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Autovelox bocciati, multe “irregolari”. Pioggia di ricorsi?

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ROMA (WSI) – È una decisione che potrebbe portare a una montagna di ricorsi contro tutte le contravvenzioni emesse dai vigili con autovelox non tarati.

Se non sono state revisionate, le apparecchiature elettroniche della polizia per il controllo degli eccessi di velocità sulle strade italiane non possono impartire multe.

Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con una sentenza che accoglie il ricorso di una automobilista di Cuneo.

Non sono più valide, di conseguenza, tutte le contravvenzioni emesse con autovelox giudicati non in regola.

Sotto accusa è l’articolo 45 del nuovo codice della strada. “Gli apparecchi per l’accertamento dei limiti di velocità, come gli autovelox, vanno sottoposti a periodiche verifiche, perché “i fenomeni di obsolescenza e deterioramento possono pregiudicare non solo l’affidabilità delle apparecchiature, ma anche la fede pubblica che si ripone in un settore di significativa rilevanza sociale, quale quello della sicurezza stradale”.

Gli automobilisti multati con autovelox datati devono ringraziare la Cassazione, che aveva affrontato per prima la questione.

“Appare evidente – si legge nella sentenza – che qualsiasi strumento di misura, specie se elettronico, è soggetto a variazioni delle sue caratteristiche e quindi a variazioni dei valori misurati dovute ad invecchiamento delle proprie componenti e ad eventi quali urti, vibrazioni, shock meccanici e termici, variazioni della tensione di alimentazione. Si tratta di una tendenza disfunzionale naturale direttamente proporzionata all’elemento temporale. L’esonero da verifiche periodiche, o successive ad eventi di manutenzione, appare per i suddetti motivi intrinsecamente irragionevole”.

(DaC)