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Azimut sigla accordo con FSI per la nascita di TNB, nuova banca di wealth management

Azimut Holding ha sottoscritto un accordo vincolante con FSI per la creazione di TNB, una nuova banca online specializzata nella gestione patrimoniale.
L’intesa segna una tappa strategica nel percorso di crescita del gruppo guidato da Pietro Giuliani, con un’operazione che supera i 3 miliardi di euro di valore complessivo.

L’operazione

Il progetto, svelato per la prima volta nel marzo 2024, prende oggi forma attraverso un’intesa strategica che prevede l’acquisizione, da parte di Azimut, di una banca identificata insieme a FSI. Le trattative per l’operazione – si legge in una nota -sono attualmente in fase avanzata, subordinate al completamento di una precedente ristrutturazione societaria che coinvolge l’istituto bancario in questione.

Nel dettaglio, l’accordo prevede l’acquisizione – da parte di Azimut – di un istituto bancario italiano, individuato congiuntamente con FSI, con il quale le trattative sono in fase avanzata e subordinate al completamento di un’operazione societaria in corso. La banca assumerà il nome di TNB (acronimo non ancora esplicitato ufficialmente) e riceverà un perimetro selezionato delle attività distributive italiane del gruppo Azimut, oltre ad altri asset del gruppo.

Una volta perfezionata l’operazione, Azimut deterrà il 19,99% del nuovo istituto, mentre FSI controllerà l’80,01%. La struttura dell’intesa prevede che Azimut, dopo l’acquisizione iniziale della banca, ceda l’80,1% a FSI per un valore potenziale pari a circa 1,2 miliardi di euro nel tempo.

Dettagli finanziari

Il valore si compone di tre elementi: un pagamento iniziale in contanti da 240 milioni di euro, un pagamento differito da 210 milioni che sarà versato tramite distribuzione di dividendi o riserve, o in occasione dell’uscita di FSI, e un meccanismo di earn-out fino a 760 milioni, condizionato al raggiungimento di determinati obiettivi economici e patrimoniali – in particolare sulla redditività del capitale investito e sulla raccolta sotto forma di conti correnti e depositi.

Il presidente di Azimut, Pietro Giuliani, ha sottolineato come l’operazione sia volta ad accrescere il valore per gli azionisti, evidenziando una stima di ricavi garantiti pari ad almeno 2,4 miliardi di euro e una valutazione post-imposte di TNB intorno a 1,2 miliardi nel medio termine. Sul piano economico, Azimut prevede un impatto positivo sull’utile netto pro forma del 2024 per circa 52 milioni di euro.

L’operazione, volta ad accrescere il valore per gli azionisti, siglata oggi tra Azimut e FSI supera i 3 miliardi di euro, in linea con le OPS attualmente presenti sul mercato, comprendendo per noi: almeno 2,4 miliardi di euro di garanzia di ricavi oltre a una valutazione post-imposte di TNB, nel tempo, di circa 1,2 miliardi di euro. È un deal in controtendenza rispetto a quanto sta accadendo in Italia: infatti, Azimut continuerà a evolvere come piattaforma globale e indipendente di consulenza finanziaria multigenerazionalee parallelamente promuoverà la nascita di TNB come un nuovo player indipendente, destinato alla quotazione. Entrambe le realtà punteranno sullo sviluppo qualitativo, oltreché quantitativo. Azimut continuerà a investire nella consulenza e nella gestione degli investimenti (liquidi e illiquidi) a livello globale, nel corporate e investment banking, e nelle soluzioni fintech e AI. Lo farà insieme ai suoi consulenti finanziari, che evolveranno ulteriormente offrendo ai clienti privati e corporate l’unica piattaforma italiana d’investimento presente in oltre 20 Paesi nel mondo, con accesso diretto ai mercati in tempo reale. TNB, dal canto suo, baserà la sua crescita sul banking digitale di ultima generazione, abbinato ad una rete che ne esalterà la potenza e l’efficienza.”

La nuova banca

Qualche dettaglio sulla nuova banca. TNB. Forte di una rete composta da oltre 900 professionisti e più di 25,6 miliardi di euro di masse totali in arrivo da Azimut, TNB si posizionerà fin da subito tra le prime dieci reti di consulenza finanziaria in Italia, sia per numero di consulenti sia per patrimonio gestito.

Alla guida della nuova banca ci sarà Paolo Martini, attuale CEO di Azimut Holding, che assumerà il ruolo di amministratore delegato di TNB, forte di oltre vent’anni di esperienza nel settore e di una visione strategica già affermata nel panorama della consulenza finanziaria italiana.

Partnership strategica

Oltre alla componente finanziaria, l’intesa introduce una partnership industriale di lungo periodo tra Azimut e TNB. È previsto un accordo di distribuzione della durata minima di 20 anni, attraverso cui TNB diventerà il partner bancario di riferimento del gruppo Azimut. L’intesa prevede inoltre la generazione di commissioni a favore di Azimut pari a circa 200 milioni di euro l’anno per un periodo iniziale di almeno 12 anni.

Il finanziamento dell’operazione – si spiega nel comunicato –  avverrà tramite risorse proprie sia da parte di Azimut che di FSI, senza ricorso a leverage esterno.

Chi sono i protagonisti

Azimut è uno dei principali gruppi indipendenti europei attivi nel risparmio gestito, con oltre 100 miliardi di euro di patrimonio in gestione e presenza diretta in 19 Paesi. Il gruppo opera attraverso una rete internazionale di consulenti e gestori, con una forte spinta verso l’innovazione e l’indipendenza dai gruppi bancari tradizionali. L’azionariato vede circa 2.000 fra gestori,
consulenti finanziari e dipendenti uniti in un patto di sindacato che controlla circa il 21% della società. Il rimanente è flottante.

FSI SGR è una società di gestione del risparmio con sede a Milano, specializzata in investimenti di private equity in aziende italiane di eccellenza. Fondata nel 2016 come spin-off del Fondo Strategico Italiano (ora CDP Equity), FSI si concentra su investimenti nel mid-market italiano, puntando su imprese con potenziale di sviluppo e crescita. Gestisce il fondo FSI II, che ha raccolto circa 1,6 miliardi di euro, uno dei più grandi fondi italiani dedicati allo sviluppo industriale e alla trasformazione digitale e sostenibile delle imprese