Economia

Banche spagnole: Moody’s pronta a declassarle a junk

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New York – Da quando e’ scoppiata la bolla immobiliare, si sa, le banche spagnole versano in condizioni finanziarie disastrose. Non deve dunque stupire troppo che l’agenzia di rating Moody’s – senza pieta’ alcuna – ha deciso di declassare il giudizio sulla qualita’ del credito dei principali istituti di credito del paese al livello di spazzatura. Anche in considerazione del taglio del rating sovrano della Spagna di tre notch avvenuto lo scorso 13 giugno.

“Abbiamo apportato una riduzione di due o tre tacche a quasi tutti gli istituti”, hanno riferito al sito di economia e politica Expansion fonti finanziarie.

L’annuncio ufficiale verra’ dato probabilmente dopo le 11 di sera e riguardera’ una trentina di banche.

“Siamo stati informati che Moody’s declassera’ le banche spagnole sulla scia del taglio del rating sovrano della Spagna a giugno”, ha spiegato una fonte a Reuters. Una seconda fonte conferma che l’agenzia di rating agira’ nelle prossime ore e che le banche sono gia’ state informate.

Di solito i gruppi con un giudizio piu’ alto di quello dello stato di riferimento, a maggior ragione se questo e’ poi e’ a un gradino dal perdere lo status di investment grade, sono destinati a essere equiparati al governo prima o poi. Probabilmente, solo i grandi gruppi piu’ solidi come BBVA, Santander e Caixa possono permettersi di essere relegate a spazzatura.

E’ il terzo duro colpo che subiscono le banche spagnole nel giro di un mese. Moody’s ha gia’ tagliato il rating di diversi gruppi lo scorso 17 maggio. In quell’occassione l’agenzia ha abbassato il giudizio di 16 societa’ della nazione – con downgrade da uno a tre scalini – come conseguenza della riduzione della qualita’ del credito del debito spagnolo decisa qualche giorno prima.

La settimana scorsa, Moody’s ha declassato 15 grandi istituto di credito mondiali, tra cui anche cinque big di Wall Street: Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, JP Morgan e Morgan Stanley, citando l’esposizione alla volatilita’ dei mercati.