Bear Stearns (BSC – Nyse) e Goldman Sachs Group (GS – Nyse) hanno deciso di ridurre il personale in risposta al calo del fatturato del settore investimento bancario.
Bear Stearns, che conta 11200 dipendenti intende tagliare almeno 500 posti di lavoro, soprattutto quelli relativi ai sistemi di informazione con la chiusura dell’ufficio di Tampa in Florida.
A Goldman Sachs i licenziamenti sono gia’ iniziati e fanno parte, secondo il portavoce Lucas van Praag, dell’eliminazione annua dei dipendenti meno produttivi.
I tagli, che dovrebbero colpire circa 650 dipendenti dovrebbero pero’ escludere chi e’ stato assunto l’anno scorso, quindi la scelta verra’ effettuata tra i 13300 impiegati che erano sul libro paghe alla fine del 1999. Goldman Sachs conta ora 22600 dipendenti.
Le paghe dei dipendenti rappresentano il costo maggiore per le societa’, ammontando a 50 centesimi per ogni dollaro di guadagno.
Quando le commissioni si riducono il taglio dei posti di lavoro diventa quindi quasi automatico.
A Bear Stearns nel quarto trimestre i compensi come percentuale del fatturato netto sono saliti al 52,8% dal 48,5% dell’anno scorso.
Anche Credit Suisse First Bostonha deciso l’eliminazione dell’8% della forza lavoro dopo che l’attivita’ di sottoscrizione di titoli e’ scesa di un terzo rispetto l’anno scorso a $22,7 miliardi e quella di fusione e acquisizione e’ calata di due terzi a $245 miliardi.