la combinazione migliore di alternative a seconda delle proprie caratteristiche. I risultati dei test saranno annunciati il prossimo 4 maggio. Il segretario ha inoltre aggiunto di non essere preoccupato del basso interesse iniziale riscosso dal Talf, poiché la partecipazione è stata abbastanza buona per essere la fase iniziale del programma.

Il rimbalzo dell’indice S&P500 è stato guidato dal settore finanziario, seguito dagli energetici e dalle materie prime. Ieri Il Fmi, in occasione della pubblicazione del Financial Stability Report, ha aggiornato le stime sulle perdite globali collegate agli asset tossici, portandole a 4100Mld$ entro il 2010, di cui il 61% a carica del sistema bancario e 2700Mld$ collegati al mondo Usa. Il tasso decennale potrebbe continuare a stazionare nel range 2,5-3% ancora per diverse settimane, beneficiando della prosecuzione del quantitative easing della Fed.

Valute: Dollaro sostanzialmente stabile vs. Euro consolidando l’area 1,29. A pesare contro la valuta unica al momento è al momento anche la fase di incertezza in merito alle mosse future della Bce in tema soprattutto di manovre non convenzionali. Nel breve il primo supporto si colloca a 1,2835/1,2890. Il cross Euro/Yen per il momento riesce a rimanere al di sopra dell’importante area di supporto 126-126,40 che, come segnalato ieri, potrebbe dar luogo ad un ampio movimento ribassista qualora il cross rompesse il supporto. Si tratta perciò del ‘livello chiave’ da monitorare per le prossime sessioni. La resistenza oggi si colloca a 128,10.

Materie prime: rimbalza il prezzo del greggio Wti nell’ultimo giorno di contrattazione del contratto marzo. Attesi oggi i consueti dati settimanali sulle scorte Usa che dovrebbero evidenziare un ulteriore proseguimento della fase di accumulo. In calo i metalli industriali guidati dal nichel (-4,8%). In controtendenza l’alluminio (+1,3%). Lievi ribassi per i metalli preziosi, penalizzati dal rimbalzo delle borse. Tra gli agricoli, il recupero dei listini azionari ha invece favorito il cotone (+4,3%), salito ai massimi da quasi 3 mesi.

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