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Azionario Asia: giornata calma. Consolidamento e prese di profitto

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Bangkok – Listini asiatici in leggero ribasso, in una giornata tutto sommato debole, in cui si punta a consolidare i recenti rialzi e chiudere un’altra buona settimana per l’azionario. Euro a $1,3082.

A sostenere i rialzi sino ad oggi i segnali di ripresa giunti dalla più grande economica al mondo, gli Stati Uniti, e i minori timori associati alla crisi del debito in corso nell’eurozona. Inizia a preoccupare la possibilità di un rallentamento della Cina, ma gli analisti considerano il rally nell’azionario asiatico tutto sommato giustificato, considerati anche i forti cali del 2011.

Aiutano il sentiment le recenti ondate di liquidità dalle varie banche centrali globali. Con il calo dell’inflazione nei vari paesi asiatici, si chiede inoltre con sempre più insistenza per nuove misure monetarie accomodanti, in particolar modo in India e in Cina, qui per evitare la possibilità di un tanto citato “hard landing”.

Intanto, a preoccupare sulla possibilita’ di crescita dei prezzi, i rischi associati al petrolio e alla possibilità di crescenti tensioni tra l’Iran e il mondo occidentale. Dopo i recenti rialzi, anche grazie alla forza del dollaro il greggio mostra ora segnali di leggero cedimento, e ritorna sui $105.

Eccezione tra i principali listini dell’area è il Shanghai Composite della Cina, in forte ripresa dopo che questi giorni non era riuscito a tenere il passo positivo degli altri grandi indici.

Esportazioni di Singapore in ripresa a febbraio, con le spedizioni di prodotti farmaceutici ed elettronica in forte aumento, dopo che le festività per il nuovo anno lunare in gennaio avevano frenato le vendite estere. Le esportazioni non-petrolifere segnano +30,5%, dopo un calo -2,4% a gennaio (si consideri che le festività erano a febbraio nel 2011).

Yen giapponese in ripresa dai minimi da 11 mesi toccati contro il dollaro americano, va a impattare l’outlook degli esportatori e frena l’avanzata del Nikkei di Tokyo, che in questi giorni era tornato, dopo tanti mesi, nuovamente oltre quota 10.000. La giornata termina con +6,55 punti (+0,06%) a 10.129,83.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans in leggero calo (-0,13%). Nikkei (+0,06% in chiusura), Seul (-0,46%), Sydney (-0,04%), Hong Kong (-0,09%), Shanghai (+0,84%), Singapore (-0,18%).

Commodities: Wti ($105,47, +0,34%), Brent ($123,09, +0,40%), oro ($1.660,00, +0,03%), argento ($32,60, -0,38%), rame ($3,884, -0,35%).

Valutario: Euro contro il dollaro a $1,3084 (+0,03%), contro lo yen giapponese a ¥109,26 (+0,02%), contro il franco svizzero a CHF 1,2071 (+0,01%), contro la sterlina a GBP 0,8327 (+0,06%). Dollaro/yen a ¥83,51 (+0,01%).

Futures sull’indice S&P500 in calo di 1,50 punti (-0,11%) a 1.394,50. Rendimenti dei Treasury a 10 anni al 2,296%.

“Il mercato prende fiato dopo il rally registrato di recente”, ha detto a Bloomberg Mitsushige Akino, a Tokyo per Ichiyoshi Investment Management. “Non ci sono dubbi che l’economia statunitense stia viaggiando nella giusta direzione. I fondamentali sono forti e i capitali continuano ad arrivare in Asia. Con la ripresa degli Stati Uniti e i minori timori legati alla crisi in Europa, l’economia globale non attraverserà una fase recessiva”.