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Azionario Asia giù: tornano in primo piano i rischi Eurozona

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Bangkok – Listini asiatici in calo. Tornano in primo piano i timori sul rallentamento economico globale e sull’impatto negativo per i mercati dalla crisi del debito in corso nell’Eurozona. Euro a $1,2253.

Svanisce dunque, almeno per il momento, l’entusiasmo sugli utili delle società Usa, che in questi giorni erano riusciti a scacciare la negatività e le preoccupazioni sull’impatto nei bilanci del periodo di debolezza generale.

Delle 110 società nell’indice S&P500 che fino ad oggi hanno annunciato i risultati d’esercizio sul secondo trimestre, il 71% ha superato le attese degli analisti.

Nonostante i cali in giornata, l’azionario asiatico dovrebbe comunque riuscire a chiudere la settimana con un’ottima variazione positiva, la più forte sin da gennaio.

Questo nonostante la continua fase di forza dello yen giapponese mantenga gli esportatori e le grosse società (dipendenti dai mercati esteri) sotto costante pressione.

La Cina, tramite l’agenzia di stampa ufficiale, la Xinhua News Agency, annuncia che non allenterà il controllo sul mercato immobiliare, e tenterà in tutti i modi di evitare un aumento indiscriminato dei prezzi.

Petrolio in rialzo, con il Wti sopra $92, a causa dei timori sulle crescenti tensioni in Medio Oriente, che potrebbero portare a una drastica riduzione di offerta della risorsa. L’Opec, l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, che conta per circa il 40% dell’offerta totale di greggio a livello globale, annuncia un taglio delle esportazioni del -0,9% a 23,78 milioni di barili al giorno, nelle quattro settimane fino al 4 agosto.

Indice Nikkei della Borsa di Tokyo in calo -125,68 punti (-1,43%) a 8.669,87 punti.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans in calo (-0,96%). Nikkei (-1,43%), Seul (0%), Sydney (-0,24%), Hong Kong (-0,12%), Shanghai (-0,77%), Singapore (-0,59%).

Commodities: Wti ($91,98, -0,73%), Brent ($107,36, -0,41%), oro ($1.581,70, +0,08%), argento ($27,145, -0,26%), rame ($3,534, 0%).

Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2253 (-0,21%), contro lo yen giapponese a ¥96,25 (-0,24%), contro il franco svizzero a CHF 1,2008 (-0,01%), contro la sterlina a GBP 0,7805 (-0,04%). Dollaro/yen a ¥78,52 (-0,05%).

Futures sull’indice S&P500 in calo di 4,25 punti (-0,31%) a 1.367,75. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,494%.

“La situazione per i mercati continuerà ad essere molto problematica”, ha detto a Bloomberg Steven Sun, strategista azionario per HSBC. “Le banche centrali globali potrebbero continuare nel processo di allentamento monetario per frenare la volatilità nei mercati ed evitare rischi di ribasso per la crescita economica”.