Il settore bancario sta per entrare in una nuova “eta’ dell’oro” tanto che gli utili cresceranno del 20% in 12 mesi per vari anni.
Lo sostiene il noto analista specializzato nel comparto Dick Bove. In un’intervista all’emittente CNBC (GUARDA IL VIDEO), Bove ha detto che “C’e’ cosi’ tanta liquidita’ in alcune banche degli Stati Uniti che puo’ essere usata per generare la crescita futura dei profitti. Penso che per i prossimi 2-3 anni ci sara’ un +20% all’anno, un’espansione ben piu’ veloce di quanto si sta per assistere nel settore industriale”.
Secondo l’analista non e’ vero che i profitti generati recentemente dalle banche sono in larga parte dovuti alla morbida politica monetaria della Federal Reserve. “Le banche non ne hanno bisogno”, ha detto, “hanno completamente ristrutturato i propri bilanci”. Cattivi debiti, svalutazioni e chi piu’ ne ha piu’ ne metta fanno parte della “storia antica”, sostiene. Come consegueza della riforma finanziaria Dodd-Frank “le banche creeranno nuovi prodotti che saranno molto redditizi”, ha aggiunto Bove.
Per quanto riguarda la crisi legata all’ondata di stop ai pignoramenti decisi dalle principali banche, l’analista getta acqua sul fuoco: “Si tratta di problemi legali, non finanziari” e ha proseguito dicendo che “il settore bancario e’ un po’ come l’industria del tabacco. Per i prossimi 5-7 anni dovra’ destinare parte dei propri ricavi semplicemente a pagare le spese legali”.
Tra i titoli preferiti resta Citigroup, soprattutto dopo che ha recentemente risuperato quota $5. Alla luce dell’alta liquidita’ a disposizione a Bove piace Bank of New York. La preferita e’ Goldman Sachs in quanto si sta per entrare in una fase definita dallo stesso Bove come uno dei “periodi piu’ entusiasmanti nella storia per quanto riguarda le fusioni e acquisizioni”. Gli investitori non dovrebbero comunque dimenticare “piccoli gruppi” come Lazard, Evercore.