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BANCARI IN FERMENTO SU FUSIONI E CRISI ARGENTINA

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Il caso Argentina, le operazioni di fusione, i dati di bilancio: su queste tre direttive si sta sviluppano la giornata borsistica per i titoli bancari.

WallStreetItalia ha chiesto a Pietro Casano, analista di Gestnord, di spiegare ai nostri lettori cosa aspettarsi nel medio periodo.

“La situazione argentina – dice Casano – pesa come un macigno in particolare sui due istituti: BNL e IntesaBCI“.

La banca romana ha deciso di azzerare gli asset in Argentina: “la decisione di BNL – dice ancora Casano – è stata molto coraggiosa, e sono convinto che questa decisione premierà a medio-lungo termine il titolo. In momenti come questi è importante che gli investitori avvertano la totale assenza di incertezze sul fronte dei bilanci, anche perché questo genere di pericolo (bilanci non proprio trasparenti e alchimie contabili) sono una trappola nella quale sono cadute molte società importanti in Italia e nel mondo. Anche IntesaBCI è molto esposta su questo fronte argentino, sarà interessante vedere che soluzione verrà adottata”.

“Oggi sta soffrendo anche MPS, anche se sembra che il concambio con BNL nell’ambito dell’operazione di fusione con l’istituto senese potrebbe andare a vantaggio di MPS.

“E’ ancora presto – dice Casano – per fare chiarezza su questo punto. Alla fusione mancano ancora importanti appuntamenti, come la revisione dei libri contabili di BNL e la cessione delle quote di San Paolo IMI nelle mani di MPS. Solo a qurel punto, e guardando ai valori di mercato, si potrà capire quale dei due istituti trarrà il maggiore vantaggio dalla fusione”.

Proprio la banca torinese sta conoscendo una giornata importante: “Sul fronte dei dati presentati ieri, che sono soddisfacenti, incidono però alcune plusvalenze e soprattutto bisognerà capire i vantaggi della scelta di San Paolo IMI di puntare su Banca Cardine. Personalmente credo che l’operazione porterà vantaggio nel medio termine, anche a scapito di quale leggero arretramento rispetto ai valori attuali. Il fatto che la banca torinese abbia deciso l’operazione di buyback per 70 milioni di azioni è sicuramente un fatto positivo”.

Da segnalare anche la performance di Banca di Roma, mentre rimane indietro Unicredito: “la nostra view sull’istituto milanese è sicuramente positiva, anche alla luvce dell’operazione che ha condotto insieme con la tedesca Allianz. L’Opas amichevole sul 100% del capitale con diritto di voto di Zagrebacka Banka è un’operazione importante e non troppo dispendiosa per le casse dell’isitituto milanese”.

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