New York – Quando mancano 45 minuti all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana b>(vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano in forte progresso, facendo pensare ad un avvio di seduta finalmente positivo dopo tre giornate di cali marcati.
Tra gli appuntamenti clou in calendario macro erano previsti i prezzi al consumo e le richieste di sussidio di disoccupazione dell’ultima settimana. Nel complesso si puo’ dire che le cifre macro non hanno deluso, ma nemmeno alimentato il morale piu’ di tanto. Le domande di indennita’ sono scese, in linea con le aspettative, mentre la crescita dell’indice PCI e’ stata lievemente piu’ alta del previsto.
In ambito societario occhi puntati su Nike e FedEx. Il corriere, considerato cartina al tornasole dell’attivita’ economica statunitense, ha riportato utili migliori del previsto e fatturato in crescita.l
Intanto in Giappone continuano i tentativi dei tecnici di riprendere il controllo della situazione ai reattori nucleari della centrale di Fukushima Daiichi. Gli elicotteri dell’esercito hanno gettato acqua nelle parti surriscaldate per guadagnare tempo mentre i funzionari di Tokyo Electric Power assicurano che una linea energetica sara’ presto messa a disposizione per riattivare l’elettricita’ nello stabilimento, il che dovrebbe consentire alle pompe di raffreddamento di ripartire.
Intanto la situazione in Bahrein fa sempre piu’ tesa. Il presidente americano Barack Obama non ha ancora pronunciato parola per criticare o difendere l’intervento in Bahrein dei sauditi e per i comportamenti tenuti dalle forze di polizia del Regno dei Due Mari per sedare le proteste di matrice sciita. Usa, Arabia Saudia e Bahrein sono alleati.
L’Iran invece da parte sua non ha intenzione di rimanere con le mani in tasca e ha appena richiamato a casa l’ambasciatore in Bahrein e non sembra intenzionato a volersi fermare li’. Il deputato della Repubblica Islamica Hossein Naqavi ha annunciato in tv che “risponderanno con tutte le loro forze e potenziale a disposizione per mettere fine all’oppressione della gente in Bahrein”. C’e’ il rischio di una nuova Guerra del Golfo, con la differenza che questa volta, se l’Onu non fara’ qualcosa, potrebbe essere l’Iran a intervenire e non gli Usa.
Sugtli altri mercati, i prezzi del petrolio tornano a correre sulla paura di una carenza delle scorte per effetto dei disordini nel Golfo Persico e dell’instabilita’ in Libia. I futures sul petrolio con scadenza aprile scambiano in progresso di circa il 2,5% a quota $100,67 il barile.
I contratti con scadenza aprile dell’oro avanzano dello 0,2% a $1.398,9 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro si riprende dopo aver pagato caro il declassamento di due tacche del rating sul debito di Moody’s sul Portogallo (ieri) e oggi si rafforza sul dollaro attestandosi in area $1,4006 (+0,76%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,26%, in rialzo di 8,9 punti base.
Alle 13:45 (le 8:45 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 avanza di 15,4 punti a quota 1.269,3 (+1,23%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 22,25 punti a 2.230,75 (+1,01%).
Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in progresso di 93 punti (-0,8%) in area 11.671.