(WSI) – Avvio di seduta in leggero rialzo per gli indici europei dopo la chiusura in leggero calo per la borsa americana dopo i massimi di due anni e mezzo toccati di recente (Dow Jones -0,34% con Exxon Mobil, Intel e DuPont in calo, mentre JP Morgan ed i finanziari in generale si sono mossi in controtendenza, S&P500 -0,32%, Nasdaq100 -0,15%), mentre stamattina le borse dell’Asia-Pacifico mostrano una prevalenza di segni positivi (il Nikkei ha chiuso in progresso dello 0,6% circa ai massimi dei nove mesi grazie alla debolezza dello yen e agli acquisti di titoli finanziari, salgono di circa lo 0,7% Hong Kong e Shanghai, mentre è negativa Seoul).
Ieri a mercati chiusi Dell ha annunciato di aver triplicato l’utile nel 4Q a USD927 mln a USD0,48 per azione (l’Eps al netto delle voci straordinarie sale a USD0,53). Oggi si conosceranno negli Usa i numeri degli ultimi tre mesi di Abercombrie & Fitch, Comcast e Nvidia Corporation. In Europa, focus su SocGen che nel 4Q ha quadruplicato l’utile a EUR874 mln.
Dopo essersi portati ai nuovi massimi di chiusura da 29 mesi con Barclays in forte evidenza nel settore bancario sui robusti risultati e outlook, questa mattina il sentiment positivo sull’azionario ed in particolare sul comparto bancario è stato rafforzato da Société Générale, che ha presentato una trimestrale sopra le attese. La seconda banca francese ha chiuso il 4Q10 con un utile netto di EUR874,0 mln, quattro volte superiore rispetto ai EUR221,0 mln di un anno fa. Il dato supera le stime degli analisti ferme a EUR865,0 mln. Alla luce di questi numeri, il Cda ha proposto la distribuzione di un dividendo annuale di EUR1,75 contro gli EUR0,25 dell’anno precedente. Il dividendo potrebbe essere pagato tramite azioni.
Fari puntati anche sulle auto dopo che questa mattina una nota dell’associazione di settore Acea ha dichiarato che le immatricolazioni di auto nell’Unione europea (Ue27) hanno registrato a gennaio 1,042 mln di veicoli, in calo dell’1,4% su anno. Il gruppo Fiat ha segnato a gennaio un calo del 20,2% a 78.766 veicoli, con una quota di mercato in calo al 7,6% dal 9,3% di gennaio 2010
EVENTI SOCIETARI
ENI (EUR18,40): chiude il quarto trimestre del 2010 con un utile netto adjusted (senza le componenti straordinarie) di EUR1,72 mld, in rialzo del 23,6% rispetto allo stesso periodo 2009, mentre nell’intero anno si attesta a EUR6,87 mld, in crescita del 31,9%. In una nota del gruppo si legge che l’incremento del netto deriva “dall’accellente risultato del settore E&P che ha beneficiato della ripresa del prezzo del petrolio e dell’apprezzamento del dollaro”.
FIAT (EUR7,24): le immatricolazioni di auto nell’Unione europea (Ue27) hanno registrato a gennaio 1,042 milioni di veicoli, in calo dell’1,4% su anno. Il gruppo Fiat ha segnato a gennaio un calo del 20,2% a 78.766 veicoli, con una quota di mercato del 7,6% dal 9,3% di gennaio 2010.
GEOX (EUR3,7575): gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato il giudizio da equal-weight a overweight, mentre il target price è stato portato da EUR3,75 a EUR4,78.
TERNA (EUR3,335): gli analisti di Goldman Sachs hanno limato al rialzo il target di prezzo da EUR2,95 a EUR3, il rating è sell. Gli analisti di Bank of America-ML hanno anch’essi limato al rialzo il target price da EUR3,20 a EUR3,30, il rating è neutral.
ANSALDO Sts (EUR10,94): un raggruppamento di impresa guidato da Ansaldo Sts, società del gruppo Finmeccanica, si è aggiudicato i lavori per il potenziamento tecnologico delle linee convenzionali sulla direttrice Torino-Padova delle ferrovie per un valore complessivo di EUR486,0 mln. La quota del contratto di competenza di Ansaldo Sts è di circa EUR200,0 mln.
BANCHE: il governo cambia il regime fiscale sulle svalutazioni dei crediti per non penalizzare le banche in vista dell’entrata in vigore di Basilea 3, a partire dal 2013. Lo prevede il maxiemendamento al decreto legge Milleproroghe su cui il Senato voterà la fiducia oggi.
MACRO, CAMBI E COMMODITIES
Dopo i deludenti preliminari diffusi ieri e relativi a Italia, Germania e Francia, è atteso oggi il Pil spagnolo del quarto trimestre, con attese di uno 0,2% congiunturale e di uno 0,6% tendenziale. Nel Regno Unito sono previsti i dati sulla disoccupazione di dicembre, ma maggior parte dei dati macro della giornata riguardano gli Stati Uniti dove sono in arrivo i prezzi alla produzione, la produzione industriale ed il livello di utilizzo degli impianti di gennaio, e sul mercato immobiliare la costruzione di nuove case e le nuove licenze edilizie. In arrivo anche i consueti dati settimanali su richieste di mutui e le scorte Eia di greggio.
Sul mercato dei cambi, sul finire della seduta asiatica la sterlina viaggia in rialzo, portandosi ai massimi da 5 mesi su un paniere di valute, sostenuta dai dati di ieri sull’inflazione inglese che hanno consolidato le attese di un rialzo dei tassi, spingendo il governatore Mervyn King a riconoscere che il costo del denaro potrebbe salire più rapidamente diquanto gli economisti avevano previsto.
Il dollaro sembra nella posizione ideale per testare il margine alto di un range di lunga data nei confrontidello yen dopo aver toccato un massimo di otto settimane a ridosso di 84,0. L’Eur/Usd si mantiene in area 1,3550. Sul fronte delle commodities, il greggio Usa è in ulteriore rialzo nellequotazioni asiatiche, sostenuto dal calo a sorpresa delle scorte settimanle di greggio (dati Api), mentre il Brent è in vista dei USD102,0,sostenuto dalle pressioni nel Medio Oriente.
OBBLIGAZIONI E MONETARIO
Apertura in lieve calo per l’obbligazionario europeo. La settimana prosegue all’insegna delle aste. Dopo i collocamenti a 5 e 30 anni italiani di lunedì, ieri è stata la volta di Spagna e Grecia che si sono attivate sul tratto breve registrando un significativo calo dei rendimenti e una buona accoglienza.
Oggi tocca invece alla Germania, con l’offerta del suo decennale per 4 mld, e al Portogallo che dopo la pressione vista la settimana scorsa collocherà titoli a 12 mesi.Lisbona procederà con un buyback di titoli di imminente scadenza che secondo gli analisti potrebbe migliorare la fiducia ed aiutare Lisbona a ridurre l’eccessivo costo del finanziamento.
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