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BANCHE: L’OPERAZIONE NUOVA GALASSIA

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(WSI) – I colloqui fra Giovanni Bazoli, presidente di Intesa, e Cesare Geronzi, presidente di Capitalia, ci sono stati. Anche se sono rimasti quasi nella fase di puro e semplice scambio di opinioni. Però non è escluso che riprendano fra poco (soprattutto se Geronzi riuscirà a liberarsi delle sue pendenze con i giudici di Parma, relative a una vecchia storia di anni fa).

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Sulla carta l’ipotesi in gioco, che si stava esaminando, era semplicemente quella di una possibile fusione Capitalia-Intesa. In realtà, dietro a tutto questo c’era, e c’è, molto di più. E’ stato detto che i due presidenti volevano mettere in salvo quello che resta della Galassia del Nord. La Galassia era una costruzione pensata da Cuccia che però non è mai andata in porto. Geronzi e Bazoli volevano, e vogliono, mettere in piedi una nuova versione, molto più ridotta della Galassia del Nord, anche se per ora incontrano qualche difficoltà. Di che cosa si tratta?

In primo luogo, se si riuscisse a mettere insieme le due banche, si otterrebbe il risultato di diluire di molto i francesi di Credit Agricole dentro Intesa. Nella nuova banca i francesi, avrebbero cioè un ruolo marginale. E questo di fatto renderebbe a loro impossibile pensare a una scalata in Intesa (che non esisterebbe più, essendosi fusa con Capitalia). In sostanza, la nuova banca diventerebbe un soggetto meno scalabile. Anche perché a quel punto Geronzi e Bazoli saprebbero mobilitare varie forze italiane per arrivare a un azionariato abbastanza stabile.

Ma questo sarebbe solo il punto di partenza. In realtà il nuovo soggetto avrebbe un’altra missione-chiave (e tipico ogni volta che si pensa di fare una Galassia). E cioè quello di assicurare il controllo di Mediobanca, dove Capitalia ha già il dieci per cento. Intesa non ha azioni Mediobanca, ma la nuova banca potrebbe benissimo rilevare quelle di Unicredito. E quindi, con qualche altro acquisto, la nuova banca potrebbe arrivare a avere il 20 per cento circa di Mediobanca. E si potrebbe salire al 30 alleandosi a altri soggetti italiani azionisti della stessa. In questo modo il controllo di Mediobanca sarebbe stabilmente in mani italiane. Ma, allora, anche Generali sarebbe al sicuro (intanto, però, Bazoli ha cominciato a muovere Zaleski, che ha comprato il 2 per cento della compagnia triestina).

In sostanza, i francesi sarebbero tagliati fuori da Mediobanca. E Mediobanca, in un certo senso, con alle spalle Capitalia-Intesa potrebbe tornare a essere quello che doveva essere nei piani di Cuccia: il centro della Galassia del Nord. Centro che potrebbe funzionare da supporto anche per altre storie. Viene in mente, ad esempio, Pirelli-Telecom, ma anche Fiat. Più cose nuove da mettere in pista.

In sostanza, l’operazione “Nuova Galassia” avrebbe il vantaggio di mettere al sicuro da assalti due grandi banche, Capitalia e Intesa, e di riportare Mediobanca al centro del sistema finanziario italiano e delle grandi operazioni. L’operazione, comunque, è difficile perché le due banche in questione non si sono mai “parlate” molto, perché è difficile immaginare due uomini più diversi di Bazoli e Geronzi, e perché un progetto del genere può contare su moltissimi nemici. I due, però, sono molto abili (sono i due più abili, in questo momento), e forse sono anche abbastanza determinati.

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