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Azionario Asia: forte rialzo dopo Pil Cina e asta Francia

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Bangkok – Listini asiatici in rialzo, recuperano dopo i cali registrati nella giornata di ieri. Euro a $1,2732.

Il dato sulla crescita economica della Cina viene interpretato in maniera positiva dai mercati. Nonostante, con una variazione del Pil dell’8,9% nel periodo ottobre-dicembre 2011, il valore sia il più basso dagli ultimi 10 trimestri, viene visto come un segnale incoraggiante il fatto che è riuscito a superare le attese degli analisti. Interpretazione: la crisi nell’eurozona non ha avuto ad ora l’impatto negativo che ci si aspettava (per Pechino).

Ecco dunque che tra i principali indici, in giornata il Shanghai Composite della Cina è il migliore, accompagnato a breve distanza da un’ottima performance dell’Hang Seng di Hong Kong.

Si segnala la rottura di un livello tecnico importante da parte del Nikkei di Tokyo, con l’indice che torna oltre la media mobile a 25 giorni.

Dall’Europa segnali incoraggianti giungono invece dall’asta francese, che sembra aver snobbato completamente la perdita del rating “AAA”, da parte dell’agenzia Standard & Poor’s. Il tesoro francese ha collocato sul mercato €8,5 miliardi con rendimenti stabili o in calo rispetto alle aste precedenti. Giù lo spread con i titoli tedeschi.

Movimenti simili per i differenziali di Italia e Spagna.

Ecco allora che non è solo l’azionario a beneficiarne. La moneta unica recupera terreno contro i principali rapporti di cambio, e contro il dollaro americano torna con forza al di sopra di $1,27. Bene anche rispetto a yen, franco e sterlina.

Il miglioramento del sentiment da la spinta anche alle valute a più alto rischio. Con l’aussie (dollaro australiano) e il kiwi (dollaro neozelandese), che al momento registrano un apprezzamento dello 0,7% circa contro il biglietto verde Usa. Entrambe hanno beneficiato dei dati giunti da Pechino, incoraggianti per la continua domanda di materie prime dai due paesi, che contano sulla Cina per gran parte della domanda estera.

Bene le principali commodities. Metalli ed energetici registrano un rialzo di circa il 2%. Eccezione il gas naturale, che prosegue nel trend negativo di lungo periodo.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans in rialzo (+1,53%). Nikkei (+1,05% in chiusura), Seul (+1,80%), Sydney (+1,65%), Hong Kong (+2,34%), Shanghai (+3,52%), Singapore (+1,23%).

Commodities: Wti ($100,32, +1,64%), Brent ($111,25, 0%), oro ($1.658,80, +1,72%), argento ($30,29, +2,60%), rame ($3,745, +2,97%).

Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2732 (+0,55%), contro lo yen giapponese a ¥97,59 (+0,33%), contro il franco svizzero a CHF 1,2104 (+0,017), contro la sterlina a GBP 0,8284 (+0,24%). Dollaro/yen a ¥76,66 (-0,18%).

Futures sull’indice S&P500 in rialzo di 8,75 punti (+0,68%) a 1.297,75. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,889%.

“Il rallentamento della crescita economica cinese è tutto sommato contenuto, e la situazione generale del paese è stabile”, ha detto a Reuters Hua Zhongwei, analista per Huachuang Securities a Pechino. “Secondo i nostri studi, la domanda per macchinari e apparecchiature pesanti è in ripresa. Questo è un segnale molto buono per l’economia”.