
Bangkok – Listini asiatici in rialzo, con gli investitori fiduciosi che la Federal Reserve e la Banca centrale europea annuncino in settimana una serie di misure monetarie accomodanti per stimolare il processo di ripresa economica e uscire dalla crisi. Euro a $1,2272.
Il braccio di politica monetaria della banca centrale americana, il Federal Open Market Committee, inizierà domani la due giorni di meeting, mentre la Bce deciderà nella giornata di giovedì.
L’ultimo report pubblicato dal Fondo Monetario Internazionale sostiene che i problemi nell’Eurozona non hanno fatto altro che amplificare i difetti del sistema e l’instabilità finanziaria globale. Un processo ordinato per risolvere le cause della crisi richiederà tempo e grossi sforzi.
L’impatto della crisi del debito in Europa, che ormai si protrae da oltre tre anni, assume un ruolo centrale nell’indice sull’attività manifatturiera Pmi del Giappone. Il calo registrato nel mese di luglio è il più forte dal terremoto e tsunami che nel marzo del 2011 devastarono il paese. In calo la domanda di beni giapponesi dall’Europa e dalla Cina.
Risultati contrastanti dal fronte societario, con i buoni risultati registrati da nomi quali Hitachi e Tsugami che riescono a placare i timori sui conti di altri titoli.
L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo comunque torna oltre 8.687,93 punti, ovvero il ritracciamento del 50% del rally registrato tra il 4 giugno e il 4 luglio. La giornata odierna termina con +59,62 punti (+0,69%) a 8.695,06 punti.
Sin dal 25 luglio l’indice MSCI Asia Pacific Index ha segnato +4,8%, l’avanzata da quattro giorni più forte da inizio 2012, dopo che il Presidente Bce Draghi ha detto che verrà fatto il possibilità per garantire la stabilità dell’Eurozona e della moneta unica.
Delle 1.007 società nel listino, in settimana 262 annunceranno i risultati d’esercizio sul secondo trimestre dell’anno. Gli utili per azione dovrebbero crescere +20% in quest’anno fiscale.
Asia: indice Dow Jones Asian Titans in rialzo (+1,18%). Nikkei (+0,69%), Seul (+2,07%), Sydney (+0,79%), Hong Kong (+1,09%), Shanghai (+0,20%), Singapore (-0,19%).
Commodities: Wti ($89,74, -0,04%), Brent ($105,91, -0,27%), oro ($1.622,40, +0,17%), argento ($28,14, +0,38%), rame ($3,426, +0,94%).
Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2272 (+0,10%), contro lo yen giapponese a ¥96,01 (+0,20%), contro il franco svizzero a CHF 1,2010 (-0,01%), contro la sterlina a GBP 0,7810 (+0,10%). Dollaro/yen a ¥78,24 (+0,12%).
Futures sull’indice S&P500 in rialzo di 4,75 punti (+0,34%) a 1.385,25. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,512%.
“Parte degli investitori sono ottimisti e questo supporta il mercato. I meeting in settimana delle banche centrali e i dati in arrivo aiutano”, ha detto a Reuters Stan Shamu, strategista di mercato per IG Markets, riferendosi ai numeri in arrivo dal settore immobiliare australiano.