Società

BANCHE: OCCHIO ALLA NUOVA ONDATA DI SVALUTAZIONI

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno chiuso la sessione contrastati, in rialzo sul tratto a breve ed in calo sul lungo termine a fronte di un calo dei listini azionari. Il differenziale 2-10 anni si è portato a 187pb, mentre quello sul decennale Italia-Germania a 88pb da90. Bini Smaghi, membro della Bce, in un suo intervento ha dichiarato che potrebbe essere imminente un’altra ondata di svalutazioni bancarie. Malgrado i recenti segnali di miglioramento del mercato finanziario, restano ancora numerosi i rischi e l’incertezza e per questo le banche dovrebbero rafforzare il loro patrimonio di base onde evitare che il recupero dell’economia possa essere danneggiato. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare accedendo alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 0.77 euro al giorno, provalo ora!

Tumpel-Gugerell si è invece focalizzata sulla strategia di uscita della Bce, dichiarando che l’istituto sarebbe pronto a ritirare le proprie misure di stimolo quando necessario (ma non è ancora il momento) e che i tempi di implementazione potrebbero essere diversi tra Europa ed Usa. Il presidente di Barclays ha dichiarato che le banche UK saranno danneggiate se i regolatori implementeranno rigidamente le misure di riduzione dei bonus e dei requisiti di capitale.

Questo poiché se gli Usa restano negligenti in tal senso, si potrebbe creare una sorta di “arbitraggio legislativo” che favorirebbe le banche di paesi meno rigidi nell’implementazione di tali misure. Oggi non sono attesi dati di rilievo, gli operatori resteranno in attesa dell’apertura dei mercati statunitensi. Sul decennale governativo la resistenza si colloca in area 3,32-3,35%. Negli Usa i tassi di mercato sono saliti sulla parte a breve e calati sul lungo in un contesto caratterizzato da dati macro contrastanti e borse in calo. Lo spread 2-10 anni si è attestato a 246pb da 251. Sul fronte macro la produzione industriale di settembre ha evidenziato un aumento maggiore delle attese (+0,7% m/m dal +1,2% di agosto, rivisto al rialzo dallo 0,8%) mentre il dato relativo alla fiducia dei consumatori calcolata dall’università del Michigan è calato in modo inatteso in ottobre (69,4 da 73,5).

Questa notte il governatore della Fed Bernanke ha evitato di commentare circa i tassi e l’andamento dell’economia in un discorso di apertura alla conferenza della Fed di San Francisco. Il governatore terrà un altro discorso nel pomeriggio ed il prossimo venerdì. Durante la settimana sono attesi numerosi interventi da parte di vari membri della Fed aventi ad oggetto l’outlook economico. A Wall Street i pubblici ministeri stanno investigando su un giro di operazioni di insider trading che coinvolgerebbero gestori di hedge fund, avvocati ed altre figure del settore. Venerdì è stato arrestato Rajaratnam, fondatore di Galleon Group, in quello che i pubblici ministeri hanno definito il maggiore caso di insider trading che coinvolge un gestore alternativo. Per oggi sul decennale la resistenza si colloca al 3,50%.

Valute: Euro in deprezzamento vs Dollaro su timori che i ministri finanziari europei possano discutere dell’eccessiva forza della moneta unica nel corso dell’incontro in programma oggi in Lussemburgo. La scorsa settimana Junker, primo ministro del Lussemburgo, aveva dichiarato che l’Euro sarebbe stato oggi oggetto di discussione. La resistenza continua a posizionarsi in prossimità di 1,4970/1,50, mentre il supporto più vicino si colloca a 1,4830. Secondo i dati del CFTC, la scorsa settimana gli speculatori hanno ridotto di circa il 15% il numero delle scommesse al rialzo sul cross. Andamento in trading range per lo Yen durante la notte con il cross vs Euro che oggi trova il livello di resistenza a 136 ed i supporti a 134,50 e 134.

Durante la notte le minute della BoJ hanno evidenziato come nell’ultima riunione i membri hanno dichiarato che la necessità dei programmi straordinari di emergenza sta diminuendo poiché le aziende hanno una maggiore facilità nel reperire capitali sul mercato.

Materie Prime: in rialzo il greggio WTI (+1,2%), che ha chiuso ai massimi dall’ottobre 2008 sopra i 78 $/b. Bene anche tutti gli altri energetici guidati dal gas naturale (+6,7%). Calano i metalli industriali guidati da rame (-1%) ed alluminio (-0,6%). Pressoché invariati i preziosi. Contrastati gli agricoli, con il caffè che avanza del 3,7% ed il calo del grano (-1,2%).

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