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Banche, la Fabi riunisce a Milano i vertici del credito. Quale futuro per il settore

Dal 26 al 30 maggio, il Palazzo del Ghiaccio di Milano sarà il palcoscenico di un doppio evento organizzato dalla Fabi, Bank to the Future, che vedrà la partecipazione di tutti i numeri uno delle principali banche italiane e del direttore di Wall Street Italia, Leopoldo Gasbarro. (clicca qui per il programa della manifestazione)
In programma il 129° Consiglio nazionale e la 12ª Conferenza d’organizzazione, appuntamenti di rilievo che riuniscono i protagonisti del settore bancario in un momento cruciale per il sistema del credito.

“Bank to the future”: riflessione sul presente, visione sul domani

Il titolo scelto per l’iniziativa, “Bank to the future”, richiama con ironia il celebre film Ritorno al Futuro degli anni ’80, ma rappresenta anche una dichiarazione d’intenti chiara: guardare avanti, affrontando con consapevolezza le sfide attuali. Il comparto bancario italiano sta attraversando una fase di profondi cambiamenti, con il risiko bancario tornato al centro del dibattito e operazioni straordinarie che stanno ridefinendo gli assetti del credito nel Paese.

Tra i temi caldi al centro dei lavori: la digitalizzazione accelerata, l’impatto crescente dell’intelligenza artificiale e le nuove direttrici della politica monetaria della Bce. La trasformazione tecnologica sta modificando in modo sostanziale il modo di lavorare in banca, mentre le decisioni dell’Eurotower costringono l’intero settore a ripensare strategie e modelli operativi. In questo contesto, le lavoratrici e i lavoratori del credito si interrogano sul loro futuro professionale e sulle tutele necessarie.

Sileoni: “Clausola sociale obbligatoria nelle fusioni bancarie”

Il segretario generale della Fabi, Lando Sileoni, nel corso di un’intervista a Radio Rai Uno, ha sottolineato come «i problemi» legati al risiko bancario emergeranno «dopo la conclusione delle sei ops in corso», quando sarà necessario affrontare i nodi legati a esuberi, chiusure di filiali e mobilità del personale.

Sileoni ha proposto l’introduzione di una clausola sociale obbligatoria nelle operazioni di fusione, per garantire in anticipo l’assenza di impatti occupazionali.

A proposito dell’occupazione nel settore, Sileoni ha ricordato l’esistenza del fondo esuberi, «un ammortizzatore sociale interamente finanziato dalle banche» che consente la gestione di pensionamenti e prepensionamenti volontari, evitando licenziamenti. «Il sindacato non deve gestire il cambiamento, ma deve saper gestire il cambiamento», ha dichiarato, ribadendo l’impegno della Fabi nel monitorare ogni operazione per tutelare la sostenibilità sociale e i livelli occupazionali.

Un’occasione per riflettere sul sistema bancario del 2025

L’appuntamento milanese assume un significato particolare nel contesto attuale: il sistema bancario italiano si trova ad affrontare un mix di fusioni, riorganizzazioni, competizione globale e innovazione tecnologica. Le sfide per i lavoratori spaziano dalla conciliazione tra vita privata e professionale alla necessità di formazione continua, fino alla tutela dell’occupazione in un mondo sempre più automatizzato.

Durante il Consiglio nazionale e la Conferenza d’organizzazione si discuterà anche di contratto nazionale, accordi di gruppo, sostenibilità del lavoro bancario, inclusione generazionale e nuove modalità di relazione con la clientela. L’evento rappresenterà, quindi, non solo un importante momento di confronto tecnico, ma anche un’occasione di condivisione e crescita per l’intera organizzazione sindacale.