Bangkok – Listini asiatici in ribasso, guidati ancora dalle notizie negative in arrivo dall’Europa, sulla possibilità dell’aggravarsi della crisi in corso. In continuo rialzo i rendimenti dei bond spagnoli, con i titoli a 10 anni ormai non lontani dal cosiddetto “punto di non ritorno”, del 7%, che al tempo spinse Grecia, Irlanda e Portogallo a richiedere aiuti finanziari dalla comunità internazionale. Euro a $1,2388.
I rendimenti dei bond a 10 anni spagnoli viaggiano al momento non lontani dai massimi raggiunti durante lo scorso novembre, al 6,656%, in forte rialzo, di 21 punti base. Si allarga lo spread con i corrispettivi titoli tedeschi, a 539 punti base.
Per contro, i rendimenti dei Treasury a 10 anni scendono sui minimi da oltre 60 anni, sotto l’1,6%. I rendimenti dei titoli a 10 anni del Giappone raggiungono invece i minimi da 9 anni, allo 0,810%.
In rialzo la produzione industriale in Giappone, +0,2% in marzo rispetto a febbraio, meno delle attese degli analisti per +0,5%.
L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo riesce con difficoltà a mantenere la soglia degli 8.500 punti, nonostante lo yen continui ad apprezzarsi contro il dollaro americano e contro l’euro (sui massimi da quattro mesi e mezzo). Nel solo mese di maggio il listino nipponico cede -11%, il calo più forte da oltre due anni.
MSCI Asia Pacific Index ormai dovrebbe chiudere maggio con -11%, la variazione negativa nel mese più forte dall’ottobre 2008, nel mezzo delle conseguenze della crisi finanziaria.
Male anche l’indice Asx200 dell’Australia, sotto -8% nel solo mese di maggio e -0,2% da inizio 2012. La scorsa settimana toccati i minimi del 2012 a quota 4.024,8 punti.
Per l’Hang Seng di Hong Kong si tratta del peggiore maggio da oltre 14 anni. A pesare sul listino anche gli ultimi dati macro in arrivo dalla Cina, che confermano un rallentamento della crescita. Indice -12,7% in maggio, o -0,1% da inizio 2012.
Asia: indice Dow Jones Asian Titans in calo (-0,66%). Nikkei (-1,05%), Seul (-0,08%), Sydney (-0,59%), Hong Kong (-0,71%), Shanghai (-0,27%), Singapore (-0,40%).
Commodities: Wti ($88,04, +0,25%), Brent ($103,55, +0,08%), oro ($1.564,30, -0,09%), argento ($27,92, -0,23%), rame ($3,3825, -0,22%).
Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2388 (+0,19%), contro lo yen giapponese a ÂĄ97,62 (-0,15%), contro il franco svizzero a CHF 1,2008 (-0,02%), contro la sterlina a GBP 0,8000 (+0,15%). Dollaro/yen a ÂĄ78,83 (-0,33%).
Futures sull’indice S&P500 in rialzo di 3,50 punti (+0,27%) a 1.312,00. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,618%, in calo di 1 punto base.
“Il mercato è seriamente preoccupato sulla possibilità di un default disordinato e un’uscita della Grecia dall’euro, su quello che tale evento vorrebbe dire per gli effetti contagio sull’Europa e sull’intero sistema finanziario globale”, ha detto a Bloomberg Prasad Patkar, gestore per Platypus Asset Management a Sydney. “Ci dovrebbe essere una forte risposta da parte dei governi e dalla banca centrale per scacciare il panico dai mercati”.